Ripresa- Parte 10

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Mi ci vuole un po' per alzarmi dal letto. Sento la pioggia cadere dal cielo e stare sotto le coperte è davvero rigenerante. Ieri sera ha iniziato a piovere e non ha smesso più per tutta la notte. La cena di ieri è stata strana ma bella allo stesso tempo. Marcus non ha fatto altro che parlare con sua madre ed io l'ho ascoltavo con il sorriso. Sono felice che "nonna Aria", mi ha detto lei di chiamarla così, sia ricomparsa nella vita di Marcus. In realtà siamo stati tutti felici. Ieri sera ha parlato di Cat, di come è morta, senza avere una delle crisi che l'elettroschok gli aveva provocato. Ha pianto solo un po', ma niente di più. È un buon risultato.

Stanotte ho avuto il solito incubo. Da quando siamo usciti dal covo dei vampiri ho questi incubi. Non sono veri e propri incubi, con mostri e oscurità, ho paura di perdere qualcuno. Non riesco più a contare in quanti modi atroci ho visto Ruben, Marcus, Ariel, Lilia, Jago e il piccoletto morire. So che sono dei sogni ma mi turbano comunque. Poi tutto passa quando mi risveglio, quando mi rendo conto che è stato tutto uno scherzo del mio cervello e che tutti stanno bene.

Ogni tanto ci penso a quello che ho passato, che abbiamo passato io ed Ariel. Credevo di essere stata male quando sapevo di dover morire per uno scopo comune, ma questa volta... questa volta la mia vita non era in gioco, almeno non come cinque anni fa, in gioco c'erano le vite di tutte le persone che amo, di tutte le persone che sono la mia famiglia. Questo mese sarà difficile dimenticarlo. Mia madre mi ha detto qualche giorno fa che ho subito un trauma. Lei sostiene che un ricordo molto doloroso lascia un piccolo trauma, ma se mettiamo un mese di ricordi dolorosi uno dietro l'altro... ho un trauma bello grosso. Mi ci vorrà un po' di tempo per superare tutto questo. Vorrei ricominciare da capo. Dimenticare tutto quello che è successo in questo ultimo mese e riprendere da dove eravamo rimasti. Ritornare alla colazione del giorno in cui quella ragazza è entrata nel mio ufficio e mi ha mostrato le foto della pianura che adesso avevano delle croci. Vorrei tornare indietro nel tempo e decidere di rimanere a casa quel giorno, a dormire e a stare con Ruben. Il Ruben che era una volta, non il Ruben ibrido. Mi si chiude il cuore vederlo bere del sangue come me. Mi si chiude il cuore vedere che ognuno di loro adesso è come me.

Guardo l'orario. Sono già le dieci di mattina. Non me la prendevo così comoda da non so quanto tempo. Ruben continua a ripetermi che devo riposare, che devo essere in forze per la mia bambina. Un po' sto iniziando a non sopportarlo. Okay, sono al sesto mese di gravidanza e ho una pancia che continua ad aumentare, ma non sono malata. Non ho una malattia, sono solo incinta. Però, da una parte, lo amo ancora di più per questo. Ci tiene a me e tiene alla nostra bambina, cosa chiedere di più dalla vita?

Squilla il telefono. Mi alzo dal letto, apro la borsetta e prendo il telefono tra le mani. È Lilia. È strano che mi chiami a quest'ora, di solito passa intere mattinate nel bosco per rilassarsi e per cercare fiori e radici per i suoi incantesimi.

Rispondo. Sto per dire "Pronto" che lei sta già dicendo: << Devi venire. È successa una cosa terribile. Ti prego vieni. >>

Sta piangendo e non respira regolarmente. È successo qualcosa di molto grave, Lilia non è mai agitata in questo modo.

<< Okay. >> dico preoccupata << Dimmi dove sei. >>

<< Non lo so. >> dice singhiozzando << Sono in mezzo al bosco, non so dove. Non riesco ad usare la mia magia, non riesco ad avere la mente lucida, non mi ricordo nessun incantesimo. >>

<< Tranquilla. >> dico iniziando a prendere i miei vestiti da dentro l'armadio << Arrivo. Tu non ti muovere, faccio il prima possibile. >>

Mi vesto il più in fretta possibile, mentre la mia mente vaga tra i pensieri. Cosa è successo? Ezra, Finn e Vivian sono morti, non possono centrare loro. Appena esco dalla stanza Ruben mi ferma. Era nella stanza accanto, stava iniziando i lavori per la camera di Luce. Lo guardo con sguardo arrabbiato e dico: << Adesso anche tu hai il super udito. Lilia ha bisogno di me, devo andare. >>

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