C.8

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"Dio Lama ma qui non stanno calmi un attimo!" sbuffò Sascha passandomi una busta.

Lessi velocemente. In sostanza la sera ci sarebbe stata una festa per il 'fantastico lavoro che stavamo svolgendo io e Burci'. Ridicolo.
"Ci andiamo?"
"Se vuoi continuare a lavorare nel settore della moda, si, ci andiamo. Se vuoi farti licenziare e andare a fare la cuoca di patatine al Mc fai pure" osservò Sa'.
"Beh... non sarebbe male. Potrei mangiarne qualcuna mentre le faccio!"
"Così al cliente arrivano meno patatine? Non verrò mai nel mc in cui lavori tu" disse Sascha ridendo.
"Ma..."
Mi finsi offesa e gonfiai le guance e incrociai le braccia. Lui rise.
"Sei adorabile con quell'espressione"
Arrossii e sorrisi.
Quel sorriso si spense con la frase che dissi dopo.
"Andrai con Ste?" sussurrai.
"Penso di si, è pur sempre il mio ragazzo. Però pensavo che magari dato che la festa è per noi potremmo andare insieme. Da amici, ovvio" farfugliò velocemente.
Dannato cuore, batti più lentamente.
"Certo, mi piacerebbe" sorrisi.
Ok cuore, adesso si che puoi battere così forte.

Nei giorni in cui gli amici di Sascha erano in quell'hotel avevo legato molto con Salvatore. Era davvero un ottimo amico, uno di quelli veri. In pochi giorni aveva dimostrato di essere un ragazzo intelligente e gentile.
E aveva un buon gusto in fatto di vestiti, così gli chiesi di aiutarmi a scegliere cosa mettere per la festa.
"Secondo te questo mi fa più grassa?" chiesi girando su me stessa per fargli vedere tutto il vestito. Lui alzò gli occhi dal telefono e mi squadrò.
"No, però non mi convince" disse prima di aprire il mio armadio.
"Allora Sab, tu devi andare ad una festa con Anima, quindi non puoi permetterti di sbagliare niente se vuoi fare colpo"
"Fare colpo? C-chi ti ha detto che voglio fare colpo?" borbottai. Lui mi guardò ovvio.
"Si vede che vorresti provarci con Sa'"
Prensi un cuscino dal letto e glielo tirai mentre le mie guance andavano a fuoco.
"Non è vero" dico mettendo il broncio. Lui mi guarda e ride.
"Va bene va bene! Come dici tu! Comunque, a Sascha questo piacerà di più"
Tirò fuori un vestito nero fino a poco sopra le ginocchia.
"Ma non sono tipa da vestito... cioè si ogni tanto li metto, soprattutto per lavoro, ma per il resto passo le giornate in pigiama"
"Beh farai un'eccezione" disse sorridendo.
"Con chi chattavi prima?"
"Uhm nessuno"
Si buttò velocemente sul letto e prense il telefono.
"Oh andiamo fammi vedere"
Mi buttai accanto a lui e dopo una sanguinosa guerra di solletico riuscii a prendergli quel dannato iphone.
"Chi è Giulia con il cuoricino rosso?" chiesi e gli lanciai un'occhiatina.
"Non è nessuno- ehm è mia madre"
"Bugiardo" risi.
"Ok lo ammetto, è una ragazza con cui mi sento ultimamente, e mi piace... tanto" disse arrossendo.
"Aw il mio Sal si sta innamorando! Congratulazioni!" lo abbracciai.
"Forza adesso basta parlare di me, preparati"

"Ok pronto a entrare?" chiesi a Sa' guardando l'entrata del ristorante. Lui annuì. Odio quel tipo di festa. Sono tutte stronzi ricchi che vengono solo per sparlare degli altri. Entrammo e un mucchio di colleghi che non mi avevano mai parlato prima vennero a presentarsi e farmi le congratulazioni per il lavoro fantastico. Ma che ne sapete voi del mio lavoro. Bah.
"Tu sei Sascha" disse una ragazza avvicinandosi a Sa. Lui annuì evitandola.
"Io sono Sofia" disse lei prendendolo a braccetto, "Sei single?"
Strinsi i pugni pensando ai peggiori insulti.
"No. Ora posso avere indietro il mio bagaglio a mano?" chiese indicando il suo braccio Sascha. Lei abbassò lo sguardo e se ne andò.

Casualmente, poco dopo il mio bicchiere pieno si rovesciò sul vestito di questa Sofia. Casualmente, giuro.

Stavo ascoltando i noiosi discorsi dei dirigenti aziendali, quando una mano mi picchiettò sulla spalla. Mi voltai e sorrisi a Sascha.
"Che c'è?"
"Ti va di ballare?" chiese grattandosi la nuca. Non avevo prestato davvero attenzione alla musica, ma ora si, era una musica lenta, un po' noiosa. Annuii e lo seguii in pista. Allacciai le braccia dietro al suo collo e lui poggiò le sue sui miei fianchi.

Lovin' you ain't easy || Sascha Burci-LaSabriGamerWhere stories live. Discover now