10. Martini.

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Boom clap, Charlie XCX.

Bonfire heart, James Blunt.

-"C'è qualcosa che non va?"- mi chiese Carter un po' troppo ad alta voce. Lo fulminai con lo sguardo.

-"Direi che dire qualcosa sia riduttivo."-

Harry fece una smorfia mentre cercava di fingere indifferenza. Poteva benissimo fregarsene di me, ma quella situazione lo infastidiva palesemente.

-"Aspettate.. Voi due vi conoscete?"- chiese Zayn, rimasto in silenzio fino a quel momento.

Harry si voltò verso di me come se si aspettasse qualcosa. Strinsi gli occhi. Da me non si doveva aspettare proprio niente.

-"Certo che ci conosciamo."- disse con un ghigno.

Quell'espressione mi sembrava così meschina.

Carter si sedette e dato che non c'erano più posti, mi fece segno di venire sulle sue gambe. Seguii il suo consiglio mentre Harry rigirava il ghiaccio nel suo bicchiere, senza guardarmi.

-"Com'è che conosci il mio migliore amico?"- mi chiese Louis.

Come potevo rispondere alla domanda di Louis senza smascherare Harry?
Magari i suoi amici sapevano della sua passione, ma se non ne erano a conoscenza, Harry mi avrebbe odiato ancora di più.

Alzai lo sguardo e lo trovai a fissarmi. I suoi occhi erano d'un tratto vulnerabili ed esprimevano una richiesta silenziosa. Capii cosa dovevo fare.

-"Ci siamo letteralmente scontrati per strada. Poi ci siamo rivisti per caso da Starbucks e anche alla festa."-

-"Dimentichi che siamo usciti insieme."-

Carter si mosse a disagio sotto di me. Per la seconda volta nell'arco di cinque minuti odiai profondamente Harry Styles.

Voleva rovinarmi completamente l'uscita con Carter? Perché ci stava riuscendo. Michael fece un fischio d'approvazione.

-"Ci divertiremo un sacco con te,
Kate."- disse trattenendo una risata.

Harry si era messo a fare lo stronzo con la stronza sbagliata.
Attorcigliai un braccio attorno al collo di Carter che mi sorrise, felice.
Harry strinse il pugno attorno al suo secondo bicchiere di scotch.

-"In realtà è stato più un rapimento. Insomma si è presentato davanti al mio posto di lavoro."-

Si sollevò un coro di risate mentre Harry sembrava sempre più infastidito.
Non rispose e rimase zitto, dando giusto una spinta a Louis che gli stava parlando sottovoce, ridendo.

-"Beh io e Kate andiamo a ballare ora. Ci vediamo dopo."- disse Carter, tenendomi stretta a lui.

Lo seguii senza pensarci due volte. Proprio mentre ce ne stavamo andando, Harry parlò di nuovo.

-"Carter, amico. Non perderci tempo. Non c'è speranza che venga a letto con te. È una santarellina."-

Spalancai la bocca decisamente sorpresa e scioccata.
Come osava parlare di me in quel modo? Come osava mettermi in imbarazzo davanti a tutti, davanti a Carter?

Nel frattempo il ragazzo accanto a me era diventato rosso di rabbia. Strinse la presa sul mio fianco con fare protettivo.

-"Styles, non parlare così di lei."-

Harry si alzò in piedi guardandomi, come in segno di sfida.
Mi aveva decisamente fatto diventare matta.

Presi il bicchiere di Martini che avevo abbandonato sul tavolo e gli lanciai il liquido trasparente in faccia.
Harry sbiancò.

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