Capitolo 15

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Si risvegliarono al calar della notte per un rumore improvviso; un ticchettio fastidioso sul vetro della finestra costrinse Hermione ad alzarsi per vedere cosa avesse disturbato il loro sonno. Draco aveva mugugnato qualcosa ma poi si era riaddormentato girandosi dall'altra parte.

In piedi davanti alla finestra, Hermione scostò le tende color glicine e rivelò l'immobile figura scura che se ne stava appollaiata in attesa di ricevere le giuste attenzioni. Un gufo reggeva una lettera nel becco e aveva picchiato sul vetro per chiamare la destinataria.

Armata di coraggio la ragazza aprì la finestra e prese la lettera dal becco del gufo che non conosceva; questi la guardò torvamente, aspettandosi una giusta ricompensa.

«Non ho niente da darti!» gli disse scuotendo la testa «Però grazie.» il gufo non sembrò particolarmente contento ma si voltò e volo via nel cielo scuro.

Hermione chiuse la finestra e si dedicò alla lettera. La aprì dolcemente e ne lesse il contenuto.

«Draco» chiamò il ragazzo «Draco!» questi emise un grugnito ma poi aprì gli occhi.

«Mezzosangue! Cosa c'è?» domandò strofinandosi gli occhi assonnati.

«Abbiamo ricevuto una lettera. La lettera.» il ragazzo balzò in piedi in un attimo e le strappò via la lettera dalle mani, leggendola alla luce della luna.

Cara signorina Granger,

grazie ai miglioramenti del Signor Weasley siamo lieti di informarla che la data del processo al Signor Draco Lucius Malfoy è stata fissata per il giorno 22 agosto alle ore 10.00 del mattino. Saremmo felici se presidiasse in tribunale ed esponesse la sua versione dei fatti all'intera corte del Wizengamot.

Cordiali saluti.

Draco rilesse la lettera tre volte prima di emettere un qualsiasi suono. «Dopodomani» fu l'unica parola che uscì dalle sue labbra. Si mise seduto sul letto ed Hermione gli accarezzò la schiena.

«Andrà tutto bene. Sai quale sarà la mia testimonianza. Ti assolveranno.»

«E se non dovesse essere così? Cosa ne sarà di me, di noi?»

«Non pensarci. Andrà tutto bene.» cercò di rassicurarlo.

«No Hermione! Sai benissimo che Ron farà di tutto per farmela pagare, per incarcerarmi!» si alzò dal letto come una furia, stringendo l lettera tra le mani camminò avanti e indietro mentre Hermione lo guardava con un velo di malinconia sugli occhi lucidi.

«Tutti meritano una seconda possibilità Draco, anche tu.»

«Ne ho già sprecate molte di seconde occasioni, Mezzosangue... ma se questo è quello che mi aspetta -la condanna-, allora la accetterò a testa alta. Non gli darò questa soddisfazione.» mugugnò tra i denti pensando a Ronald.

Hermione fu invasa dalla furia e raggiunse il ragazzo davanti alla porta del bagno «Smettila di parlare così! Non sei ancora condannato né lo sarai. Quindi per piacere prova a vedere il lato positivo delle cose. Ricordi cosa facesti la sera del ballo in maschera?» Draco la guardò confuso «Eri ricercato da tutti eppure sei venuto proprio nel luogo in cui erano riuniti tutti i membri del Ministero che avrebbero dovuto catturarti; non hai avuto paura, Draco, quella sera.»

«Volevo vederti...» le confessò prendendole le mani nelle sue «Volevo vedere il colore dell'abito che indossavi, l'acconciatura dei capelli, volevo rivedere i tuoi occhi e non mi importava di essere catturato, almeno ti avrei rivista.»

«Per questo mi hai baciata.» asserì Hermione mentre tutta la trama della storia le si delineava nella mente fin dal principio.

«Non pensavo sarebbe stato così facile; credevo che sguainassi la bacchetta per schiantarmi all'istante!» disse con un moto di risa leggero «Invece no. Forse poi non ero l'unico a volerti baciare...» il suo ghigno malizioso la colpì con uno schiaffo, come quello che ricevette lui sul braccio da parte sua.

Il cavaliere nero e la dama d'argentoWhere stories live. Discover now