6.

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Stranamente lui doveva svegliarmi nel momento di un sogno perfetto.
Sentivo che mi baciava la nuca in segno di svegliarmi.
Aprii gli occhi e lo vidi sorridere.
Dani: dormito bene?
Io: con te si, è da molto tempo che questo letto non si riempiva.
Dani: posso tornare sempre.
Io: se non c'eri tu, sarei morta da quel film
Dani: hai ancora paura. Sorrise
Sapevo cosa voleva dire.
Io: si. Piccola bugia.
A parte un braccio rosso, era rosso per il fatto che il sangue non passava, o blu come preferite.
Mi diede un bacio.
Io: colazione?
Dani: restiamo così per sempre.
Io: sarebbe un sogno.
Dani: dico davvero, almeno 10 minuti, forse di più.
Dopo tipo 5 secondi di silenzio la mia pancia iniziò a brontolare.
Io: opss.
Dani: HAHAH
Io: daii HAHAHA
Dopo 10 minuti scendemmo a fare colazione, nessun'anima viva.
Dani: cosa vuoi da mangiare?
Io: un dolce
Dani: le mie labbra vanno bene?
Io mi alzai e mi avvicinai a lui, lo presi tra le mani e gli diedi un bacio a stampo.
Dani: davvero, cosa vuoi da mangiare?
Io: boh, non so cosa ci sia in frigo.
Alzò gli occhi in cielo.
Io: HAHAHA
Finita la colazione tornammo in camera.
Io: devi regalarmi un altra felpa, questa non profuma più di te.
Si tolse quella che aveva addosso e me la diede.
Dani: ora mi dai la tua e poi ce le ricambiamo, almeno profumerà ancora questa.
Mi tolsi la mia, ero abbastanza imbarazzata, ma chissene frega.

* ti guarda, ti sta guardando*
Lo so vocina del cazzo.
Gli lanciai la maglia sugli occhi cosi per vestirmi velocemente.
Dani: tranquilla
Io: sono tranquilla.
Il campanello suona e vado ad aprire.
D: ciao sorellina, se ne è andato?
Io: non ancora.
D: okay ciao.
Io: ciao

Tornai di sopra e lui era steso sul mio letto, dormiva.
Ma che cazzo...
Chiusi la porta con cautela e mi avvicinai a lui.
Avevo un idea.
Riaprii la porta e andai in bagno, presi un bicchiere con acqua fredda.
Tornai e glielo lanciai, si alzò di scatto.
Dani: stronza. Sorrise
Io: HAHAHA
Dani: sai disegnare?
Io: sono negata.
Dani: ti insegno.
Andai due piani di sotto per prendere la pittura, una tela bianca e due magliette rovinate.
Tornai su ed era seduto per terra, aveva già tolto il tappeto che avevo fatto fare apposta con le nostre foto.
Dani: passami tutto
Io: calmo.
Aveva un sorriso stampato sulla faccia...

Insieme fino alla fineWhere stories live. Discover now