Capitolo 5

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Le ore delle lezioni sono passate, è sto leggermente scappando da scuola solo per non sentire ciò che Gabriel ha riferito agli altri ragazzi della mia scuola. Beh d'altronde che mi dovevo aspettare, che non mi prendesse più in giro?!

"Sapevo che ti vestivi male, ma addirittura le mutande di tua nonna?" Dice Roxy ridendo, ho sempre odiato Roxy, è la fidanzata di Gabriel, e somiglia davvero a lui, ama prendermi in giro. Gabriel ha detto a tutti di avermi visita nuda, e che avevo le mutande di mia nonna, che non è affatto vero. Ma ovviamente gli altri credono a lui.

Non rispondo, me ne vado sentendo le loro risate da galline in calore. Mia cugina non si è fatta vedere a scuola oggi, ma se lo avessi incontrato l'avrei menato. Mentre attraverso il corridoio, con la testa bassa, e cammino il più veloce possibile sento le voci e le risate degli altri. "Com'è quanto ti esce sangue dalla vagina?" Sento gridare un amico che sta vicino a Gabriel, facendo ridere tutti. Sento le lacrime minacciare di uscire, ed inizio a correre. Lui ha sempre la meglio, posso fare di tutto, ma lui vincerà comunque. Prima di entrare in casa sbatto ripetutamente le ciglia per non far uscire le lacrime. Prendo le chiavi per poi aprire la porta, né mia madre né mio padre stanno a casa, entro e mi butto sul letto. Non ho più fame, per il più del tempo non mangio, sento un macigno sul petto, che non mi lascia mai mangiare, solo la sera mangio visto che i miei mi obbligano. È buffo il fatto che una ragazza si trova in queste condizioni solo per i suoi compagni di scuola, che dovrebbero essere amici, ma al contrario sono nemici.

Mi metto a fare i compiti e studiare, molti odiano questa cosa, ma per me è uno sfogo.

Dopo che ho finito i compiti inizio a leggere un libro. Forse è vero il fatto"sogno, realtà non possono esistere insieme." Io quanto leggo un libro, vivo in un bellissimo sogno, invece quando vivo è devo affrontare la vita reale, è come se fosse solo un fottuto incubo.

Apro il libro, e mi metto a leggerlo, appena sono sulle prime righe sento il campanello suonare. Scendo giù guardando l'ora che segna le quattro. Non aspetto nessuno a quest'ora.

Scendo ed apro la porta, per trovarmi Gabriel davanti alla porta di casa mia. Sapevo che lui sapesse dove vivo, ma non credevo in una sua visita. "Che ci fai qui?" Chiedo aggrottando la fronte.

"Te l'ho detto ho alcuni lavoretti per te, vieni." Dice per poi incamminarsi verso un'auto nera, che presumo sia sua. Non conosco le auto, è non so niente a riguardo. Ma mi mordo il labbro, e chiudo la porta di casa. Salgo in macchina, è dopo un po' lui parte. Nessuno dei due fiata, in un certo senso, mi piace questo silenzio, ma mi mette molto in imbarazzo. "Bellissima quest'auto, è tua?" Dico facendo la domanda più stupida del mondo, ovvio che è sua, se no di chi è del suo vicino?!

"No è di un mio amico, io non ho un auto." Mi risponde, senza cercare di ferirmi. Lo guardo un po' stranita. "Ma hai la patente?"  Chiedo di nuovo, sto risultando una ragazza curiosa, chè non lo sono. "No" risponde di nuovo. "Non tutti sono ricchi sfondati." Dice lanciandomi uno sguardo, non capisco a cosa si riferisce, ma decido di stare zitta.

Finalmente arriviamo, vedo una casa in disparte, è di colore azzurro, malridotta, ed è piccola. Si dirige alla porta, sempre dello stesso colore, e lo apre. Entro, per vedere un gran disordine, ci sono vestiti dappertutto. Vedo solo una camera con due porte. "Questa è casa tua?" Chiedo sconvolta. Di solito questi che sono cosi belli e fighi sono quelli con una casa stupenda, con le serve ed una famiglia felice. Sto immaginando questa vita come se fosse in quelli dei libri.

"Si, è questa, devi sistemare TUTTO, lavare le robe, le scarpe e fare le pulizie." Dice lui con tono deciso.

"Cosaaaa????" Grido, ma subito dopo sento la voce di una donna che grida più di me, ho il cuore in gola, le urla non cessano, sono sempre più insistenti, è vengono da questa casa, dal alto. Mi spavento subito, inghiotto la mia saliva rumorosamente per poi poggiarmi sul muro. Chi è questa persona? Gabriel vuole farmi del male?

"Su muoviti." Dice per poi allontanarsi ed entrare in una porta bianca, com'è possibile che la casa fuori è azzurro dentro è bianca. Le urla cessano per poi iniziare con più forza. Mi guardo attorno spaventata, non ci sono scale su qui salire per vedere di chi si tratta. Poi un'idea mi trafigge in testa, forse si trova in quella porta su qui è entrato Gabriel. Mi avvicino con cautela per aprirla, invece di trovarmi un chissà quale posto, mi trovi davanti il bagno con Gabriel che fa i suoi bisogni. Mi allontano, e mi dirigo da altra parte della stanza, Gabriel non mi ha né visto né sentito, forse per colpa delle grida, che adesso si sono trasformate in un pianto.

"Ancora non hai iniziato? Muoviti non ho tutto il giorno, se non vuoi passare la notte qui muoviti." Mi incita lui, appena esce dal bagno, sento le gambe molli sentendo quel pianto forte. Inizio a mettere i capi bianchi sulla lavatrice, che mia madre mi ha insegnato ad usare. Intanto sistemo le cose. Appena finito, inizio a lavorare altri capi a mano, la lavatrice annuncia che i capi si sono lavati, li prendo e metto le scarpe in lavatrice. Lo accendo per poi girarmi dove c'è Gabriel, che è intento a guardare la TV, come prima che gli chiedevo di spostare le gambe, ma non l'ha fatto, gli ho dovuti prenderli con la mano e alzarli. Le grida non cessano, ma anche se ho paura ci sto facendo l'abitudine a quelle grida.

"Dove gli posso appendere?" Chiedo indicando i panni.

"Fuori." Dice lui senza smettere di guardare la TV, ma facendo cenno alla porta con la mano.

Più ci penso è più credo che questi saranno 30 giorni d'inferno.

Spazio me

Allora cosa né pensate delle grida ehehehe. Ditemi ciò che vi hanno fatto intuire queste grida. Cosa pensate che si trova sopra la casa di Gabriel? Eh boh spero che la storia vi piaccia. Sciauuuuuu. Ascoltate la canzone sopra è ditemi che ne pensate. Volete qualche immagine di Kimberly, Gabriel, Rocky e Oli?

The Gangster And The Nerd/Cameron Dallas Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz