Ventesima lettera

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Il lunedì successivo, Harry e Louis entrarono a scuola mano nella mano sotto gli occhi confusi di tutti.Il più piccolo arrossiva ogni volta che qualcuno si fermava a chiedere il perchè della loro vicinanza, mentre il più grande sembrava imperturbabile.
Beh, appunto, sembrava, perché quando Harry gli aveva chiesto come si sentiva, lui lo aveva liquidato con un"Se avverti che sto tremando cerca di non notarlo".

In realtà era abbastanza confuso.
Sia dal fatto che Luke non fosse al suo capezzale per chiedergli il motivo per cui era scappato dalla festa, sia perché Louis si stava muovendo con estremo disagio.
Che lui non fosse adatto?

Beh, sapeva di non essere tutta questa grande bellezza, ma.
Dopotutto loro due erano fidanzati no?

"Lou, se ti senti-come dire-strano a tenermi per mano puoi dirmelo uhm?"

Il ragazzo si girò, con uno sguardo abbastanza stranito ma, invece di annuire e staccarsi, lo strinse ancora di più.

"Non mi sento strano"

"Allora perché sembri così-"

"Perchè ti stanno guardando tutti e questo non va bene."

Louis non lo guardò in faccia quando lo disse, ma Harry poté verificare la veridicità di quelle parole perché il ragazzo arrossì e si morse il labbro.
Quando stava per ribattere però, Louis entrò nella loro aula accomodandosi al solito banco, lasciando Harry con un estremo bisogno di avere ancora le loro dita intrecciate.

"Harold, allora ti siedi?"

Harry sorrise, prima di appoggiarsi sulla sedia.

E può darsi che si lasciarono scappare un bacio leggero prima che la professoressa entrasse.

***

"Luke, hai sentito di Styles e quell'altro?"

Luke si morse il labbro prima di annuire al ragazzo accanto a lui.Da poco si frequentava con quella gente poco raccomandabile.Beh, non gli piaceva molto bere e fumare-anche perché non voleva trovarsi un fastidioso cancro-ma quando il "capo"di quella banda gli aveva proposto di entrare, lui aveva accettato.

Così si trovava sempre le tasche piene di qualche robaccia.

"Sì,ho sentito"rispose, buttando fuori un'ondata di fumo.

Il ragazzo che aveva parlato prima-un certo Alex-alzò un sopracciglio.

"Hai intenzione di fare qualcosa allora?"

Il rosso scosse le spalle, prima di buttare il mozzicone della sigaretta per terra e pestarlo contro il selciato.

"Naaa, lasciamo stare.È già sfigato di suo"

"Ma non ti piac-"

Luke sbuffò,prima di dare le spalle al gruppetto e allontanarsi.

Per chi lo avevano preso?

Non era mica uno da"sentimenti", lui.

Beh, certo, Harry gli era sempre interessato solo perché aveva un fisico mozzafiato, ma niente di più. Si divertiva solo a fargli credere che qualcuno potesse interessarsi a lui.Inoltre,sapeva perfettamente della cotta di Louis per il riccio-e chi non se n'era accorto?-quindi voleva solo dargli fastidio.

Ma ora non gli interessava più di tanto infastidirli.

Se li era semplicemente lasciati alle spalle.

***

Harry sprizzava gioia da tutti i pori mentre, con un'allegra camminata,si stava dirigendo insieme a Louis verso il gelataio.Sembravano due bambini, ma il gelato era sempre uno sfizio che entrambi si erano concessi.

30 letters from nobody||Larry Stylinson||Where stories live. Discover now