Il tradimento- Parte 2

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Parcheggio la macchina nascosta dietro un albero a qualche decina di metri di distanza dalla casa di Marcus. Potrebbe essere con sua madre in questo momento e io non so ancora se la mia nonnina stava con il gruppetto dei tre bastardi. Devo capire bene come comportarmi. Non si tratta solo di me questa volta, non si tratta solo della mia vita. Non sapevo che una persona potesse provare un amore così forte verso un esserino che sta crescendo nella propria pancia. Io sento il bisogno di proteggerla e di darle tutto quello che ha bisogno. Adesso capisco quanto dolore ha provato Ariel quando le hanno detto che i suoi figli erano morti dopo il parto. Io morirei dal dolore.

Ignoro la pioggia e cammino verso l'entrata del castello. Mi guardo intorno, non c'è la macchina di Marcus. Che strano, forse è venuto qui volando. Non è la prima volta. O forse non c'è. Comunque io controllo dentro, se c'è bene, se non c'è mi toccherà cercarlo all'impazzata.

Con un incantesimo apro la porta d'ingresso ed entro. C'è un silenzio di tomba. Cammino per il corridoio e mi guardo intorno. Alle stanze ancora non ci sono le porte quindi una rapida occhiata basta per accertarsi che in una stanza non c'è nessuno. Ad un tratto sento una voce. Non è Marcus, ma non riesco a capire di chi è. Viene dalla sala da ballo. Mi avvicino alla porta e rimango nascosta, guardando senza farmi scoprire. Vedo Jago al centro della stanza e sembra che sta aspettando qualcuno. Cammina nervosamente avanti e indietro. Ma cosa ci fa qui? Chi sta aspettando?

Dopo qualche secondo una porta invisibile si apre sul muro che da sul retro della stanza ed entra un enorme lupo dal pelo marrone chiaro. Una cosa strana che noto è che non è per niente bagnato, nonostante fuori sta avvenendo il diluvio universale. Dopo un attimo il lupo prende sembianze umane e di fronte a Jago adesso c'è Aria Blackwell.

<< Lo sanno. >> dice Jago agitato << Una carpetta-robot di Ezra gli ha detto che tu sei lo sciamano. Mia madre ha spiegato tutto a mia sorella e adesso sanno che Luce è lo sciamano. >>

<< Tesoro, calmati. >> dice nonna Aria mettendogli due mani sulle spalle << E' una cosa buona. >>

Perchè diamine lo ha chiamato tesoro? Guardo i loro sguardi, i modi in cui i loro corpi sono vicini. Non si sono appena conosciuti e soprattutto non sembrano essere solamente amici. Ma poi perchè Jago è così spaventato? Perchè ha detto "lo sanno"? Lui lo sapeva. Non capisco.

<< Come può essere una cosa buona? >> chiede Jago guardandola dritta negli occhi.

<< Adesso sospettano di me, ovviamente. >> dice sorridendogli << Qual è l'unico posto in cui io non posso andare? L'unico posto in cui quella ragazzetta si sente al sicuro? >>

<< Sulla nuvola. >> risponde Jago.

<< Scommetto che in questo momento sta facendo le valigie. >> dice la mia nonnina sorridendogli << Lei non sa però che c'è un incantesimo sulla sua bambina. Prima di venire qui ho immaginato tutto e ho fatto un incantesimo ricorrendo ai miei poteri da sciamano. La bambina nascerà fra poche ore. Sarà prematura, ma sopravviverà al parto. Nascerà sicuramente sulla nuvola. Tu troverai un modo di rimanere solo con la neonata e la soffocherai con un cuscino. Nessuno saprà mai niente perchè tutti penseranno che i polmoni non erano formati del tutto ed è morta perchè era prematura. Tu continui ad avere la tua famigliola felice, nessuno ti incolperà mai e tutti saremo felici e contenti. È un piano geniale. >>

Sono scoppiata in lacrime. Jago è dalla loro parte. Mio fratello, il fratello che ho ritrovato e che voglio bene più della mia stessa vita, è dalla loro parte. Ecco perchè Ezra, Finn e Vivian sapevano tutto di me, perchè avevano una spia all'interno della mia famiglia. Io che ho messo a rischio la mia vita e quella della mia bambina per lui, adesso scopro che era dalla loro parte.

<< I piani non erano questi. >> dice Jago stringendo con forza Aria fra le sue braccia << Io aiutavo tutti voi e tu uccidevi la bambina. >>

Nonna Aria gli accarezza il viso con una mano e dice: << Le cose sono andate così. Tu sei l'unico del nostro gruppo ad avere accesso a quella bambina. Vedi tutti gli altri, sono morti. Aria li ha uccisi tutti. Tu sei l'unico di cui non si aspetta, l'unico che può vincere. Tranquillo, poi ucciderò io Aria, non dovrai ucciderla tu. >>

Jago non sembra molto convinto. I loro corpi sono avvinghiati come se fossero due calamite.

<< Devi smetterla di pensare che quella è la tua famiglia. >> dice Aria a pochi centimentri dalla sua bocca << Non sono più la tua famiglia da quando tu hai scelto di stare con me. Oramai sono tre anni, avresti dovuto abituarti all'idea. >>

Jago accenna un sorriso e dice: << Quanto tempo abbiamo? >>

<< Venti minuti. >> dice nonna Aria sorridendogli << Marcus è andato alla riunione all'accademia ed è partito cinque minuti fa. Quindi abbiamo venti minuti. >>

<< Perfetto. >>

Le loro labbra si incollano in un bacio appassionato e Jago non perde tempo, gli stappa la maglietta come se fosse un pezzo di carta.

Dovrei andarmene, dovrei scappare, ma io non ce la faccio. Mio fratello mi ha tradito. Non riesco a controllare la rabbia, non posso stare ferma qui a guardarli. Senza pensarci mi metto al centro della porta, faccio apparire un coltello per sicurezza e dico ad alta voce: << Mi fate schifo. >>

I loro corpi si staccano e mi guardano increduli.

<< Da quanto tempo sei li? >> chiede Jago spaventato.

<< Da abbastanza tempo. >> rispondo iniziando a scendere i gradini << Tre anni. Tu stai con questa donna da tre anni. Eri nel loro gruppo. Tu vuoi uccidere la mia bambina! >>

<< Aria, hai capito male. >> si affretta a dire indietreggiando.

<< No, ho capito benissimo. >> dico piena di rabbia.

Nonna Aria si mette di fronte a me e, prima che possa dire qualunque cosa, disgustata dico: << Ma copriti prima di parlare. Sei solo una... >>

Sento qualcuno arrivare. Marcus è sul bordo della porta della sala da ballo. Mi volto e vedo la sua faccia confusa.

<< Avvisa gli altri. >> dico guardandolo << Tua madre vuole uccidere la mia bambina e Jago è dalla sua parte, oltre ad essere il suo amante. >>

Mi guarda ancora più confuso e io gli urlo: << Marcus! Corri! >>

Ancora senza capirci niente corre subito verso l'uscita. Dopo nemmeno due minuti sento la sua macchina sfrecciare verso la città. Mi volto di nuovo verso i due amanti e tremo per la paura. Non so bene da dove sono arrivati, ma dieci enormi lupi sono pronti per attaccarmi. Jago ha i canini fuori e dai suoi occhi intuisco che è entrato in stato di caccia. Nonna Aria, a pochi passi da me, ha tra le mani un coltello per metà fatto di legno e per metà fatto di argento. L'unica arma che può uccidermi. Sarei dovuta scappare prima invece di entrare e di dire quello che penso. Solo per la mia stupida incoscienza. Adesso solo una cosa mi rimane da fare. In un attimo mi teletrasporto dentro la mia macchina e dopo un secondo sto già sfrecciando via. Non verso la città, sarebbe troppo stupido. Sto sfrecciando verso l'autostrada. Devo andare il più lontano possibile da qui. A quanto pare fra poche ore partorirò la mia bambina e, quando il momento arriverà, devo essere il più lontano possibile.


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