L'ora della verità- Parte 5

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Riesco a respirare a fatica. Sento un enorme vuoto dentro che non permette al mio sangue di scorrere nelle mie vene. La persona che amo di più in questo mondo, mi ha abbandonata a me stessa. Non riesco a capire perchè lo ha fatto, lui era diverso... quando parlava non era l'uomo di cui sono innamorata.

Non si può descrivere il dolore che sto provando adesso. Io ho bisogno di lui, non posso farcela da sola. Non posso.

Amare e Distruzione. Le due parole che forse rappresentano la mia vita. Tutto quello che amo mi distrugge, lasciandomi degli enormi vuoti dentro.

Cat mi stringe tra le sue braccia e mi dice che va tutto bene, che tutto si risolverà. Io ho gli occhi pieni di lacrime e non riesco a parlare. Non ce la faccio.

<< Aria. >> dice Marcus stringendo la mia mano << Devi reagire. Non fare così, in questo momento un dolore del genere potrebbe distruggerti. Lotta, cerca di stare bene. >>

Io avevo solo voglia di strillare. Mi resi conto che stavo strillando solo quando l'infermiera venne di nuovo al mio fianco e mi fece un'altro sedativo. Dolcemente Cat mi fa stendere sul fianco che non mi fa male e chiudo gli occhi, anche se non dormo.

Sento Marcus darmi un bacio sulla fronte e poi li sento parlare tra loro. Io tendo le orecchie per ascoltare.

<< Non l'ho mai vista così distrutta. >> dice Cat con voce strozzata << Sta veramente male e se cade in depressione adesso non sarà facile farla rialzare. >>

<< In questo momento ha bisogno di tutte le persone che ama al suo fianco. >> dice Marcus con voce afflitta << Non so con quale coraggio l'ha lasciata proprio adesso, lui è l'unica persona di cui Aria avrebbe bisogno adesso, e lui invece la lascia! >>

<< Ho trovato Ariel. >> dice Jago << Cioè, so dov'è, ma non ho il coraggio di andarci da solo. >>

<< Vengo io con te. >> dice Cat immediatamente << Sempre se vuoi, se non vuoi posso rimanere anche qui. >>

<< No, va bene. >> risponde Jago << Credo che una ragazza potrebbe essere d'aiuto, io non sono bravo con le parole. >>

<< Allora che aspettate, andate! >> dice Marcus e sento Jago e Cat uscire dalla stanza.

Marcus prende la sedia e la mette vicino al mio letto. Io apro lentamente gli occhi.

Lo guardo, sembra afflitto. Ci tiene a me più di quanto pensavo.

<< Come ha fatto Tessa, dopo la morte di Jonathan, a pensare che nonostante tutto la vita poteva essere ancora bella? >> chiedo ripensando al libro che ha scritto Marcus.

Lui, guardando per terra, risponde: << Quando sei abituato al dolore, è facile andare avanti. Lei sapeva che un giorno lo avrebbe perso. Sentiva un vuoto incolmabile nel petto, ma almeno era stata capace di amare. >>

<< Da quando ho scoperto di essere la ragazza alata ho sempre pensato che sarebbe stato lui a perdermi. >> dico queste parole senza nemmeno rendermene conto << Non avrei mai pensato che sarei stato io a perderlo. Io... io... non ero preparata. >>

Le lacrime bruciavano in gola. Alcune immagini e frasi si rincorrono nella mia mente, la conversazione con Ruben, quando ho salvato Cat... tutto viaggia in modo confuso nella mia mente e tutto mi toglie il respiro. Non posso farcela.

Marcus mi guarda negli occhi e vedo che anche lui ha gli occhi lucidi.

<< Non si è mai preparati abbastanza. >> dice ad un tratto.

La ragazza alataWhere stories live. Discover now