Rischiare il cuore

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La professoressa Cooman si aggirava per i tavoli, osservando i propri alunni da dietro gli spessi occhiali da vista che le ingrandivano gli occhi in modo innaturale, agitando gli innumerevoli scialli da cui era avvolta e facendo tintinnare gli altrettanti braccialetti, muovendosi nel suo tipico modo teatrale.

 
Sean e Asteria, seduti sui rispettivi pouf, si guardavano a vicenda in modo particolarmente annoiato, mentre cercavano di seguire il filo del discorso di un'altra strampalata lezione di Divinazione.


Sean sbadigliava poco elegantemente, rigirandosi tra le mani la treccia di aconito e salvia.


« Ricordami il motivo per cui ci siamo segnati a Divinazione quest'anno » brontolò Asteria a voce bassa, per non farsi sentire dalla professoressa. Sean si limitò a sollevare le spalle, l'occhio smorto che annunciava un imminente colpo di sonno del ragazzo.


«... grazie all'aconito, ragazzi miei, gli spiriti si desteranno. Aprite l'occhio interiore! Usate la vista! E gli spiriti si mostreranno a voi, rivelando i segreti del passato! » stava dicendo la professoressa Cooman in un ampio svolazzo di scialli. « Ora accendete le trecce di erbe e concentrate le vostre auree».


« Spiegami tu il motivo per cui dobbiamo richiamare i fantasmi dall'aldilà quando Hogwarts ne è piena » ribatté Sean agitando la treccia, da cui il fumo dell'incenso aveva iniziato ad espandersi.


« Ragazzo! Stai per caso comunicando con gli spiriti? » la Cooman si avventò su Sean afferrandogli il braccio, guardandolo con espressione carica di aspettativa.


Asteria rise, coprendosi le labbra con la mano, agitando anch'ella la sua treccia di erbe per far vorticare meglio il fumo.


« Oh sì, uno, professoressa », rispose Sean con uno dei suoi sguardi più innocenti « Anche piuttosto carino: capelli neri e occhi verdi. Ha presente? ».


La professoressa Cooman non sembrò intendere l'umorismo velato di Sean e annuì con vigore, allontanandosi poi con un: « Continua a mantenere la connessione e rinforza la tua aurea, caro ».



« Per Merlino! Questa lezione sembrava non finire più » sospirò Asteria, una volta fuori dalla classe di Divinazione. « Se fossi rimasto lì dentro ancora un minuto mi sarebbe venuto un attacco d'asma. Non si respirava più per tutto quell'incenso » si lamentò Sean, tra un colpo di tosse e l'altro.


Asteria gli diede qualche pacca comprensiva sulla schiena. « Dai, per lo meno non abbiamo altre lezioni oggi ».


Sean annuì mostrando un'espressione sollevata. 

« Ti dispiace se passiamo in biblioteca prima di tornare nella Sala comune? Dovrei prendere un libro di Trasfigurazione » disse il ragazzo, misurando con attenzione le parole: l'ultima volta che aveva fatto riferimento alla biblioteca poi aveva dovuto sopportare il malumore di Asteria per il resto della giornata.


Lo sguardo le si rabbuiò. 

« Tu vai, tranquillo. Io inizio a sistemare le carte così ci facciamo una partita prima di cena ». 

Non l'aveva mai detto esplicitamente, ma era chiaro che tornare lì per lei sarebbe stato come tormentare una ferita ancora fresca; per questo la ragazza la evitava come se il luogo fosse invaso dal Tranello del Diavolo. 

« E poi sicuramente Daphne mi starà aspettando in Sala Comune », mentre Asteria parlava già aveva iniziato ad allontanarsi.


Daphne non sembrava aver dato peso al progressivo allontanamento di Asteria nei suoi riguardi, così come non sembrava far caso al successivo riavvicinamento della stessa, riacquistando così quella che per loro era la normalità. Presto, le due sorelle Greengrass, erano tornate a cenare insieme e a chiacchierare del più e del meno davanti al camino della Sala Comune: per Sean, quelle due, sarebbero rimaste per sempre un mistero.

Come una stella nel buio (Harry Potter ~ Drastoria)حيث تعيش القصص. اكتشف الآن