Capitolo 15

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Verso le nove, Hermione prese il mantello dell'invisibilità e uscì dal dormitorio per dirigersi verso i sotterranei. Preferiva non andare troppo tardi, voleva evitarlo il più possibile quella sottospecie di furetto arrogante e sapeva che andando a trovare Kate per quell'ora non lo avrebbe incontrato in quanto era sicuramente ancora in Sala Grande con i suoi amici e gli altri studenti. Ovviamente si preoccupò di chiedere a Blaise di aspettarla all'entrata dei sotterranei, in quanto non sapeva la parola d'ordine e ovviamente gli chiese di non dire nulla a Malfoy e Blaise, comprensivo, annuì. Una volta arrivata davanti la stanza di Malfoy bussò e aprì la porta.

-Kate, sono Hermione, posso entrare?- chiese la ragazza sporgendosi con la testa in avanti.

-Ciao Hermione, che bello vederti! Vieni entra- rispose invitandola a sedersi vicino a lei dopo che la Grifondoro chiuse la porta davanti a lei.

-Allora come stai? Ginny mi ha raccontato tutto qualche ora fa. Purtroppo non sono venuta prima perché non sono stata molto bene in questi giorni- confessò Hermione. Meglio non raccontarle nulla di Malfoy, per il momento.

-Non preoccuparti Hermione, ora sto molto meglio e domani tornerò a frequentare le lezioni di nuovo- rispose Kate Malfoy sorridendo.

-Sono molto contenta! Ma cosa ti è successo?- chiese preoccupata Hermione, prendendo le mani dell'amica tra le sue.

-Un attacco di panico in seguito ad un incubo- rispose Kate abbassando lo sguardo ancora leggermente scossa al ricordo di quella notte.

-Ma ti capita spesso?-

-No- rispose scuotendo il capo –questa è la seconda volta. La prima volta è stata più o meno due anni fa, la notte in cui sono morti i miei genitori. Ma questa volta è stato più violento. Per fortuna Draco è riuscito a svegliarmi e poi Madama Chips mi ha somministrato un calmante.-

*Draco....oh andiamo Hermione non è il momento di pensare a lui*

-Lui ti vuole tanto bene-

-Lo so, siamo cresciuti insieme, è come un fratello per me.-

-Anche se a volte ti viene voglia di prenderlo a schiaffi- rivelò la Grifondoro facendo ride Kate.

-C'è per caso qualcosa che dovrei sapere?- chiese ridendo.

-Oh sai la solita, è un grandissimo presuntuoso e Merlino solo sà la mia voglia di schiantarlo in questo momento-

La guerra lo avrà anche cambiato ma resta comunque lo stesso ragazzo presuntuoso, arrogante, orgoglioso e pieno di sé.

-Si ha un carattere molto strano e a volte ti fa perdere subito la pazienza. Qualunque cosa sia successa tra voi, non dico di dargliela vinta, ha bisogno di una bella lezione. Se c'è una cosa che lo fa infuriare, e anche parecchio, è quando la gente lo ignora. Vedrai che la prossima volta imparerà a portarti rispetto- confessò Kate, incitandola al combattimento.

Aveva ragione.

La bocca del biondo andava lavata e centrifugata per tutti gli insulti che le aveva rivolto negli anni. Non riusciva a capire il motivo della sua ossessione a farla sentire inferiore e sbagliata. Lei non le aveva fatto nulla e lui invece non perdeva occasione per attaccarla anche con la più stupida frecciatina.

-Farò del mio meglio- dichiarò la Grifondoro. –Ora devo andare Kate, si sta facendo tardi. Ci vediamo domani.-

-Certo a domani- la salutò a sua volta. E così dopo aver chiuso la porta si nascose sotto il mantello e tornò nella sua stanza.

***

-Hai sognato la Granger mentre cercava di "sedurti"?- chiese sgranando gli occhi dallo stupore Blaise Zabini

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