BECAUSE THE NIGHT

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Because the night, belongs to lovers;
because the night, belongs to us.

(Because the night, Patti Smith)



Tutti e tre si rigirarono verso il nuovo arrivato; la prima a parlare fu Mary, con la sua solita vivacità.

"Oh Loki!" esclamò sorpresa; poi si rivolse verso Cat e vide che improvvisamente le si erano tinte le guance di un leggero e timido rossore.
"Vi lasciamo soli." canticchiò sorniona.

Prima di alzarsi dal letto dette una pacca sulla spalla al fratello che non sembrava intenzionato ad alzarsi.

"Forza, andiamocene." il suo tono era risoluto, una delle poche volte in cui non ammetteva repliche.

Jake fece quello che gli era stato ordinato e tirando dritto uscì dalla stanza, mentre Mary, una volta di spalle al Dio, ammiccò a Cat e le fece il segno dell'okay come segno di approvazione e incoraggiamento; prima che Loki si potesse girare per vedere il motivo del sorriso della mortale, Mary era già sparita chiudendosi la porta alle spalle.

"Bizzarra la tua amica." le disse.
Aveva sentito cosa l'amica mortale aveva detto su di lui e gli si disegnò sul viso un ghigno divertito.

"E' solo molto esuberante. Loro sono come la mia seconda famiglia." spiegò. "Mi sono stati molto vicino in questi due anni."

Il Dio prese una sedia e avvicinandola al letto, vi si mise a sedere con le gambe divaricate e i gomiti poggiati sopra. Stava guardando la mortale in attesa che che gli raccontasse altro, era giunto il momento, tanto atteso, delle spiegazioni.

"Sapevo che avrei dovuto aspettarti, non credevo che fosse un attesa di due anni."

"Sono stato imprigionato e la condanna prevedeva che lo fossi per l'eternità senza nessuna possibilità di uno sconto della pena." disse amaro, con un'ombra di rancore e rabbia negli occhi. "Poi la minaccia degli Elfi Oscuri guidati da Malekith ha investito sia il mio che il tuo mondo. Solo allora sono stato liberato per volere di Thor; ha commesso alto tradimento nel farlo, però lui è stato perdonato da Odino ed è potuto tornare qui sulla Terra."

"Se sei qui, anche tu sarai stato perdonato. Odino non può essere così cattivo con te, dopotutto sei suo figlio!"

"Sei molto ingenua, piccola Cat. Il Padre degli Dei ha sempre messo al primo posto l'interesse politico a quello familiare. E comunque, io, non sono suo figlio." disse stizzito.

"Lo so ma ti ha cresciuto, ti ha permesso di vivere, anche se non sei carne della sua carne, sono convinta che ti vuole bene."

Loki le prese la mano stringendola tra le sue.
Questa volta Cat venne percorsa da un brivido di freddo; non potette fare a meno di fare un paragone: il loro contatto non era stato come quello con Jake che aveva le mani calde; le mani di Loki erano fredde come il ghiaccio secco, quasi bruciante, ma tremendamente invitanti e rassicuranti. Avrebbe voluto circondarsi del suo freddo per non aver più paura, nonostante a lei le basse temperature non fossero mai piaciute.
Sarebbe potuta morire felice stretta nel suo abbraccio, o tra le sue mani, purché fosse al suo fianco.

Morte. Morte.

Quella tremenda sensazione di morte era ritornata a farsi strada nella sua testa. Adesso era sicura che significasse qualcosa di importante e prendendo coraggio, si informò.

"Loki che cosa mi è successo?" le parole le uscirono di getto come se non potesse più controllare la sua bocca.

Il Dio si irrigidì al suono di quelle parole cariche di aspettativa che avrebbe portato solo dolore, straziante e devastante; però non poteva star a procrastinare ancora sulla verità.

La Gemma dell'AnimaWhere stories live. Discover now