Capitolo 20 {il piano}

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Jean arrivò all'interno della sala del trono, dove si trovava il suo padrone e in giro c'era un mucchio di confusione creata dai servitori del re degli inferi.
Levi era seduto sul trono e stava parlando con Hanji, il discorso era ovviamente incentrato sul salvataggio di Eren.
Quando il corvino vide avanzare verso di sé il demone, smise di parlare con la donna dai capelli color cioccolato e guardò l'altra creatura demoniaca.


《Jean...non mi aspettavo una tua visita...》



Il demone si inchinò, dopodiché alzò lo sguardo e sulle sue labbra si stampò già un sorrisetto malizioso.




《Mio signore, vi porto notizie straordinarie! Proprio qualche minuto fa ho incontrato un angelo, uno dei tanti servitori di Erwin...mi ha detto che Eren è sotto il suo controllo. Armin, che sarebbe l'angelo, ha intenzione di liberare il vostro amato e per farlo ha chiesto il mio aiuto.》

A quelle parole, Levi sgranò gli occhi e si alzò immediatamente dal trono dirigendosi verso il demone.



《Cosa?! Sei serio? Come fai a sapere che quell'angelo non ti sta mentendo?》





《Ha accettato di offrirmi la sua anima in cambio del mio aiuto...nessuno sarebbe così pazzo di accettare una tale proposta se non ha veramente intenzione di collaborare con me.》




Jean si mise a ridere e anche Levi si rese conto che quel piccolo angelo faceva sul serio.
Quindi c'era un modo per salvare il suo amato e avevano anche l'aiuto di un servitore di Dio.


《...non ci credo...quindi possiamo salvare Eren! Incredibile...non mi sembra neanche vero...ora dobbiamo solo creare una tattica per un piano.》



《Saprà sicuramente trovare un piano eccellente mio signore...quando ci dirigeremo in paradiso troveremo Armin ad aspettarci e avrà già con sé il vostro amato...presto daremo una lezione a quegli angeli e ad Erwin!》


Il corvino annuì e poi si mise a guardare gli altri demoni che si erano fermati tutti di colpo appena avevano sentito le parole di Jean.
Levi alzò una mano e tutti i suoi servirti si misero sull'attenti.



《Demoni! Dobbiamo sbrigarci! Abbiamo un aiutante che viene direttamente dal paradiso e ci aiuterà nel nostro piano..dovete essere agguerriti e nel caso che le cose si mettano male durante la missione voi dovete essere pronti e scattanti!...questa volta non saranno gli angeli a vincere.》




Tutti i demoni alzarono al cielo le loro armi ed un urlo di vittoria si espanse per tutto il regno infernale.
Levi, con occhi speranzosi, si mise a guardare in alto e nei suoi pensieri si creò l'immagine del suo amato Eren.
Gli occhi verdi color smeraldo risplendevano anche nei suoi pensieri.

"Eren...presto torneremo insieme...te lo prometto."



















Eren si trovava nella sua stanza, anzi forse era meglio chiamarla cella.
Gli angeli gli avevano portato da bere e da mangiare ma lui non aveva toccato le prelibatezze che gli avevano consegnato.
Non aveva fame, in quel momento desiderava solo di essere libero e poter tornare tra le braccia del corvino.
Anche se il paradiso era un luogo divino a lui sembrava di stare in prigione, chiuso in quella stanza e in più la compagnia di Mikasa non era per niente d'aiuto.
Quando veniva, non faceva altro che tentare di sedurlo per farlo diventare angelo ma tutte le parole della corvina erano inutili per lui.
Mentre il ragazzo giocava con le posate, la porta si aprì e nella camera entrò Armin.
Eren non si girò nemmeno verso la porta e continuava a fare ciò che stava facendo.

《Eren...sono io Armin...ho delle cose da dirti........questa sera sarai libero.》

Il giovane fece cadere la posata che aveva in mano e si girò di scatto verso il biondo che si trovava davanti alla porta.
Ci fu un attimo di silenzio ed i due si scambiarono solo uno sguardo di intesa.


《Sul...sul serio?》

Armin annuì e si creò un piccolo sorriso sulle sue labbra.
Finalmente poteva dare una buona notizia a quel povero ragazzo.

《Si Eren...ho parlato con un demone di Levi e mi aiuterà per farti tornare libero...devi assolutamente collaborare con me così potrai andartene via da qui!》

《Armin...io............》


Il giovane si avvicinò all'angelo ed istintivamente gli diede un abbraccio.
Eren scoppiò a piangere per la felicità e strinse più forte il biondo.


《G-Grazie!》



Armin fece un sospiro e ricambiò quell'abbraccio affettuoso che aveva appena ricevuto.
Vedere Eren felice lo rendeva sollevato, anche se alla fine di quella missione la sua anima sarebbe finita nelle mani di Jean.
Ma era più importante salvare Eren, non meritava di starsene lì.


《Stasera verrò nella tua stanza e ti porterò presso il cancello principale.
Quello è l'unico posto dove anche i demoni possono arrivare e lì finalmente potrai rivedere Levi!...ora...per favore mangia, devi avere le forze necessarie per sta sera.》

Eren annuì e corse velocemente sul letto iniziando a mangiare tutto ciò che gli era stato servito.
Armin sorrise ma ben presto la sua espressione di felicità si trasformò in uno sguardo di preoccupazione.
Il giovane lo notò e con un po' di imbarazzo rivolse la parola all'angelo.

《...tutto bene?...sembri preoccupato...》

《Ah?..o-oh no niente! Ho per la testa mille pensieri. Non preoccuparti! Scusami ti lascio riposare.》

Armin uscì velocemente dalla stanza e corse via, lontano da essa.
Non doveva fargli capire che aveva donato la sua anima per liberarlo, si sarebbero aggiunte altre preoccupazioni.
Per ora doveva stare calmo e sembrare il più normale possibile, cosa difficile visto che si notava quando era agitato.
Quando arrivò nel salone principale, si sedette a tavola ed iniziò a leggere uno dei grossi tomi che si trovavano appoggiati alle panche.
All'improvviso però vide che il suo bracciale si illuminò e per non dare sospetti, corse in una stanza isolata da tutti gli altri, anche perché la sala principale era troppo affollata e avrebbe attirato sguardi troppo curiosi.
Quando arrivò presso un corridoio semi abbandonato, Armin si sedette a terra e si mise a guardare il bracciale da cui uscì una piccola luce nella quale si riusciva a sentire la voce di Jean.


《Angioletto! Riesci a sentirmi?》

《Ah? J-Jean?》


《Si esatto. Allora hai parlato con Eren?》


《Si...gli ho detto che entrò stasera sarà libero...voi siete tutti pronti?》



《Assolutamente sì. Ci siamo organizzati e Levi è pronto a partire. Non vedo l'ora che tutto finisca...così potrai stare assieme a me.》



Armin diventò rosso come un peperone e portò una mano sul volto tentando di far scomparire il rossore.


《...c-capisco...vi aspetteremo davanti al cancello dorato...fate in fretta.》


《Sarà fatto angioletto! Ci si vede!》



Il bracciale smise di illuminarsi e il cuore di Armin, in quel momento, aveva iniziata a battere all'impazzata.



"Quanto lo odio! E dovrò stare assieme a lui per tutta la vita!...stupido Jean..."



L'angelo si alzò da terra e dopo essersi reso conto che non c'era nessuno vicino a sé, tornò nel salone principale.
Finalmente si poteva dare inizio al piano ma Armin non si rese conto che una presenza aveva ascoltato tutta la conversazione dei due stando ben nascosta dietro ad una colonna.
I guai stavano per iniziare.






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Vi chiedo assolutamente perdono se sono lenta ad aggiornare.
Ho molte cose da fare che mi portano via tanto tempo libero!
Non vedo l'ora che inizino le vacanze di Natale!

The Demon   The Angel  {Ereri}Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt