Epilogo

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Non sono morta! Scusate, è da quasi un anno che non aggiorno anche perché non sapevo cosa scrivere. Nella mia testa la storia era finita in quella maniera, dopo che loro due si mettono assieme, ma in effetti è meglio darle una conclusione migliore.
Vi prego, non odiatemi😢🙏
Comunque, ecco a voi l'ultimo capitolo conclusivo.

Aurora - 2 mesi dopo

Scendo di corsa le scale, bloccandomi poco prima  dello specchio e guardandomi velocemente.

Bhe, naturalmente il trucco ha già sbavato leggermente sotto l'occhio e cerco di far sparire la strisciolina nera senza sembrare poi un panda o uno zombie. O entrambi.

«Auro quel ragazzo è santo ma se lo lasci ancora ad aspettare davanti alla porta prima o poi si stanca anche lui» mi canzona Lela affacciandosi dalla cucina con una ciotola di pop-corn in mano.

«Tu non dovresti essere con Robby o come cavolo si chiama?» borbotto guardando la mia migliore amica mentre si azzuffa di pop-corn.

Lei mi sorride raggiante. «come cavolo si chiama è Giorgio. E no. Oggi lui lavora e poi usciamo a cena.»

«Devi smetterla di cambiare ragazzo così velocemente! Mi farai venire l'emicrania!»

Lela scoppia a ridere ma la sua risata si smorza quando dalle mie spalle compare Nico, i capelli tutti scompigliati e il torso nudo.

«Ti prego, di' a chiunque ci sia in camera tua di non scendere come ha fatto l'ultima. Ci sono la mamma e la zia a casa»

Lui mi fa la linguaccia e va a buttarsi sul divano. «Non c'è nessuno al piano di sopra.»

Non riesco a fare a meno di notare il sorriso, anche se mascherato da una manciata di pop-corn, che spunta alla mia migliore amica.

Da Natale quei due sono diventati strani, non sono più rilassati come prima e ho l'impressione che sia successo qualcosa. Ma ne Lela ne Nico vogliono parlarmene.

«Ho visto Chris fuori. Salutamelo» sbadiglia Nico accendendo la tele.

«Okay. A dopo Lela»

Lei mi manda un bacio e io apro la porta sentendo le farfalle nello stomaco.

Non importa che ormai stiamo insieme da due mesi, che lui viene a prendermi tutte le mattine per andare a scuola o che ci vediamo ogni giorno. Quando si che devo vederlo ho ancora le farfalle allo stomaco e una scossa che mi attraversa.

Per fortuna è una bella giornata e questo non fa che rallegrare il mio umore.

Chris è davanti alla macchina che mi aspetta, le mani nelle tasche dei jeans  e quel suo sbellissimo sorriso che mi da il benvenuto migliore.

«Ehi Nanetta, sai che sei bellissima?»

Mio malgrado arroassisco e mi avvicino fino a che le nostre punte delle scarpe non si toccano. «Ehi»

«Non mi piace questo saluto » ammette corrugando leggermente le labbra.

«No? E allora come vorresti che ti salutassi?»

Lui sorride e si allunga. Le sue mani mi avvicinano a lui e le sue labbra si posano delicatamente sulle mie.
D'istinto gli porto le mano fra i capelli e mi lascio trasportare da quella bellissima sensazione di puro piacere.

È incredibile come ogni bacio che ci diamo sia come il primo. Memorabile, fantastico e capace di togliermi il fiato.

«Buon San Valentino Nanetta» sussurra a fior di labbra.

«In effetti quest'anno potrebbe essere buono seriamente»

Chris mi lascia un altro bacio a stampo prima di aprirmi la portiera.

Mi porto le mani alla bocca appena vedo il mazzo di rose rosse, una più bella dell'altra, posato sul sedile.
«Buon San Valentino» mi ripete dandomi un bacio sulla tempia.

«Wow Chris, sono bellissie!» dico allungando le mani e prendendole.

Le annusso venendo accolta da quell'odore particolare ma piacevole delle rose.

«C'è anche un biglietto» ha la voce leggermente impastata e vedo il suo volto leggermente teso.

Inizio a cercarlo e finalmente trovo il piccolo cartoncino bianco. Su un lato c'è il mio nome, e quando lo giro trovo la conferma che quello è, e sarà, per sempre il giorno più bello della mia vita.

"Quel dado ha fatto in modo che ci conoscessimo veramente. Quindi, come posso non credere nel destino se mi ha portato da te?"

Mi porto la mano alla bocca, gli occhi lucidi e un groppo in gola. Lentamente mi giro verso Christian.

«Ti amo». Lascio che le parole mi escano da sole, dopo tutto quel tempo che le tenevo dentro. È una sensazione così liberatoria che mi devo trattenere per non dirlo ancora.

Ma il suo sorriso, sempre più grande, è la risposta migliore che potessi avere.

Si fionda sulle mie labbra, stringendomi forte a lui. «Ti amo anche io Nanetta»

Restiamo a baciarci per un tempo che potrebbe essere infinito e alla fine Chris si allontana. «Per quanto ami baciarti se non ci sbrighiamo arriviamo tardi al ristorante »

Annuisco, ancora in quella sensazione di shock e beatitudine. Salgo in macchina tenendo le rose in grembo e mi giro verso Chris.

In quel momento, così perfetto, mi torna in mente tutto quello che è successo prima di Natale. La frase sul destino di Chris è scritta con il pennarello indelebile nella mia memoria e mi rendo contro che ha ragione: magari avevo una cotta enorme per Lorenzo ma non era lui il mio destino.

È il destino a scegliere con chi devi stare, nel nostro caso un dado, ma resta comunque una scelta fuori dal nostro controllo; non si può scegliere di chi innamorarsi.   E contando che inizialmente io e Chris non facevano che litigare, anche se quello capita ancora ogni tanto visto che è una testa dura, non cambiere nulla di quello che è successo.

Okay, arrivati alla fine dopo quasi un anno. 🙌
Spero che vi sia piaciuto, forse un po' più sdolcinato rispetto agli altri ma volevo fare in modo che si concludesse bene.


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