Sulla strada delle vecchie abitudini

794 29 4
                                    

Le vacanze di Natale si erano ormai concluse e la stazione di King Cross era gremita di studenti felici, chi più e chi meno, di tornare ad Hogwarts.

 
Quando Asteria giunse alla stazione, la prima cosa che fece fu cercare con lo sguardo Sean.


Daphne era già scomparsa in mezzo al gruppo delle sue compagne di dormitorio.


Trascinandosi dietro il carrello, Asteria camminò per la banchina facendosi largo tra la calca di maghi e streghe, per avvicinarsi al treno. A pochi passi dal portellone del vagone stava Sean, accompagnato da sua sorella. Asteria si bloccò sul posto nel vederlo, e quando lui si voltò ad incrociare il suo sguardo, fu quasi spontaneo per i due amici muoversi all'unisono per correre ad abbracciarsi.


« Accidenti, mi sei mancata, Greengrass! ».


Asteria sorrise nel sentire la voce dell'amico contro il proprio collo, e lo strinse più forte.


« Sean sono passate solamente un paio di settimane. Mi ci vorrebbero più vacanze per digerire la tua presenza nei prossimi mesi », ribatté lei, sciogliendo l'abbraccio. Lui la guardò raggiante, come se non avesse atteso altro se non quel momento, negli ultimi giorni.


Asteria salutò Lauren, la sorella di Sean, da cui lui viveva da quando i loro genitori erano morti, e loro zio - unico tutore ancora in vita - era stato rinchiuso ad Azkaban. Lauren scompigliò i capelli di Sean a mo' di saluto, seguendolo con lo sguardo mentre saliva sul treno insieme ad Asteria.


Quando il treno partì Sean aveva già iniziato a raccontare delle sue vacanze: « ... pensavo avrebbe fatto bene a mia sorella avere un fidanzato. Ma David è insopportabile. Tocca tutti i miei libri, se ne sta sempre a casa senza far nulla e non da mai una mano a mia sorella! L'avrei dovuto buttare fuori di casa. Lauren non ha mai saputo scegliersi i ragazzi » e continuò così ancora finché non trovò più altri motivi validi per insultare il futuro cognato. Asteria rise della gelosia che Sean dimostrava nei riguardi della sorella e lo prese un po' in giro, definendolo troppo protettivo.


Quando Asteria si rese conto che adesso Sean attendeva il suo resoconto sui giorni trascorsi, andò nel panico senza sapere cosa dire esattamente. 

« Tutto bene... le solite cose, lo sai » si limitò a dire e Sean aggrottò la fronte, accigliato, annuendo distrattamente. Il silenzio calò nello scompartimento, rendendo improvvisamente l'aria più pesante e le ore che li separavano da Hogwarts immensamente lunghe.


Sean si rifugiò dietro i suoi soliti grossi tomi e Asteria si mise a contemplare i paesaggi fuori dal finestrino. Non poté fare a meno di pensare che si ritrovavano esattamente nella medesima situazione dell'ultima volta.


Un paio di volte Daphne entrò nel loro scompartimento per assicurarsi che Asteria stesse bene, come se non la controllasse potesse correre chissà quale ignoto pericolo.


Fu dopo che Daphne se ne fu tornata al suo scompartimento per la seconda volta, che Asteria non sopportò più il silenzio tra lei e Sean e decise di parlargli. Alla fine, a lui aveva sempre raccontato qualsiasi cosa le fosse saltata in testa, perché cambiare?


Così Asteria interruppe la lettura dell'amico e iniziò a raccontargli degli ultimi giorni trascorsi, senza tralasciare nulla. Mentre parlava, vide il viso di Sean sbiancare sempre più, finché non proruppe in uno scandalizzato: « Hai baciato Draco Malfoy?! ».


Una volta ad Hogwarts le abitudini di Asteria avevano preso il sopravvento su i suoi pensieri. Era stato facile per lei tornare ad immergersi nella vecchia routine: le lezioni, i compiti, le ricerche in biblioteca, passeggiare assieme a Sean o giocare con lui a spara schiocco. Certo, i decreti didattici che quella vecchia strega della Umbridge continuava ad appendere per i muri di Hogwarts limitavano parecchio le attività che Asteria era solita occupare, così anche per gli altri studenti: nell'aria si respirava ben più che noia e insoddisfazione.

Come una stella nel buio (Harry Potter ~ Drastoria)حيث تعيش القصص. اكتشف الآن