The Demon The Angel {Ereri}

Capitolo 17 {catturatelo}

Eren si trovava nella sua stanza, steso sul suo morbido letto, mentre teneva i fiori tra le sue mani, quelli che aveva raccolto nella stanza speciale.
Erano dei fiori bellissimi, dei girasoli dai colori accessi che rendevano allegro il ragazzino.
Era molto felice, aveva passato delle bellissime giornate assieme a Levi e più stava con lui, più si sentiva felice.
A volte si sentiva un po' a disagio nell'essere l'unico umano presente negli inferi e anche se il giovane aveva chiesto a Levi di poter diventare un demone, quest'ultimo gli aveva detto di no.
Non voleva trasformarlo in un demone, almeno non per il momento, voleva ancora farlo rimanere un umano.
Il giovane si alzò da letto e, dopo essersi cambiato, usci dalla sua stanza per dirigersi verso il salone dove si trovava Levi.
Il demone era già seduto sul trono, stava sorseggiando un bicchiere di vino e quando vide arrivare Eren fece un piccolo sorriso.

《Ben svegliato Eren...hai dormito bene?》

《Si! Grazie Levi.》

Il ragazzo si avvicinò al demone e dopo avergli dato un bacio si mise vicino a lui, stando in piedi però.

《Perché non ti siedi?...c'è la poltrona per te.》

《Mmhm non mi va di sedermi! Senti Levi...posso andare anche oggi nella stanza dei desideri? Vorrei raccogliere altri fiori...sai mi servono pee fare un regalo!》

Il moro fece un dolce sorriso al corvino e il demone annuì, appoggiando il bicchiere di cristallo sul tavolino vicino al trono.
La richiesta di Eren era più che ragionevole.

《D'accordo Eren...ma dovrai andarci da solo, oggi ho degli impegni e non ti posso accompagnare...ma se hai bisogno del mio aiuto non esitare a chiamarmi tramite la gemma che ti ho dato! Chiaro?》

Levi portò una mano sulla guancia del ragazzino e gliela accarezzò con molta dolcezza.
Il giovane fece di "sì" con la testa e dopo aver abbracciato il corvino, uscì dalla stanza dirigendosi verso la cima della torre per raggiungere la camera dei desideri.
Iniziò a salire i gradini di marmo bianco e si prese tutta la calma possibile, non aveva fretta.
Dopo qualche minuto, arrivò all'ultimo piano e si ritrovò davanti al portone bianco.
Il ragazzo aprì il portone, ritrovandosi in quella stanza piena di fiori di ogni colore e un sorriso di creò sul volto del giovane.
Una volta chiusa la porta, Eren corse in mezzo ai fiori e si sedette in mezzo ad essi.
Dal suo cestino di vimini, tirò fuori alcune ghirlande che aveva già preparato e si mise a crearne altre.
Aveva in mente di fare un regalo per Levi, fare qualcosa di speciale per festeggiare il loro primo incontro.
Il giovane era emozionato all'idea, voleva creare qualcosa di speciale per il demone che amava.
Rimase lì per molto tempo senza accorgersi che il tempo stava scorrendo molto velocemente.

《Siamo arrivati?! Allora?!》

《Sasha! Se non la smetti di urlarmi nell'orecchio non ti darò mai una risposta!》

I due cherubini, dopo un viaggio di qualche ora, arrivarono all'entrata dell'inferno ed erano parecchio agitati all'idea di dover varcare quella porta così tetra e oscura per entrare in un luogo così spaventoso.

《...dobbiamo proprio entrare Sasha? Ho paura...》

《Avanti! Cosa vuoi che sia? Dobbiamo solo entrare, prendere il ragazzino, portarlo in paradiso e sarà fatta! Dai Connie entriamo!》

I due angeli entrarono negli inferi.
Essendo dei cherubini, potevano entrare all'interno senza problemi e grazie alle loro capacità potevano rendersi invisibili per non farsi vedere agli occhi dei demoni servitori  di Levi.
Solo lui era in grado di vederli ma ovviamente i due cercarono di prendere vie in cui non si sarebbero fatti vedere o per loro era la fine.
Connie accese un sottospecie di  orologio che aveva sul polso e tramite ad una piccola entrata, ci mise dentro un capello di Eren.
L'orologio era in grado di leggere il dna del ragazzo e di rintracciarlo all'interno degli inferi, in qualunque posto si trovasse.
L'aggeggio iniziò a suonare e una piccola luce rossa si accese sullo schermo, quella luce indicava la presenza di Eren.