C.16

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"Oddio ti sta benissimo!"
"Nono pago io"
"Non c'è la mia taglia"
Questo era il genere di frasi che sentivo ogni giorno e che dicevo.
Era passata una settimana dal tradimento dei Salveppe alle loro ragazze. Da allora io, Giulia e Nicole uscivamo ogni giorno appena finivo di lavorare e andavamo in giro per New York. Stefano e Marina erano sempre per conto loro, e io percepivo che a Sascha mancava cazzeggiare col suo migliore amico. Giuseppe e Sal si parlavano appena; provavano spesso a fermare le due ragazze ma loro se ne andavano subito senza lasciarli spiegare. Ultimamente erano sempre insieme quelle due, tipo migliori amiche, e anche io piano piano mi stavo unendo a quel duo. Con Sascha andava tutto bene, o quasi: tra il lavoro e questa storia dei tradimenti riuscivamo a stare insieme poco tempo, ma quando succedeva ce lo godevamo alla grande.
Il giorno dopo avremmo dovuto prendere l'aereo e andare a Londra per continuare il tour, e ci portavamo dietro tutti.

Ero seduta sul letto in camera di Giulia con lei e Nicole, mentre guardavamo una serie tv sui vampiri: The Vampire qualcosa.
"Peccato non esistano ragazzi come quelli delle serie tv" sbuffò Giulia.
"Peccato non esistano ragazzi decenti" la corresse Nic.
"Dai ragazze non esagerate. Solo perché vi è andata male con loro due non dovete fare di tutta l'erba un fascio"
Loro restarono zitte.
"Vado a prendere da bere" disse Giulia interrompendo il silenzio imbarazzante che si era creato. Uscì dalla stanza mentre io e mia sorella iniziammo a chiacchierare di altro.

Giulia's pov

Stavo andando verso la sala pranzo a chiedere da bere quando qualcuno mi bloccò contro il muro.
"Che cazz-" Spostai lo sguardo sul mio aggressore e subito serrai i pugni.
"Giuly... ti prego fammi spiegare... mi manchi"
"Potevi pensarci prima Sal" dissi fredda.
"Sono stato un coglione, lo so, ma io ti amo. Sei l'unica che riesce a tirare fuori i miei sentimenti, ti prego"
Rimasi a fissarlo freddamente, solo per mascherare la mia voglia di baciarlo e di perdonarlo.
Ma non potevo farlo dopo ciò che era successo.
"No Sal. Torna da Giuseppe. Con me hai chiuso"
"Giu... ti prego io... non ce la faccio... senza di te..."
Vedevo i suoi occhi lucidi. Sal, il ragazzo dal cuore di ghiaccio, stava piangendo per amore?
"No Sal. Mi hanno già presa per il culo. Ho imparato che non devo perdonare nessuno"
"Per favore" singhiozzò.
Non ce la facevo a vederlo così. Lo Spostai da me e tornai in camera velocemente, solo per resistere alle sue labbra.

Sabrina's pov

La porta della stanza si chiuse di colpo e Giulia ci si appoggiò, scivolando a terra mentre le lacrime le scendevano velocemente.
"Oddio Giuly" sussurrai. La raggiunsi e la abbracciai.
"Che è successo?"
Lei non rispose e mi strinse.
"Ehi... dai vieni a sederti"
La feci sedere sul letto cercando di consolarla. Qualcuno bussò.
"Non ora!" urlò Nicole. La porta si aprì e entrò Sascha.
"Ehi ho sentito la discussione tra Giu e Sal" spiegò, poi si sedette con noi sul letto e accarezzò la schiena a Giulia per consolarla.
"Voi due andate, ci penso io a lei" sussurrò Nicole.
"Sicura?"
"Si"

Rimasi seduta davanti alla finestra della mia stanza a guardare fuori: pioveva a dirotto.
A volte trovo sia utile sedersi, guardare un po' il mondo esterno e pensare. Aiuta a schiarire le idee.
Le braccia di Sascha circondarono dolcemente il mio collo da dietro.
"A che pensi?"
"A tutto ciò che è successo da quando ci siamo conosciuti"
Lui mi baciò.
"Vieni con me" sussurrò, e io non me lo feci ripetere. Lo seguii fuori, nessuno dei due prese l'ombrello o la giacca. Sotto la pioggia scrosciante(?) mi prese per mano e camminammo per non so esattamente quanto.

Ci fermammo ed eravamo lontani dal centro della città, era una zona isolata, dove anche urlando nessuno potrebbe sentirti.
"Perché mi hai portata qui?"
"Ultimamente non abbiamo mai tempo per noi, e poi trovo romantico uscire sotto la pioggia"
"Ci prenderemo una polmonite"
"Ne sarà valsa la pena"
Mossi dei passi verso di lui ma scivolai e caddi a terra. Scoppiai a ridere mentre lui mi porgeva la mano per aiutarmi ad alzarmi.

"Sarebbe stato romantico prenderti al volo, sussurrarti "presa" e baciarti sotto la pioggia come nei telefilm, ma... ho dei pessimi riflessi, scusa" ridacchiò lui. Io sorrisi e lo baciai.

"Non importa... perché, vedi, adesso..." dissi a un centimetro dalle sue labbra, "cadrà anche tu"
Detto questo lo spinsi, facendolo cadere a terra.

"Ma- stronza" disse lui mettendo un broncio adorabile. Risi e mi sedetti di fronte a lui, poi lo baciai a stampo.
"Credo che ci prenderemo davvero una polmonite" disse starnutendo lui. Gli sorrisi, poi decidemmo di tornare all'hotel.

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1-Sto capitolo non ha senso
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100K VOLTE GRAZIE.

Lovin' you ain't easy || Sascha Burci-LaSabriGamerWhere stories live. Discover now