III

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Ciao a tutti!
Ho provato a fare un trailer, su consiglio di un'amica che mi ha aiutato a crearlo!
Spero vi piaccia!
Buona lettura

Aurora

Christian entrò in classe insieme a Tommaso e Riccardo, anche loro con le magliette bagnate, ma non bianche, e non così aderenti.

E non così sexy.

Mi sentivo le guance andare a fuoco e, per quanto ci provassi, i miei occhi non volevano cambiare soggetto. Erano incollati su di lui.

Alice si alzò e andò verso Riccardo ridendo per poi alzarsi sulle punte e dargli un bacio sulle labbra. " Sei completamente bagnato!" la sentii dire, ma era un suono ovattato dal rumore del mio cuore che rimbombava nelle orecchie.

- Ti piace quello che vedi? - chiese Christian facendomi sobbalzare e quando realizzai che era vicino, troppo vicino, uno strano calore si cosparse in tutto il corpo, irrigidendomi.

- Complimenti, sei tutto bagnato! Il lato positivo è che con molta probabilità di verrà la febbre e non sarò costretta a vederti! - ringhiai acida facendolo ridere. In verità la mia testa mi stava inviando segnali contraddittori: volevo vederlo, continuare a vederlo. Non smettere nemmeno per un secondo di vederlo.

Scosse la testa divertito, schizzandomi, e andò verso la sua cartella, tirando fuori il sacchetto con il materiale di educazione fisica, sotto il mio sguardo vigile.

Ero curiosa di capire cosa facesse, ma soprattutto non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso. L'ho già detto questo?
Più lo osservavo e più ero sicura che se li fosse dipinti gli addominali, nessuno può essere così perfetto!
Mi sorrise in modo sarcastico e si tolse la maglietta, rimanendo a torso nudo.

Sentii la terra rompersi sotto i piedi, lo stomaco contorcersi e ogni centimetro del mio corpo andare a fuoco.

Cazzo, ma era fatto con fotoshop?

Non avevo mai visto molti ragazzi a torso nudo e con quel fisico (mio fratello escluso) ma sentivo un improvviso bisogno di andare a fare un giro. O di toccarlo, sentire se erano morbidi, come avrebbe reagito la mia pelle a quel tocco.... Aurora, riprenditi!

- Sei rimasta senza parole Nanetta? - mi provocò. E aveva ragione, qualsiasi cosa volessi dire mi si era bloccata in gola. Girai la testa di scatto e iniziai a fissare la lavagna e le formule di fisica che avevo scritto durante l'interrogazione.

- Certo che tu il pudore lo hai lasciato a casa - sbottai, quando finalmente riuscii a ritrovare il dono della parola.

Mi rivoltai verso di lui e con mio grande sollievo, e delusione, vidi che aveva addosso un maglietta grigia, della Nike. Quella che di solito usava per educazione fisica.

Si cambiò anche le scarpe, ridendo e lanciandomi continue occhiate.

Probabilmente perché avevo assunto un colore che andava dal rosso al bordeaux fino alle punte delle orecchie, o per la mia espressione da pesce lesso.

La campanella suonò interrompendo quella che poteva essere una conversazione finita male, come al solito.

Quando la Romani annunciò che invece di filosofia avremmo finito di guardare il film, capii il motivo per cui stava piovendo.

- State attenti, dopo parleremo e vi farò fare un tema di italiano su questo argomento. E con molta probabilità vi ritroverete da leggere il libro per le vacanze di Natale! -

- Che due palle, siamo a ottobre e questa già ai compiti di Natale - borbottò Tommaso senza farsi sentire dalla prof e iniziando a giocare con l'accendino che teneva in tasca.

Più Che AmiciWhere stories live. Discover now