Capitolo 24

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-Granger ti ammazzo! Giusto perché ti avevo detto che volevo esserci quando si svegliava- disse Draco andando avanti e indietro davanti l'entrata dell'infermiera.

Blaise dopo il risveglio della ragazza, corse come un matto per andare ad avvisarlo. Lo trovò addormentato, abbracciato alla riccia.

*come sei caduto in basso amico* pensò Zabini scuotendo il capo.

-La pianti Malfoy? Mi stai facendo girare la testa. Lo sai meglio di me che quando non dormi sei stressante e dai di matto.- rispose esasperata la ragazza appoggiata al muro di fronte al muro.

-Molto divertente Mezzosangue! Come sempre del resto. Però dormire mi ha fatto bene.-

La Granger sgranó gli occhi.
-Uhh Malfoy che mi dà ragione. Ora nevica di brutto-

-E poi se nevica ci scalderemo a modo mio Granger. È un metodo infallibile- ghignò soddisfatto il ragazzo avvicinandosi pericolosamente a lei bloccandola contro il muro.

-Furetto tieni a freno gli ormoni dentro ci sono Piton e la McGranitt e potrebbero uscire da un momento all'altro e io ti schianto! Sia chiaro-

-Oh quanto siamo sadiche oggi Granger! Ti si è annodata la bacchetta?- disse ironizzando

-Certo e a te il cervello.- ribatté la ragazza.

Draco la intrappolò tra le sue braccia.
-Granger abbiamo dormito troppo stanotte, bisogna rimediare.-

-MALFOYY!- urlò la ragazza nonostante lui le tappò la bocca con la sua per non esser sentiti.
Per non esser sentiti? Certo come no! -Ringrazia il tuo fondatore che non ho la bacchetta qui con me per ucciderti. Ti odio Malfoy-

-Lo so che mi ami Granger- disse poggiando nuovamente le labbra su quelle di lei.

-Malfoy, Granger potete entrare- si schiarì la voce invitandoli ad entrare. I ragazzi ringraziarono, con una Hermione leggermente imbarazzata che accelerò il passo per raggiungere il letto di Kate seguita dal ragazzo. Draco era agitato. Finalmente avrebbe rivisto il suo sguardo, i suoi occhi azzurri e il suo sorriso splendente dopo un mese. E poi la vide. La giovane di casa Malfoy stava ringraziando il professor Piton. Era raggiante e più in forma che mai ma una fitta lo colpì in pieno petto, doveva dirle la verità. Ma ora non era il momento di pensarci. Prima doveva stritolarla e farle una ramanzina a dovere. Non si era neanche reso conto che la ragazza le aveva rivolto un sorriso dei suoi. Un sorriso alla Kate da far sciogliere. Il ragazzo le si avvicinò. Non riusciva a dirle niente, ancora non le sembrava vero di vederla così. La abbracciò. Un abbraccio misto di gioia nel vederla sorridere e paura al tempo stesso di perderla.

-Draco mi stai soffocando- disse la ragazza senza smettere di sorridere e ricambiando l'abbraccio.

-É quello che dovrei fare. Mi hai fatto preoccupare tantissimo. Non ci provare più- replicò lui continuando a stringerla.

-D' accordo mi dispiace. La prossima volta starò più attenta-

Draco si staccò per guardarla negli occhi. Quegli occhi. Sembravano dirgli qualcosa e Draco sapeva cosa. Sapeva cosa la tormentava.

-Avanti, sputa il rospo! Lo so che vorresti chiedermelo- disse Draco alzandosi dal letto.

-Non so di cosa tu stia parlando?- rispose lei. Mentí! Sapeva benissimo a cosa si riferisse lui. Il ragazzo alzò un sopracciglio con fare ironico.
-Ok lo ammetto, ho un bisogno fisiologico di ricomporre un bel puzzle con te-

Hermione capì che era il caso di lasciarli soli. Stava per andarsene quando la fermarono, dicendo di non aver segreti per lei e che poteva tranquillamente restare ad ascoltare. Diciamo che Kate aveva liquidato la cosa con un: resta ho bisogno di qualcuno che lo regga in caso io decida di torturarlo.

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