24. Princess.

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Fino a farmi male, Benji e Fede.

Beside you, 5sos.

-"La cerimonia di Laurea sarà il giorno dieci febbraio. Potete invitare al massimo cinque persone alla cerimonia e dovranno avere un pass per entrare in aula."-

Un boato di disapprovazione riempì la stanza, sovrastando per qualche minuto la voce del rettore. Mi guardai intorno, annoiata. Odiavo le assemblee organizzative. Jared mangiava rumorosamente un pacchetto di patatine.

-"Chi porterai alla cerimonia?"- mi chiese.

-"La mia famiglia e poi inviterò Violet. È assurda questa cosa."-

-"Non dirmelo. Dovrò scegliere tra i miei amici. Cosa potrebbe esserci di peggio?"-

Jared mi offrì le sue patatine, ma le rifiutai con una smorfia. Non volevo neanche sapere cosa contenessero.

-"Consegneremo ad ognuno di voi la laurea in ordine alfabetico e in base al vostro corso. Dopo aver avuto la vostra laurea dovrete lasciare l'aula per questioni organizzative."-

Mi guardai intorno, cercando di memorizzare le facce dei miei compagni  di college. Conoscevo solamente i ragazzi che frequentavano il mio corso. In cinque anni avevo condiviso aule, lezioni, il pranzo perfino con persone che erano pressappoco sconosciuti. Eppure quelle facce erano così famigliari.

-"Se facessimo una festa insieme? Sai per festeggiare il fatto che ora inizia davvero la nostra vita e tutte queste stronzate?"-

Una festa di Laurea. Cosa c'era da festeggiare nel fatto che finalmente avessi completato gli studi? Cosa c'era da festeggiare nel fatto che la vita vera, quella fatta di bollette e responsabilità, iniziasse anche per me?

-"Una festa? Jared invitaci, ricambieremmo il favore lo sai."-

Una voce stridula si intromise nella nostra conversazione. Cercai di reprimere il nervoso. Mi voltai, fulminando con lo sguardo l'oca dai capelli rossi che aveva parlato.

-"Nessuno ti ha mai detto che è maleducazione origliare?"-

Jared scoppiò a ridere. Ero contenta che avesse successo con le ragazze, ma non sopportavo quando queste si intromettevano tra di noi o quando erano maleducate.

-"Stavo parlando con Jar. Non con te."-

-"Oddio, dimmi che non l'ha detto davvero."- sospirai, sempre più nervosa.

-"Non osare rivolgerti così alla mia amica e non chiamarmi Jar. Solamente lei ha questo diritto."-

La rossa ammutolì, mentre sorridevo, compiaciuta, al mio amico.
Ero terribilmente gelosa del nostro rapporto. Amavo il modo in cui mi metteva su una sorta di piedistallo ideale.

Jared avvolse un braccio intorno alle mie spalle.

-"Comunque, dovrai convincermi per la questione della festa."-

Lui ravvivò i suoi capelli color platino e mi sorrise, giocando con il piercing sul labbro che si era fatto recentemente.

-"Ci riuscirò, Kate. Sarà una festa sorprendente."-

-"Sorprendente è il fatto che tu sia riuscito a laurearti insieme a me."-

Il rettore continuava il suo discorso, dandoci istruzioni su come vestirci e su come comportarci. Come avrei potuto organizzare tutto in una settimana? Probabilmente avrei delegato tutto a mia madre.

Il mio telefono iniziò a vibrare nella borsa e non potevo ignorarlo a lungo. Lo tirai fuori e sbloccai la schermata.
Harry mi stava chiamando. Jared, accanto a me, alzò gli occhi al cielo.

The Photograph  Where stories live. Discover now