Capitolo 31

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"Mi inchino a questi cavalieri. Chi mi comanda di lor signori?" chiese la Granger nei panni di Mirandolina.

"Io vi comando, ma non qui." rispose schietto Zabini, il marchese.

"Dove mi vuole eccellenza?"

"Nella mia camera!"

-Zab appena usciamo da quest' aula inizia a correre!- esclamò Malfoy guardando il suo amico.

-Oh andiamo Draco, sta solo recitando!- ribatté Kate invitandolo a seguire le prove con attenzione.

"Cara Mirandolina, io vi parlerò in pubblico, non vi darò l'incomodo di venire nella mia camera. Osservate questi orecchini. Vi piacciono?" disse il conte porgendole una scatola con un paio di orecchini color smeraldo al suo interno.

-No Potter! Fanno schifo!- rispose Malfoy incrociando le braccia al petto e limitandosi ad osservare un punto fuori dalla finestra della stanza.

-DRACO!- lo riprese Kate -stai rallentando le prove con i tuoi interventi idioti.-

-Che c'è? È la verità! Dove li hai presi Potter?-

-Da Magie Sinister, ha rinnovato il locale.-

-Davvero molto spiritoso Potter!-

-Sono miei- disse Ginny attirando l'attenzione del ragazzo. -Lì userà per le prove e alla recita finale, poi me li restituirà.-

-Bene!-

-Possiamo proseguire? Abbiamo già perso fin troppo tempo!- ribatté Hermione stufa di quelle continue interruzioni.

"Belli!" rispose Mirandolina

"Sono diamanti, sapete?"

"Oh li conosco. Me ne intendo pure io dei diamanti"

"E sono al vostro comando"

"Perché mi vuol ella donare quegli orecchini?"

"Veramente sarebbe un gran regalo! Ella ne ha de' più belli al doppio" rispose il marchese.

"Questi sono legati alla moda. Vi prego riceverli per amor mio" ribatté il conte.

"Oh che pazzo!" esclamò il cavaliere.

"No davvero, signore...."

"Se non li prendete mi offendete."

"Non so che dire....mi preme tenermi amici gli avventori della mia locanda. Per non offendere il signor Conte, li prenderò."

[....]

"Avete chiamato?" chiese Fabrizio avvicinandosi alla sua padrona

"Venite qui; voglio farvi una confidenza" rispose mirandolina con un cenno della mano.

"Son qui"

"Sappiate che il cavaliere di Ripafratta si è scoperto innamorato di me."

"Eh me ne sono accorto"

"Si? Ve ne siete accorto? Io in verità non me ne sono mai avveduta."

"Povera semplice! Non ve ne siete accorta! Non avete veduto, quando stiravate col ferro, le smorfie che vi faceva? La gelosia che aveva di me?"

"Io che opero senza malizia, prendo le cose con indifferenza. Basta, ora mi ha dette certe parole, che in verità, Fabrizio, mi hanno fatto arrossire"

"Vedete: questo vuol dire perché siete una giovane sola, senza padre, senza madre, senza nessuno. Se foste maritata, non andrebbe così."

"Orsù, capisco che dite bene: ho pensato di maritarmi."

"Ricordatevi di vostro padre."

"Si me ne ricordo"

-Ok basta così ragazzi. Allora ci tenevo a dirvi alcune cose. Lo spettacolo ci sarà tra due settimane quindi vi invito a mostrare più impegno nei prossimi incontri. Ci vediamo sabato per leggere l'ultimo atto e poi ci organizzeremo per la prova generale, i costumi, il trucco e via dicendo. A sabato!-

I ragazzi iniziarono ad avviarsi verso la sala grande, altri verso le loro rispettive sale comuni.

-Granger dobbiamo parlare!- la afferrò per il polso Malfoy bloccandola.

-Draco mi aspettano Ronald ed Harry per provare, magari domani- rispose la ragazza.

-Non se ne parla, i tuoi amici possono aspettare!-

-Ma si può sapere cosa ti prende? Ultimamente sei strano!-

-Non sono io ad esser strano, non capisco questo tuo attaccamento per Weasley.-

-Attaccamento? Sono i miei migliori amici. Aspetta, tu sei geloso?-

-Non sono geloso!-

-A me sembra proprio di si! Il fatto che sia la tua ragazza non ti autorizza a vietarmi di stare con i miei amici.-

-Solo tu non capisci che Weasley è ancora innamorato di te.-

Ad Hermione le si gelò il sangue. No non è possibile, era per forza geloso.
Ne aveva parlato molte volte con Ron, tra loro c'era solo una forte amicizia. La considerava una sorella, come Ginny.

-Ti sbagli!-

-Ne sei sicura Granger?-

*Ne sei sicura?
Ma che domanda è? Non serve pensarci Hermione!*

-Ovvio che si! Senti io me ne vado, mi sono stancata di ascoltarti.- disse Hermione avviandosi verso la Torre di Grifondoro

-E questo che significa Granger?- gli chiese bloccandola di colpo.

-Significa che finché non rifletterai su ciò che hai detto è il caso che non ci vediamo.- rispose riprendendo il passo verso la Torre.

Era arrabbiata Hermione, era delusa. Che bisogno c'era di dire quelle cose? Il motivo della sua gelosia? Lei le aveva aperto il suo cuore. Per lui! Ron era il passato, lui il suo presente e futuro. Perché si ostina a non voler capire? Doveva parlare con Ron!

***
Harry e Ron stavano giocando agli scacchi dei maghi quando Hermione arrivò alla sala comune.

-Perché ci hai messo tanto?- chiese Harry vedendola arrivare di colpo e a giudicare dalla sua espressione, capì che era successo qualcosa. Ma Hermione non rispose. Raggiunse la sua camera, sbattendo violentemente la porta.

-Io lo ammazzo quell'idiota!- disse Ron alzandosi dal divano per raggiungerla.

-Fermo Ron! Lasciale sbollire la rabbia. Le parleremo stasera quando si sarà calmata.- lo fermò il bambino sopravvissuto.

-Io non capisco come fai ad essere così calmo!-

-Ron, sono le solite incomprensioni tra fidanzati, a volte succede anche fra me e tua sorella. Ha detto che sta cambiando e io voglio provare a fidarmi. Soprattutto se detto da lei. Se così non fosse, allora hai il mio permesso per cruciarlo-

-Anche se non è più la mia ragazza, ci tengo ancora a lei e non voglio vederla soffrire per colpa di quella viscida serpe.-

-Lo so Ron, dispiace anche a me, soprattutto se si tratta di lei. Ma dobbiamo aspettare che si calmi. Parlarle ora sarebbe controproducente e peggiorerebbe le cose.-

-D'accordo aspetterò, ma solo fino a stasera, se dopo cena lei non sarà ancora uscita da quella camera butterò giù la porta e scenderò ai sotterranei per farla pagare a quel pagliaccio-

*Quanta pazienza ci vuole con te!* sbuffò il giovane Potter.

-Va bene, ma prima di allora non ti muoverai da qui.- rispose Harry invitando il suo amico a sedersi e ricominciare a giocare. E così fece.

-Allora dove eravamo rimasti?- chiese Ron giocherellando con il cavallo.

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Eccomi :) tranquilli sono ancora viva ma chiedo perdono. Avrei dovuto aggiornare prima ma sono state due settimane di fuoco. Prometto che il prossimo capitolo arriverà prima del fine settimana ;) Iniziano i primi battibecchi, sorry ma non può filare sempre tutto liscio :D Come finirà?
Al prossimo capitolo!

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