13. Christmas time.

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Wrapped around your finger, 5sos.

Dna, Little Mix.

-"Siamo vicini al Royal Yatch Britannia, non è vero?"-

-"Sì, Jar. Possiamo andarci tranquillamente a piedi."-

Suonai al campanello della mia vecchia casa. Il quartiere di Leith era tiepidamente riscaldato dal sole invernale.

Jared era stupito dal fatto che non piovesse. In realtà la Scozia era una delle regioni più soleggiate della Gran Bretagna. Le precipitazioni si concentravano per lo più a Londra e in Inghilterra in generale.

Mia madre aprì la porta e mi abbracciò velocemente. Quasi piangeva. Mi strinse forte a sé, mentre Jared si guardava la punta delle scarpe imbarazzato.

-"Mi sei mancata, Cathie. Come stai tesoro?"-

-"Anche tu, Mamma. Sto bene. Lui è Jared."- dissi indicando il ragazzo.

-"Jared, lei è mia madre Amilia."-

Il mio migliore amico tese la mano a mia madre che non la considerò minimamente e si mise ad abbracciare anche lui. Aveva un sorriso cordiale e talmente dolce da far venire il diabete. Era una donna espansiva.

Jared ricambiò l'abbraccio goffamente e mi guardò sorridendo in un modo timido che non gli si addiceva.

-"Su venite dentro. Tuo padre vi sta aspettando."-

Ci fece strada nella piccola villetta mentre portavamo dentro i nostri effetti. Osservai mia madre e notai che aveva fatto crescere i capelli rossi in boccoli disordinati. Per il resto era la stessa di sempre.
Appoggiammo le nostre borse in corridoio.

La mia vecchia casa era abbastanza grande. Era decorata in modo rustico ed era tappezzata di tappeti persiani, la grande passione di mio padre.
Era anche piena di stupide piante che mia madre venerava quasi come se fossero figlie sue.
Inoltre era affacciata su un canale ed era questo che amavo di più della casa, oltre alla sua aria accogliente.

-"Cathie! Finalmente sei arrivata!"-

Mio padre Vincent mi strinse in un abbraccio e mi accarezzò i lunghi capelli. I suoi occhi blu erano felici. Strinse la mano a Jared dopo essersi presentato.

Al comitato d'accoglienza si aggiunse anche la vecchia gatta di mia madre, Miss Grey.

-"Dov'è David?"- chiesi, ansiosa di vedere mio fratello maggiore.

-"Arriverà per cena insieme a Nonna Theresa. Senza di lei la famiglia è incompleta lo sai."-

Mia madre intanto aveva già portato le nostre cose nella mia stanza. Io mi sentivo un po' agitata all'idea di tornare nella mia vecchia camera.
Jared sembrava decisamente a suo agio e la cosa mi piaceva. 

-"Papà, io e Jared andiamo a sistemarci. Scendiamo tra un po'."- gli dissi sorridendo.

Portai Jared in camera mia e rimase scioccato alla vista dell'ambiente. Avremmo dormito insieme perché non avevamo camere degli ospiti e avevo proibito a Jared di dormire sul divano. Ci saremmo stati entrambi nel mio letto matrimoniale.

-"Cazzo, Kate. Sembra che sia passato un uragano rosa qua dentro."-

La mia camera era piccola, ma con un bagno personale. Aveva una scrivania ed era ricoperta di fotografie che avevo scattato durante gli anni.
La mia chitarra era ancora abbandonata in un angolo. La scrivania era piena di vecchi diari. Una volta scrivevo moltissimo, era un peccato che avevo perso quell'abitudine.

-"Ero una ragazzina, è ovvio che ci sia rosa dappertutto."- mi giustificai prima che Jared si infilasse in bagno a farsi una doccia.

Per ingannare il tempo mi sedetti sulla poltrona all'angolo della stanza e mi misi a leggere i miei vecchi diari. Forse avrei ritrovato me stessa.

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