Capitolo 2

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Scusate il ritardo....

Sto ancora correndo per le strade, cercando di raggiungere il più presto possibile casa mia, non ho mai odiato nessuno in vita mia come odio lui. Mi sta rovinando la vita, non so che fare, sembra che tutti c'è l'abbiano con me. Finalmente raggiungo il portone lo apro, così faccio anche con la porta di casa. Sento delle voci ma mi metto a correre in camera mia, non mi interessa delle persone che sono venute, sarà sicuramente qualche nostro vicino, mi butto sul letto e metto la testa sul mio cuscino. Non faccio altro che piangere, la mia vita è un inferno, tutti si sbagliano quando dicono che un'angelo se viene trattata male diventa un diavolo, io divento sempre più buona. Sento la porta aprirsi, sicuramente sarà mia madre. "Cosa è successo?" Sento la voce di Oli mia cugina, mi giro per guardarla, con lei e con mia madre mi confido sempre in tutto.

***

Finisco di raccontargli tutto, per filo e per segno come mi è solito fare e lei rimane con la bocca spalancata. "No, non ci posso credere, io lo ammazzo domani a scuola quel bastardo." Dice mia cugina rossa in viso. "Eppure ero stata chiara con lui, non doveva più toccarti, invece ne combina una più grossa. Domani se la vede con me." Dice fissando un punto indefinito della stanza, poi sul suo viso compare un sguardo malizioso. "Cosa hai in mente?" Chiedo prendendo i fazzoletti che stanno lì vicino, cerco di togliermi il mascara colato. "Una cosa che a lui non piacerà per niente, so che non piacerà nemmeno te al inizio, ma ti garantisco che ne varrà la pena." Dice mentre mi fa l'occhiolino. "Cosa hai in mente Oli? So che la tua mente perversa ha già organizzato tutto, ma voglio saperlo anch'io." Dico mentre lei guarda le sue unghie soddisfatta. "Non ti anticipo nulla per il momento, sarà più bello quando tu stessa lo vedrai, credimi lui si abbasserà più sotto dei tuoi livelli." Mia cugina fa paura a tutti, è la capo cheerleader, è se fai del male a lei ne paghi il doppio. "Okay aspetto la sorpresa allora." Dico lanciando un cuscino con la faccina che ride. Sono sempre stata fissata con i cuscini smile. "Mi aspettavo un bacio." Dice guardando il cuscino. "Ma poi per cosa ti tiene questi cuscini, primo o poi c'è la farò a rifarti la camera, questa sembra di una bambina tutta rosa." Dice guardando ogni angolo della mia adorata camera. "A me piace com'è." Affermo guardando la mia cameretta. "Sveglia Kim, questa camera fa per una di otto anni, insomma adesso devi mettere anche un letto matrimoniale, non puoi vivere così. È poi non capisco tutti questi libri." Indica la mia biblioteca e il tavolo disgustata. Io e Oli siamo due cose opposte, lei odia studiare, appunto a scuola non prende mai i libri, non gli compra propio e li condivide con me, anche se non ha mai toccato ne il mio libro, ne il quaderno e nemmeno una penna. "Io amo leggere, è poi che futuro puoi avere se non studi?!" Alzo le sopracciglia, mentre lei sbuffa. "Noi siamo ricche i nostri genitori lo sono, quei soldi ci basteranno." Dice lei annoiata. "Quindi vuoi vivere sulle spalle dei tuoi genitori?" Chiedo ancora. "Ma davvero Kim ti vuoi dare una svegliata?! I nostri genitori moriranno primo o poi, quei soldi non li possono buttare al vento, quindi toccheranno a noi." Afferma lei. "Oli scendi, dobbiamo andare" sento la voce di mia zia. Subito Oli si alza dalla sedia e prende la sua borsa. "Ci sentiamo domani allora." Mi lascia un bacio sulla guancia è mi fa l'occhiolino. La saluto e mi metto sotto le coperte, per la stanchezza dalle lacrime cado con quei vestiti in un sogno profondo.

Sento il mio cellulare suonare, spengo la sveglia, è mi sistemo velocemente, voglio solo scoprire cosa ha in mente mia cugina. Scendo saluti tutti è mi incammino verso scuola. Voglio proprio sapere cosa ha in mente lei in questo momento. Entro in scuola, lascio i libri sul mio armadietto è prendo la borsa con solo un libro dentro, visto che le prime due ore ho scienze prendo solo quel libro.

Le ore di scienze passano velocemente, anche le altre due, adesso è l'ultima ora cioè ginnastica è poi vado a casa, finalmente. Fino ad ora Oli non ha fatto nulla tranne che giocare con il suo telefono.

Siamo tutte sudate. "Susu, lavati." Dice Oli obbligandomi ad andare a farmi una doccia. "No Oli, lo faccio a casa, tanto adesso ci devo andare." Mi lancia un'occhiataccia. Sbuffo è mi metto sotto il ghetto caldo della doccia. Mia cugina ha detto che mi aspettava fuori, sento un rumore, qualcuno che grida è da pugni. Prendo un'asciugamano mi asciugo velocemente è poi prendo i vestiti che avevo di riserva, me gli infilo subito, esco dalla doccia con i capelli bagnati. Vedo Gabriel che da pugni alla porta, poi si passa una mano sui capelli, si gira verso di me è mi guarda. "Questo è un fottuto scherzo vero?!" Grida guardandomi da testa ai piedi. Adesso che vedo la porta chiusa capisco tutto, ci hanno chiuso dentro in questo bagno.

Spazio autrice
Allora come richiesto ecco il capitolo, scusate se non aggiorno, ma davvero ho pochissimo tempo a disposizione, spero che continuate comunque la lettura. Perché sono sicura che questo libro vi darà tante emozioni;) alla prossima.Oli sarà Iron-Hide

The Gangster And The Nerd/Cameron Dallas Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt