Leo

741 49 8
                                    

Non credevo che Clasissa alludesse a quello,non era logico. Era impossibile che lei sapesse di quella cosa e poi perché mai avrebbe dovuto aiutarlo,perché le faceva pena?
Avevano da concentrarsi sulla missione e lei se ne veniva fuori con i miei problemi di cuore...quella ragazza non aveva tutte le rotelle apposto. Poi,lo ribadisco, per quale motivo le stavo così a cuore?
-Perché tanto interesse?- domani continuando a guardarmi i piedi.
-Non cambiare argomento- disse minacciosa
-Se vuoi una risposta,prima ne devi dare una alla mia domanda-finalmente riuscii a guardarla negli occhi.
-Perché se non posso essere felice io,dovresti esserlo tu.-disse piano
-C'è dell'altro- dissi incrociando le braccia la petto.
-Mi sento in colpa,okay? So che sei stato tanto male e di averti fatto stare male. Questa cosa mi distrugge e per questa motivazione voglio aiutarti a trovare il tuo amore perduto,di cui non ne hai mai parlato con nessuno.- disse determinata
-Tu lo stai facendo per me?- dissi sbattendo incredulo le palpebre.
-So quanto si sta male per amore e tu non meriti il dolore che si prova. Possiamo farcela- tese la mano verso di me,ma io esitai a afferrargliela. -Leo,io sento che la tua felicità è fondamentale per il bene dell'impresa,altrimenti fallirà. Perché tu sei fondamentale- disse incoraggiandomi a seguirla. Quella ragazza mi stava facendo sentire importante,cosa che pochi hanno fatto. Le stava a cuore la mia salute e le interessavo,in pochi hanno considerato in questo modo Leo Valdez.
Lei continuava a guardarmi supplichevole,quasi arresa al fatto che non avrei ceduto. Invece sorrisi e la seguii per le scale che portano al pontile. Lei mi gettò le braccia al collo e mi guardò raggiante.
-Sapevo che avresti fatto la cosa giusta!- disse orgogliosa.
-Si,ma quanto dovremo stare via...la missione è più importane- stava correndo verso il parapetto e io faticavo a tenere il suo passo.
-Una notte sarà sufficiente- disse salendo sopra il parapetto .
-Clarissa,che fai?!- urlai preoccupato verso di lei
-Sto chiamando i rinforzi- mi fece l'occhiolino
-Scendi subito di lì,è pericoloso! Se cadi in mare...potresti trovare di tutto- finalmente scese ma non sembrò ascoltare troppo le mie prediche.
Lei continuò a scrutare il cielo sorridente,sembrava in attesa di qualcuno o...qualcosa. Una bianca figura affusolata emerse dalle nuvole e si diresse verso di noi. Era elegante e regale,di una bellezza straordinaria. Volava determinato nella nostra direzione e si posò con leggiadra sul pontile. Quando gli zoccoli atterrarono Clarissa si inchinò e mi esortò di fare lo stesso.
-Leo,ti presento Steve- disse divertita mentre carezzava il muso del pegaso.
-Come hai fatto a chiamarlo?- chiesi sbalordito
-Un aiutino di mio padre. Ma adesso andiamo,non abbiamo tanto tempo- lei salì sul pegaso e io mi avvicinai titubante,ma non ebbi il tempo di pensarci troppo perché lei mi afferrò e mi piazzò dietro.
-Dove andiamo?- domandò mentre il cavallo alato si innalzava
-A Ogigia!- dissi deciso.
-Sarà difficile trovarla,ragazzo. Ma tu puoi vederla,perché sei te che ami la ninfa che vi abita.- parlò un voce maschile e profonda,supposi che fosse il pegaso.
-Okay...ma come facciamo ad individuarla?- chiesi mentre lottavo per non cadere,non avevo intenzione di affermare i fianchi di Clarissa così posai le mani sul di dietro del cavallo alato.
-È l'isola ad occidente,tu la vedrai- disse lei
-Già,ad occidente- nitrì il pegaso.
Questa volta fui veramente vicino a cadere,il volo di quella creatura era scomodo e pieno di turbolenze,avrei fatto una pessima recensione su tripadvisor.
-Leo,non ti mangia nessuno se ti tieni a me- disse dolcemente.
-Già è dura sopportare gli scherzi di Connor,se viene a sapere che...mi ucciderà-spiegai
-Uno non sono la sua ragazza,due siamo a migliaia di km di distanza quindi non lo saprà mai e tre non faresti niente di male- disse ad alta voce per farsi sentire.
-Se lo dici te- poco convinto afferrai Clarissa.
Non mi resi conto di dove eravamo,era buio e il cielo era coperto di nuvole.
Steve si stava abbassando e una fresca,ma dolce brezza mi carezzò il viso. Scorsi un insediamento e vidi le luci,eravamo tornati nella civiltà.
-Siamo a Malta- disse Clarissa
-Si dice che Gozo,l'isola vicinissima a Malta,sia il luogo di residenza di Calipso- spiegò
-Ma se si mostra solo agli eroi,perché tutti riescono a vedere questa...Gozzo?- dissi confuso
-È Gozo e poi...si mostrerà solo per quello che vorrà mostrare. Magari l'isola dove l'hai incontrata era questa,solo vista da un'altra prospettiva- si girò ammiccante verso di me.
-Può essere...ma tu come fai a sapere tutte queste cosa sul mio conto?- chiesi quasi infastidito.
-Le so e basta-Lei tagliò corto,ma era evidente che stava nascondendo qualcosa.
Steve stava sfiorando l'acqua con gli zoccoli e ci stavamo dirigendo verso una città con alti palazzi di vetro,ma dietro scorsi il vecchio insediamento.
-Davanti a te c'è la nuova Valletta,ma la vera città è quella che si trova sulle colline...dove vedi la fortezza-Clarissa cambiò argomento.
-Ho fatto una domanda e esigo una risposta seria- ignorai la sua spiegazione e parlai determinato.
Il pegaso poggiò gli zoccoli a terra e la mia compagna scese,dando uno zuccherino a Steve e carezzandogli il muso.
-Sono una maga Leo e riesco a leggere dentro alle persone. Anche se non le ho mai viste,mi basta uno scambio di sentimenti per poter conoscere il loro passato e capire che cosa provano.-spiegò amareggiata,come se non fosse felice del suo talento.
-Scambio di sentimenti?- domandai confuso
-Si,per poter conoscere una persona è necessario stabilire un legame,un qualcosa che unisca le nostre anime- si girò per guardarmi
Avevo talmente tante domane in testa che non sapevo quale formulare. Da quanto eravamo in viaggio e che ore erano? Era possibile che la cavalcata mi era sembrata velocissima? Come poteva sapere chi amavo se non lo sapevo neanche io? Se Clarissa era riuscita a leggermi dentro significava che provava qualcosa per me?
-Risponderò dopo alle tue domande,ma un tuo quesito è gravemente errato. Ti sono piaciute tante ragazze e hai creduto che con ciascuna di esse fosse diverso,cioè vero amore. Invece erano simpatie, che il tuo cervello ha elaborato per cercare di dimenticare Calipso. Ho detto cervello,non cuore...-
Spazio autrice: salve,ecco il nuovo capitolo! Probabilmente giovedì non riuscirò ad aggiornare perché sono in vacanza con delle amiche. Ricordatevi di lasciare un commento per farmi sapere se la storia vi piace!😘

War ||Wattys2017||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora