Capitolo 21

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MAYA'S POV

Io ancora non ci credevo.
Io stavo baciando quel ragazzo.
Ci avevamo messo tanto eh?

Ci staccammo ma restammo appoggiati con la punta del naso.
Vidi che lui sorrise.
Sorrisi anche io e chiusi gli occhi.
Lui mi diede un altro piccolo bacio.

Kaya sbuffò.
"Dai, vi capisco, ma ora non abbiamo tempo per le smancerie. Dobbiamo trovare un modo per far fuori Madison prima che si svegli." brontolò.
Jessica le fece un sssh.

"E dai, lasciali fare. È il loro momento." le intimò, e fece un gridolino di eccitazione.

Ma Kaya aveva ragione questa volta.
Guardai Thomas, il quale fissava Madison.

Poi spostò il suo sguardo su Jessica.
Deglutì.
"Quanto dura l'effetto?" le chiese.
Lei scrollò le spalle.
"Circa un'ora credo."

Thomas annuì ed anche Kaya.
Io fissavo la ragazzina a terra.
Era più inquietante di quanto non lo fosse già.
Gli occhi erano spalancati, braccia e gambe aperte, ed ogni tanto tremava.

Ad un tratto si spalancò la porta, facendoci sussultare.

C'erano degli uomini.
Uno al centro davanti, e gli altri che gli stavano dietro.

Thomas mi prese il polso e mi si mise davanti.
Mi guardò e sussurrò: "Stammi vicino."
Io annuii.

L'uomo al centro guardò Madison e corse verso di lei, per poi oinginocchiarsi.
Le sollevò la testa come se fosse morta.

"Madison.. La mia nipotina preferita.." mormorò.
Spostò lo sguardo su di noi, studiandoci uno per uno.
E scrutò Kaya.

"Mi vergogno di avere una figlia così. Tradisci la famiglia, Kaya." disse l'uomo.
Quello era suo padre sicuramente.

"Così come? Solo perché non sono come te? Perché voglio tenermi il mio cervello?

O forse sono simile a mamma? Capisco perché ha voluto divorziare.
Tu sei un mostro.
E ancora non capisco perché vuoi che io faccia parte del Trio cacchio!" sbraitò Kaya.

"Ma non era ovvio? É la OSS l'agenzia che deve avere il Trio. Il Trio è leggendario Kaya, e ce l'abbiamo qui tutti nella stessa stanza.
Se siamo noi ad avere il Trio, la gloria andrà a noi! Saremo onorati da tutto il mondo.
Non capisci?" le rispose.

Kaya non rispose.
"Comunque, se volete uccidere Madison dovete prima passare, non sul mio corpo, ma su quello di quei tizi di cui non so neanche il nome." disse indicando gli uomini che stavano all'ingresso.

Cioè, noi eravamo in quattro.
Ma io avevo un braccio disabile.
E poi c'erano gli uomini che saranno stati minimo 20.

"All'attacco!" gridò uno di loro, e tutti insieme si scagliarono su di noi.

Thomas mi prese a braccetto, batté due volte i talloni e ci alzammo in volo.
"Thomas dobbiamo aiutarle! In due non ce la possono fare!" gli gridai.

"Si, ma prima devo portarti al sicuro." mi disse.
"No, voglio aiutarle anch'io." gli risposi.
"Hai un braccio ferito!" strepitò.
"Non importa, non sento più dolore, mettimi giù subito!"
Mentii sul dolore, che avevo ancora.

Lui mi ignorò e iniziò a muoversi.
Cercavo di liberarmi dalla sua presa, ma lui non voleva proprio lasciarmi.

Mi portò in un'altra sala, tutta bianca in cui c'era solo un letto.
Mi mollò lì.
"Stai qui." mi disse.
Chiuse la porta e sentii il rumore della serratura che stava chiudendo a chiave.

Mi guardai intorno e mi chiesi perché c'era una stanza così in un'agenzia per spie.

Mi buttai sul letto, che era molto comodo, e cercai di rilassarmi.
Non ci riuscivo, erano successe troppe cose.

E poi continuavo a pensare a Thomas, Jessica e Kaya che erano nell'altra stanza, a combattere contro una ventina di uomini.
Erano tutti e tre in gamba -molto più di me- ma dovevo aiutarli, in un modo o nell'altro.

THOMAS' POV

Tornai nella sala in volo, atterrando e tirando un calcio sulla schiena ad un uomo.
Questo si buttò a terra.
Tirai fuori la matita e lo paralizzai.

Un altro uomo mi corse incontro.
Cercò di tirarmi un pugno, ma gli bloccai il braccio e glielo tirai all'indietro, buttando a terra anche lui
e paralizzandolo.

Ormai avevo la mia tecnica: dovevo solo farli fuori e paralizzarli con la matita.

Ne misi K.O altri 5.
Kaya e Jessica avevano fatto fuori complessivamente 11 uomini.

Ne mancavano altri due.
Osservandoli bene, erano gemelli.

Ed erano circa dei 20enni.

Si guardarono ed annuirono.
Sparirono.
Che cosa?

Mi guardai intorno cercandoli invano.
Sentii un colpo sulla schiena.
Mi accasciai a terra, e vidi che a darmi un calcio era stato uno dei gemelli.

L'altro gemello apparve davanti a Kaya, sferrandole un pugno.
E sparirono di nuovo.

La prossima vittima era Jessica sicuramente.
Mi alzai e corsi verso di lei.

Anche Kaya venne di fianco a noi.
Ci mettemmo tutti di spalle ed iniziammo a girare in cerchio.

Sembravano scomparsi del tutto.
Il padre di Kaya era ancora inginocchiato accanto a Madison.

Si sentirono delle urla.
"Aiuto! Aiutatemi! Thomas!"
Maya.

Scattai come se qualcuno mi stesse inseguendo, ero velocissimo.
"Thomas! Aiuto!" gridava.
Si sentì un ultimo grido, e smise.

Oh no porca di quella maiala!

Arrivai nel corridoio in cui c'era la stanza dove avevo nascosto Maya.
Ci trovai i due gemelli.
E ai loro piedi Maya, piena di sangue e senza vita.

Gli occhi mi si riempirono di lacrime, e strariparono come un fiume in piena.
Era colpa mia, non ero arrivato in tempo.

Corsi verso di lei e mi inginocchiai, guardandola negli occhi ma senza toccarla.
Era bianchissima, proprio come un cadavere.

Cercai di abbracciarla, ma il suo corpo non lo sentivo.
Era come se sparisse al mio tocco.

E si sentì uno strano ronzio.

Spazio autrice

Beh, ecco il capitolo.

Non faccio commenti..

Volevo solamente ringraziarvi perché nello scorso capitolo mi avete fatto una cosa tipo 225 commenti.

Vi amo troppo😍
E volevo anche dirvi che la FF sta per finire perché come potete vedere.. Beh. Ecco.

Come sempre se il capitolo vi è piaciuto (scusate se è corto) lasciate un voto, tanti bei commenti e noi ci rivediamo al prossimo capitolo,
Ciaoo❤️

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