Cap. 21 Evan

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Aveva sempre provato un piacere perverso nel sentire sulla pelle di Trey il profumo del sesso. Le centinaia di volte in cui gli veniva vicino dopo una sveltina del bagni con dei perfetti sconosciuti, l'odore del sesso si attaccava alla sua pelle come un profumo costoso. E tutte le volte faceva salire la pressione sanguigna di Evan. Si sentiva febbricitante e allo stesso tempo odiava se stesso per non essere abbastanza per il suo migliore amico. Ma forse quei giorni erano appena finiti. I sentimenti di Trey erano sinceri, il grigio piombo dei suoi occhi non mentiva. Ma la paura di impegnarsi, la paura di soffrire ancora avrebbero fatto fare a Trey un passo indietro? Era possibile, ma Evan si sarebbe impegnato con tutto se stesso per non farlo accadere. E se mai fosse capitato lui sarebbe stato lì per lui, rassicurandolo del fatto che per nessun motivo al mondo lo avrebbe lasciato andare. Adesso che era suo nessuno poteva allontanarli l'uno dall'altro. Inspirò lentamente, strusciando il naso contro la pelle calda e umida del collo di Trey.

Entrambi i loro corpi si stavano lentamente rilassando, il respiro quasi del tutto regolare. Si sentiva protetto tra quelle braccia e quelle gambe forti che lo tenevano come se non volessero lasciarlo andare via per nessuna ragione al mondo. Avvolse le braccia intorno a lui promettendogli in silenzio che non si sarebbe mosso, neanche per sgravarlo dal suo peso.

«Potrei rimanere così per il resto della mia vita...» Sussurrò alzando piano la testa per toccargli la mascella con la punta del naso. Trey si mosse appena, una mano ad accarezzargli la schiena e le labbra che si posavano sulla fronte. 

«Mi sarà permesso ogni tanto di andare in bagno?»

Evan scoppiò a ridere e alzò lo testa lanciandogli un'occhiataccia giocosa. «No, imbecille. Intendevo...» Si fermò e cercò i suoi occhi mordendosi il labbro inferiore. «...stare così. Con te. Dentro di te.»

La mano libera di Trey si strinse contro la sua e la spostò con dolcezza verso la parte sinistra del suo petto. Attraverso le dita riusciva a sentire chiaramente il battito regolare dell'altro. «Sei già dentro di me, Evan.»

L'emozione che lo travolse rischiò di farlo andare in mille pezzi. Alcune volte le persone avevano bisogno di qualcosa in più di un semplice Ti amo. Non solo per chi le ascoltava, ma anche per chi le pronunciava per la prima volta, come se quelle poche lettere non potessero contenere abbastanza amore. Trey, attraverso un semplice gesto, era riuscito a toccare ancora più in profondità le corde di Evan. Si allungò verso di lui e posò le labbra contro quelle dell'altro, per un bacio tenero, ma non per questo meno passionale. Strusciò contro le sue labbra, aveva tutta l'intenzione di sedurlo, di prendersi cura di lui come mai era riuscito a fare. La bocca di Trey si aprì immediatamente ed iniziò ad intrecciare la lingua con la sua per prendere il sopravvento.

Ma Evan non voleva fare le cose di corsa. Si staccò da lui e sorrise in maniera maliziosa all'occhiata perplessa dell'altro. Piegò la testa di lato e lo baciò di nuovo con studiata lentezza. Voleva assaporarlo completamente, adesso che era suo si sarebbe goduto ogni singolo bacio. La prima volta erano stati catturati della passione che esplodeva ad ogni singolo tocco. Anche adesso sentiva il bisogno di averlo con forza, di sentirlo di nuovo venire in preda all'orgasmo.

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