L'ora della verità - Parte 1

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Qualcuno bussa alla porta. Io sono ancora nel mondo dei sogni nonostante la sveglia delle sei e mezza è suonata un'ora fa. Mi costringo di alzarmi e di andare ad aprire la porta. Quando la apro ho ancora gli occhi chiusi.

<< Buongiorno. >> dice una voce a me molto familiare.

Apro gli occhi e vedo Ruben davanti a me. Lo abbraccio immediatamente.

<< E' tutto okay? >> chiedo mentre affondo la testa nel suo petto.

<< Si, sto un po' meglio. >>

Lo faccio entrare e chiudo la porta dietro di me. Ruben si siede sul letto e copre il viso con le sue mani. Io mi metto in ginocchio davanti a lui, gli sposto le mani dal viso e gli chiedo:

<< Precisamente, quanto hai dormito stanotte? >>

E' stanchissimo, ha due occhiaie enormi ed è tristissimo.

<< Ho dormito un'ora e mezza. >> risponde << Sono preoccupato, non so dove si sia andata a cacciare. >>

<< Ieri sera sono uscita a cercarla. >> dico guardando i suoi occhi << Sta bene adesso, con il mio aiuto. Ha incontrato Lilia. >>

<< Credi che voglia vedermi? >> mi chiede con le lacrime agli occhi.

<< Se ti vede questa volta ti rompe il naso per davvero. >>

Sorride. Lo faccio stendere sul letto, lo metto sotto le coperte e gli dico di dormire. Prendo un cambio di vestiti e vado a farmi una doccia.

Appena torno in stanza con addosso l'accappatoio, Ruben già dorme. Deve essere distrutto.

Mi vesto velocemente e mi preparo per andare da Lilia, però, visto che è ancora presto, voglio fare un po' di colazione. Prendo il mio zaino, indosso la cintura e mi dirigo verso la mensa.

Cammino un po' lentamente nel corridoio, sono ancora un po' assonnata. Con tutta questa situazione avrei preferito rimanere a letto a dormire.

Mi spaventa quello che potrebbe succedere oggi. Da quando mi sono trasformata ogni giorno accade qualcosa di nuovo. È bello avere una vita movimentata, ma quando i momenti brutti sono di più di quelli belli... mi viene voglia di rimanere a letto per giorni interi.

Entro nella mensa e vedo Jago seduto davanti ad una tazza di latte nel nostro solito tavolo. Mi siedo di fronte a lui e prima di parlare lo osservo. Sembra che anche lui non ha dormito molto questa notte.

<< La mamma ti ha fatto rimanere a casa sua? >> dico sorridendogli.

<< Mi ha fatto dormire in camera tua. Ho visto che ti piace molto il rosa antico. >>

Non mi guarda nemmeno negli occhi. Guarda solamente la sua tazza ancora piena.

<< Ariel sta bene. >> dico ad un tratto e Jago alza subito gli occhi << Ieri sera sono andata a cercarla. Era da Hazel, ma adesso è da Lilia. >>

<< Puoi darle una cosa da parte mia? >>

<< Certo. >>

Prende dalla tasca una lettera e dice: << L'ho scritta ieri sera per lei. Potresti dargliela per favore?>>

<< Si certo. >>

Prendo la lettera e la metto dentro lo zaino. Poi vado in cucina e la cuoca mi prepara una tazza di latte anche per me. Quando ritorno al tavolo Jago sembra un po' più sereno.

<< Ieri sera, quando ero a casa della mamma, ho ascoltato involontariamente una conversazione che ha avuto con Marcus. >> dice bevendo il suo latte.

La ragazza alataWhere stories live. Discover now