Capitolo 2 {il re dei demoni}

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Il ragazzino dai capelli marroni tornò a casa e quando aprì la porta, sua madre gli corse incontro appena notó che suo figlio era pieno di graffi e che il suo vestito era tutto rovinato.

《Eren! Cosa ti è successo?》

La madre Carla lo prese per le spalle e si mise a guardare suo figlio.
Era spevantata, suo figlio era la persona più preziosa per lei.

《Chi ti ha ridotto così?》


《E-ero nel bosco a raccogliere i fiori come al solito e mentre me ne stavo tornando a casa dei lupi mi h-hanno inseguito...sono riuscito a salvarmi per un pelo...》

La madre fece un sospiro di sollievo e abbracciò suo figlio.
Lo strinse forte a sé e gli diede un bacio sulla fronte.
Ovviamente suo figlio aveva mentito riguardo il suo salvamento, non poteva di certo dirle che un'ombra l'aveva salvato da quegli animali.

《Fortunatamente stai bene piccolo mio! Non ti hanno morso vero?》

《N-no non mi hanno neanche sfiorato...sto bene ma sono ancora un po' spaventato per quello che è successo.》

《Vorrà dire che oggi non starai in negozio, ci penserò io. Tu fatti un bagno caldo e riposati , starò io in negozio oggi ok?》

Eren annuì e poi porse alla madre il cestino di vimini con dentro i fiori che erano rimasti intatti.


《Va bene mamma...voglio che tu porti in negozio questi fiori che ho raccolto mentre ero nel bosco...c-ci tengo.》

Carla annuì e prese il cestino per poi accarezzare dolcemente Eren sulla guancia.

《Va bene tesoro...ora però vatti a riposare! Hai bisogno di riprenderti. Verrò da te non appena avrò finito col lavoro.》

Carla uscì di casa e scese le scale che portavano dritte al loro negozio di fiori.
Il giovane fece un sospiro e poi andò verso il bagno.
Aveva proprio bisogno di rilassarsi e l'unico modo era intingersi nell'acqua calda piena di bolle di sapone.
Eren entrò nella stanza da bagno ed iniziò a togliersi il lungo abito viola che ormai era tutto rovinato.

《Peccato...era così un bell'abito...beh domani andrò a comprarne uno simile.》


Eren appoggiò il vestito sulla sedia di legno che era vicino al lavandino e poi aprì il rubinetto per far scendere l'acqua calda che avrebbe riempito la vasca da bagno.
Dopo pochi minuti si immerse nella vasca e sentì una sensazione rilassante espandersi nel suo corpo.
Il ragazzino si mise a guardare fuori dalla finestra e nella sua mente continuava a risuonare quella voce così sensuale che aveva sentito nel bosco.

''Chissà di chi era quella voce...non so neanche cosa o chi mi abbia salvato...''

Eren portò le mani sul suo petto e fece scivolare il sapone su di esso.
In quel momento si sentiva osservato da qualcosa o meglio da qualcuno.















Negli inferi tutto taceva come al solito.
Nel bel mezzo di quel luogo così tetro e oscuro sorgeva un castello che era popolato da alcuni demoni e da il re di tutti i demoni.
Lui era l'essere più forte di tutti ed i suoi poteri erano terribilmente pericolosi.
Esteticamente era un uomo, dai corti capelli corvini e i suoi occhi erano grigi.
La sua pelle era bianca, quasi come quella di un cadavere.
Dai suoi capelli spuntavano delle grosse corna nere e le sue mani erano dello stesso colore con le unghie che erano affilate e taglienti.
Ma sotto quell'aspetto umano si nascondeva la sua vera natura spaventosa che l'essere cercava sempre di nascondere anche agli occhi dei suoi sudditi.
Il demone portava sempre con sé un mantello creato con le piume nere degli angeli che si ribellarono al signore dei cieli durante la grande guerra tra bene e male.
Lui era un essere maligno, tutte le anime che finivano nelle sue grinfie erano costrette a patire le pene peggiori.
Quel giorno, il sovrano degli inferi era seduto sul suo trono e guardava fuori dalla finestra intento ad ammirare il paesaggio demoniaco.
Nella sala del trono, le porte si aprirono e nella stanza entrò una giovane dai capelli color rame e dagli occhi del medesimo colore.
La donna si inchinò al suo signore e poi alzò la testa.

《Mio signore, eravamo pronti per trascinare il corpo del ragazzo qui agli inferi, perché non avete seguito la vostra idea?》

Il demone alzò gli occhi al cielo e fece un sospiro.
Si alzò dal trono e andò verso la finestra e i suoi occhi puntarono sul fiume infernale.

《Era un fiore troppo delicato per essere spezzato così presto...perciò ho deciso di salvarlo.》

Pur essendo un essere demoniaco, quell'essere vedeva i fiori come le cose più belle che il mondo avesse creato.
E quel ragazzo, dai tratti così dolci e delicati lo aveva stregato.

《Vi ordino di non attaccare quel ragazzo. Deve stare in vita e se vi accorgerete che è in pericolo dovete fare di tutto per salvarlo è chiaro?》

La donna annuì e fece un inchino anche se la scelta del suo sovrano le pareva così strana.

《I suoi comandi sono ordini mio signore...avviserò anche gli altri.》

La giovane si alzò e uscì dalla stanza chiudendo il portone in mogano.
Levi, il re degli inferi, tornò a sedersi sul trono e nelle sue mani si creò una piccola rosa dai colori accesi.
Quel fiore gli ricordava tanto il giovane che aveva visto nel bosco e nella sua mente continuava a risuonare la voce melodica del ragazzino.

''Prima o poi riuscirò ad incontrarti nel mondo terreno mio dolce Eren...e vedrai che quando ti incontrerò ti proteggerò per tutta la vita e non permetterò che nessuno ti faccia del male."


Levi strinse la mano facendo sparire il fiore dalle sue mani e abbassò lo sguardo guardando il pavimento di ceramica nera.
Quel ragazzo era così angelico, delicato proprio come un fiore.
Una creatura così non poteva essere paragonata ad un essere come Levi.
Lui era il demone che causò la guerra tra la luce e le tenebre, era il portatore del male.
Ma nel suo cuore si era accesa una luce di speranza non appena aveva incrociato lo sguardo del giovane dagli occhi verdi color smeraldo.






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The Demon   The Angel  {Ereri}Where stories live. Discover now