Come prima- Parte 1

9.1K 795 82
                                    

Appena ho chiamato Ariel è corsa subito qui. Lilia non riesce a smettere di piangere, nonostante i miei sforzi, quelli di mia madre e quelli di Ruben. Continuiamo a ripeterle che non è colpa sua, che non è un mostro, che molto presto non sarà più un vampiro e che tornerà ad essere come quella di prima. Mia madre sta lavorando all'incantesimo duramente, deve trovare le piante giuste e deve combinare tutto per riuscire ad entrare nel campo di grano e riportare fuori se stessa e tutti gli altri. Ce la farà, ne sono sicura, ma questo non consola Lilia.

So cosa si prova, so che i sensi di colpa non se ne andranno mai. Ci vuole solo un po' di tempo per rimarginare le ferite e per guarire, anche se non guarirà mai completamente.

Adesso Ariel è seduta vicino a lei, sul divano del soggiorno di casa mia, e non dice niente. Parlare con Lilia in questo momento è inutile. La sta consolando tenendole la mano, mettendole qualche ciocca di capelli dietro le orecchie e emanandole tutto il suo amore. Dopo un po' la stringe forte fra le sue braccia e le dice: << Supererai anche questo. Ci vorrà soltanto tanta pazienza. >>

Dopo qualche secondo Lilia si alza di scatto, si asciuga le lacrime e dice: << Io me ne vado. Vado a stare qualche giorno nella casetta in montagna. Ho bisogno di pensare e di stare da sola. Vi prego, non venite. >>

Sta camminando verso l'uscita di casa quando Ariel dice: << Stare da sola non ti aiuterà. >>

Sta per raggiungerla ma io la fermo. Nessuno può aiutarla in questo momento, ha bisogno di pensare e stare da sola. Ci vorrà un po' di tempo, ma riuscirà a farcela. Lilia è forte, riuscirà ad andare avanti anche a questo.

<< Devo andare a parlare con Jago. >> dice Ariel asciugandosi le lacrime << E' preoccupato e io... devo essere io a dirglielo. Sai quanto si vogliono bene, forse lui riuscirà a dire la cosa giusta per farla sentire meglio. >>

Appena esce di casa io mi siedo sulla poltrona in soggiorno. Non avrei voluto che questo succedesse. Non avevo mai visto Lilia in questo stato, l'ha devastata. Non posso più rinviare, devo andare alla nuvola e vedere cosa c'è dentro quei scatoloni che gentilmente Ezra mi ha lasciato. Aveva intenzione di trasferirsi lì. Rachel mi ha raccontato che Ezra, dopo che io ed Ariel siamo state rapite, ha rivelato a tutti la sua vera identità. Ha detto a tutti che è il creatore degli angeli e che, in mia assenza, sarebbe stato lui a governare. Gli angeli non hanno voluto assolutissimamente e hanno seguito gli ordini di Rachel senza nemmeno stare ad ascoltarlo.

Mi alzo dal divano e dico: << Sto andando alla nuvola. Ci vediamo dopo. >>

<< Aria... >> dice Ruben mettendosi di fronte a me.

Guardandolo dritto negli occhi dico: << Non voglio litigare, anche perchè questa volta uno schiaffo te lo darei sicuramente. Vieni con me così sarai sicuro al cento per cento che non mi accadrà niente. Va bene? >>

Annuisce e prende il suo giubbotto. Mia madre dice che rimarrà a casa a lavorare all'incantesimo e di portarle tutto quello che potrebbe interessarle oltre all'incantesimo modificato della ragazza alata.

Usciamo di casa e ci mettiamo in volo verso la nuvola. Stamattina il tempo non è molto bello. Il cielo è ricoperto di nuvole grigie e c'è un po' di nebbia. È incredibile che a Giugno ci sia questo tempaccio.

A metà strada verso la nuvola inizia a piovere. Ruben mi stringe la mano, ha paura che mi possa accadere qualcosa, come se io non avessi mai volato mentre piove. L'unica cosa che può accadere è bagnarmi tutta. Appena atterriamo nella stanza d'atterraggio rimango un attimo scioccata, poi mi ricordo che non siamo più in guerra e che adesso la stanza del portale si usa per andare sulla terra mentre quando vieni qui si atterra sulla stanza del portale. È davvero bello essere di nuovo nella normalità. Camminiamo per i corridoi mano per la mano e tutti gli angeli ci guardano sorridendo. Una ragazza mi abbraccia e mi fa i complimenti. A quanto pare qui si è già sparsa la voce che aspetto una bambina e che si chiamerà Luce. Tutti gli angeli aspettano la sua nascita con ansia, è la nuova protagonista della scena. Sarà la nuova guerriera degli angeli, la nuova eroina. Già un po' lo è, solo perchè sua madre è la ragazza alata, la ragazza nata per morire che alla fine è sopravvissuta. Tutti scommettono su come sarà. Molti pensano che nascerà identica a me, come io sono identica a mia madre, ma io non ci scommetterei. Non lo so... ho la sensazione che sarà diversa, ho la sensazione che non mi somiglierà per niente. Sono convinta che Luce mi stupirà.

Luce Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora