GIURAMENTI

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Quando gli enormi portoni dorati si spalancarono sotto la spinta di due guardie in alta uniforme, ciò che vide Cat la lasciò senza fiato e con un po' di timore nel cuore.
Una folla di persone impossibili da contare stava aspettando l'arrivo della sposa, tutti seduti su lunghe panche decorate da fiori bianchi e gialli per l'occasione.
Tutti i presenti, nobili dignitari, principi e membri dell'alta nobiltà di Asgard e dei dintorni, erano vestiti con i più sfarzosi degli abiti, ognuno di essi che rimandava il proprio prestigio e la propria importanza.

Mary lasciò la mano a Cat e si mise dietro di lei, ed in quel momento la ragazza si sentì più esposta che mai.
Ormai tutti gli invitati si erano accorti della sua presenza e si erano alzati in piedi in onore e come saluto alla sposa.

In suo soccorso venne Thor che, come principe di Asgard e fratello dello sposo, doveva scortare Cat fino all'altare e lasciarla nelle mani di Loki.
Il Dio del tuono le sorrise allegro, porgendole il braccio destro affinché lei lo afferrasse con la sua mano che, in confronto, sembrava quella di una bambina.

"Se mi è concesso dirtelo" bisbigliò Thor iniziando a camminare lungo l'immensa navata decorata da un altrettanto lungo tappeto rosso, "stai davvero bene."

Cat sorrise, cercando poi di ricomporsi dopo aver visto gli sguardi seri di tutti i presenti.

Era un matrimonio od un funerale?!

"Grazie Thor." rispose, con la voce altrettanto bassa.

"Mio fratello è davvero fortunato ad avere una donna come te al suo fianco."

"Sono più fortunata io ad avere Loki." ribattè lei, sorridendo contagiata dal sorriso del Dio.

Erano arrivati a metà navata ed a lei sembrava che ci fosse ancora così tanta strada che la divideva da Loki, ma non aveva fretta: adesso avevano davvero tutto il tempo per stare insieme, ora che erano così uguali e tra poco sarebbero stati più uniti che mai.
Sarebbero stati sposati.
Sentì le gambe tremare di gioia e di paura a tale costatazione.

"Il prossimo sei tu, Thor."

"Vedremo." fu tutto quello che riuscì a dire, improvvisamente a corto di parole.

"Fifone." lo prese in giro lei.

Rimasero qualche secondo in silenzio, poi finalmente arrivarono.

Quando Loki la vide sulla soglia del portone, ne rimase sconvolto.
Caterina era bellissima, proprio come una dea, in quell'abito candido come la sua anima e semplice come il suo carattere.
La vide prendere il braccio di suo fratello e percorrere il corridoio drappeggiato di rosso, con passo deciso, lento ma non per questo meno emozionato.
Si ritrovò incuriosito quando vide i due muovere le labbra e sorridere per qualcosa che si erano detti.
Si sarebbe fatto assolutamente dire di che cosa parlavano.

Dal canto suo, Loki, aveva indossato i suoi abiti regali, ma senza l'ingombrante elmo che in lui rievocava solo ricordi tristi e sbagli.
Non lo dava a vedere, per tutti era impassibile e insensibile a tale evento, ma dentro era così euforico.
Poteva quasi sembrare un bambino nel giorno del compleanno.
Quando la ragazza aveva accettato di sposarlo, non avrebbe più smesso di ridere e di abbracciarla e di consumarla di baci.
Ovviamente non lo aveva fatto, era rimasto l'algido principe cadetto, ma dentro di se lui era finalmente felice.

Ed era lì, sotto al trono, in attesa che Cat, sua futura moglie, arrivasse e si lasciasse guidare da lui per il resto della loro esistenza.
Non aveva occhi per nessuno eccetto per lei.
Non aveva mai posato gli occhi su Odino, seduto sul suo amato trono, vestito con la migliore e sfavillante armatura, con il suo scettro ed il suo svolazzante mantello.
Aveva evitato lo sguardo furioso, deluso e schifato delle fanciulle nobili che per molto tempo avevano aspirato ad essere la sposa solo per il titolo nobiliare o perché Loki fosse di bell'aspetto.

Aveva avuto occhi solo per Cat ma, poco prima che lei arrivasse dove si trovava lui, aveva adocchiato nella direzione del padre e gli aveva fatto un cenno con la testa, come per dire "stai tranquillo, mi prenderò cura di tua figlia" e l'uomo aveva contraccambiato aggiungendoci un sorriso.

La Gemma dell'AnimaWhere stories live. Discover now