Capitolo 12

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MAYA'S POV

Ero in un prato ed i capelli volavano al vento.
Gli uccellini cantavano.
In lontananza vidi una figura umana con il passamontagna.
Derek?

Si voltò guardandomi e mi venne incontro.
"Maya, ora hai il diritto di sapere." disse.
Afferrò l'estremità del passamontagna e fece per sfilarselo.

Mi svegliai di soprassalto.
"Buongiorno." mi disse Katherine.
"Giorno." le risposi.
Mi alzai dal materasso e presi il cellulare.

"Che fai?" mi chiese.
"Beh, mando un messaggio a Derek no? Devo vederlo." le risposi.
Lei sbuffò.

"Maya, sembri una maniaca!" mi rimproverò.
La guardai male.
"Qui il maniaco è lui. Dimentichi che sa dove sono, cosa faccio e tutto il resto?"

Fece una smorfia.
"Hai fame?" mi chiese.
Annuii.
Così mollai il telefono ed andammo a fare colazione.

Quando finimmo, ripresi il telefono suscitando uno sbuffo da parte di Kat.
"Che c'è? Devo sentirlo e sapere come sta." mi giustificai.
Lei incrociò le braccia ed io roteai gli occhi.

"Hey Derek. Stai bene? Ti va di vederci oggi?" gli scrissi.

THOMAS' POV

Mi svegliai di soprassalto per colpa di un messaggio che mi arrivò.
Era ancora Maya.

"No, e no, scusami." le risposi.
Sinceramente non avevo proprio voglia di vederla.

Mi alzai dal letto e scesi le scale.
"Buongiorno!" mi disse Jessica che stava facendo colazione.
"Giorno." mormorai.
Mi sedetti al tavolo e afferrai un biscotto, per poi immergerlo nel latte caldo.

"Oggi è giorno di Potenziamenti." mi riferì Jessica.
Sbuffai.
"Me ne ero dimenticato." dissi scocciato.
I Potenziamenti si svolgevano sempre il giorno dopo l'addestramento.
Servivano appunto a potenziare delle abilità da spia che ancora dovevamo sviluppare per bene.
Ognuno avrebbe dovuto capire quali abilità potenziare basandosi sui risultati dell'addestramento.

Finii di mangiare e Jessica iniziò a sparecchiare.
"Mm.. Posso chiederti una cosa?" le chiesi (?).
"L'hai già chiesta." mi rispose astutamente.

"Non essere spiritosa. La mia camera che c'è di sopra..." non feci in tempo a chiederle niente che lei mi interruppe.
"Helen sapeva che avresti avuto bisogno di me prima o poi. Così mi ha installato questo sistema. Forte no?" mi spiegò.
Annuii.
Quella donna mi spaventava, sapeva tutto.

Si sentì un rumore di passi.
Ed in pochi secondi ecco il piccolo Joe spuntare in cucina.
Corse ad abbracciarmi.

"Oggi ci giochi a GTA con me?" mi chiese strofinandosi gli occhi.
Jessica precedette la mia risposta.
"No" disse convinta.
Joe sbatté i piedi a terra.

"Uffa! Poi non l'ho chiesto a te stupida! Io l'ho chiesto a Thomas!" si lamentò il bimbo.
"Thomas non giocherà con te. Abbiamo i Potenziamenti oggi." ribatté Jessica.
Spalancai gli occhi quando parlò dei Potenziamenti.

"Jess" sussurrai "lui.. Lui lo sa?"
"Ma certo che lo sa. Dimentichi che la mia famiglia è un'intera generazione di spie?" mi rispose.
"Giusto."

Prima che Joe potesse scoppiare in lacrime -di nuovo- lo rassicurai:
"Ti prometto che stasera ci giocherò."
Lui incrociò le braccia ed andò verso Jessica.
Si fermò a pochi centimetri da lei, caricò la gamba e fece per tirarle un calcio, ma lei lo schivò.

Iniziò a correre attorno al tavolo, con suo fratello che le stava alle calcagna.
Si fermò di colpo, facendo scontrare il bambino che cadde.
Scoppiai a ridere.
Joe mi guardò male ed iniziò a piangere.
Jess sbuffò.

ASDL {T.S}Where stories live. Discover now