Capitolo 7

96 11 0
                                    


'Clary,posso chiederti una cosa?'

'Mh,spara.'

'Come dire...Mh,insomma,perché ti hanno portato qui..cioè..'

'Ho capito cosa intendi ma non credo che ti dovrebbe importare'

'Io penso di si invece,Clary,dai,non puoi tenerti tutto dentro per sempre.'

'Ah no?Lo sto facendo invece.'

'Ma sbagli.'

'Allora dimmi,tu perché sei qui?!'

'Te lo dico solo se poi me lo dici anche tu.'

'Ah,ricattatore il ragazzo eh...Mh,ci sto.'

'Da quando avevo 13 anni mi tagliavo,mia madre lo venne a scoprire un anno fa:a quattordici anni.Mio papà..beh,non c'è.
Cioè,c'è ma non c'è,non l'ho mai visto.
Dopo aver tradito mia madre si è trasferito in Germania e non si è mai e dico mai fatto risentire.
Anche solo per dirmi 'Buon compleanno Jace'.
Per Natale,Capodanno,niente di niente.
Non dico che ci sto male,ma non posso dire che ci sto bene ecco.
Arrivando al dunque?Mi hanno portato qui perché quattro mesi fa quando mi sono tagliato il polso,sono finito in ospedale.
Il taglio era troppo profondo.
Ecco,ecco tutto...'
Jace fece un respiro profondo e trattene una lacrima abbassando lo sguardo per non farsi vedere da Clary.

'Io,non so..mi dispiace,davvero'
e lo abbracciò.
Lo abbracciò d'istinto,non diede ascolto al suo lato da stronza ma si lasciò andare.
Lui rimase un po' perplesso ma poi la strinse a sé ancora più forte.
Singhiozzava.

'Jace non piangere,ti prego...'

'Non sto piangendo..'

'Si invece,ci salveremo,te lo giuro.'

'Davvero?'

'Davvero.'

Si asciugò le lacrime e si staccò dall'abbraccio di Clary.
Le sue guance erano diventate tutte rosse,aveva un viso dolcissimo e i suoi occhi,dio,erano ancora più belli.

'Adesso tocca a te...'

'Jace ti prego,non mi va...'

'Devi.'

'Ti sto odiando sappilo..'

'Lo so.'

'Già lo sai, e come te,a quanto pare,mi taglio...Il perché?A scuola vado bene,ma i compagni mi detestano,non so il motivo ma mi prendono in giro,mi picchiano,si,a volte torno a casa con i lividi e dio,dicono cose tremende,cose che solo a ripensarci mi metto a piangere.
I miei non sapevano niente dei miei tagli perché sono sempre riuscita a coprirli,anche al mare.
Un giorno però,sono stata male.
Male da morire,ero stanca,stanca di tutto questo e tentai il suicidio.
Mi tagliai la gola.
Non mi ricordo niente di cosa avvenne dopo,ricordo solo il suono di un'ambulanza e di quando mi sono svegliata stesa in un letto d'ospedale...'

'Adesso ti odio io' la interruppe Jace

'Ah,perché?'

'Potevi esser morta a quest'ora...'

'Meglio.'

'Clary,dio,lascia stare...'

E se andò.

«u r my falling star»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora