Vendetta- Parte 24

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Ho passato due ore a continuare a ripetere ad Ariel che non deve diventare una strega per forza. So quanto odia i cambiamenti e per questo non voglio che prenda i poteri da Alexa. C'è anche un'altra cosa, forse quella più importante: Alec potrebbe ucciderla per assorbire i suoi poteri. Io voglio tenerla al sicuro e se diventa una strega le cose diventano complicate.

Guardo l'orologio, sono le sei del pomeriggio. Un altro giorno sta passando e ancora non li abbiamo portati in salvo. Per un attimo ho avuto mezza idea di scappare silenziosamente durante la notte ed andarli a salvare, ma io non so niente della magia di combattimento e non farei altro che fare del male a me stessa e tutti gli altri. Devo essere paziente e prudente se voglio portarli in salvo.

<< Aria, devo dirti una cosa molto importante. >> dice Ariel ad un tratto.

Ha distolto lo sguardo dal computer. Siamo nel mio soggiorno, Eliah dorme sulla poltrona e noi siamo sedute vicine. Ezra è andato sulla terra per contattare un suo conoscente stregone che se ne intende di magia di combattimento. Speriamo che Alec non miri a lui.

<< Che devi dirmi? >> dico sorseggiando un po' di sangue dalla mia tazza.

<< Stamattina sono tornata a casa mia per prendere alcune cose >> dice con sguardo preoccupato << e ho preso anche la posta. Cat ha trovato il modo di inviarci una lettera. Cioè, non dall'oltretomba, l'aveva inviata prima di morire. >>

Poso la tazza sul tavolino e dico: << Cosa c'è scritto nella lettera? >>

Prende dalla tasca un foglio di carta tutto spiegazzato e me lo porge. Io la apro preoccupata e leggo cosa c'è scritto:

"Non ho molto tempo, sono praticamente morta ormai. Lui riesce a manipolare la mente delle persone, gioca con i nostri sentimenti. Io non volevo uccidere tutte quelle persone, mi dispiace davvero tanto. Ma non è questo l'importante. Mentre ero imprigionata ho sentito Alec parlare con qualcuno. Ho visto dalla fessura sotto la porta e sono certa di aver visto John Miller, il padre di Lilia. Non sono pazza, ne sono sicura. Ve lo giuro. Cercate di capire cosa sta succedendo, forse dietro questo piano malefico contro la nostra famiglia c'è qualcosa di più. Vi voglio bene talmente tanto... e mi dispiace davvero tanto. Cercate di tenere d'occhio Mar, è la persona a cui più tengo. Vi prego, cercate di stare bene".

Ho voglia di piangere, ma non posso farlo. John Miller. John Miller è vivo e parla con Alec. Non è possibile, io ho visto il suo corpo bruciare, ho visto tutti gli altri vampiri prendere fuoco.

<< Tu che ne pensi? >> mi chiede mentre le ridò il foglietto.

<< Penso che dobbiamo chiedere ad Ezra. >> dico respirando profondamente << Lui sa molte cose, cose che ancora non ci ha raccontato. In questa storia c'è qualcosa che non quadra. >>

Qualcuno bussa alla porta. Deve essere sicuramente lui, dieci minuti fa mi ha inviato un messaggio dicendomi che stava arrivando. Apro la porta e lo faccio entrare.

<< Ezra. >> dico guardandolo negli occhi << Dobbiamo parlare di una cosa molto importante e vorrei che tu fossi sincero con noi. >>

Respira profondamente e dice: << Riguarda la pagina mancante del documento, vero? >>

<< Non lo so. >> rispondo sinceramente << Forse si, forse no. Riguarda il fatto che molto probabilmente una nostra amica prima di morire ha visto il governatore dei vampiri. >>

Si rabbuia in viso e dice: << Si. Questo centra con la pagina mancante. >>

Ci sediamo sul divano e vedo che non trova le parole giuste per dirci quello che vuole dirci. Sembra nervoso e molto triste. Qualcosa mi dice che è coinvolto in tutta questa faccenda. Mi vengono i brividi.

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