Capitolo 10 {vieni con me}

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Quel giorno pioveva violentemente.
Nella chiesa del paesino si stava svolgendo il funerale della giovane Carla Jeager e tutto il paese stava partecipando alla messa.
Eren era in prima fila, davanti la tomba della madre e il suo sguardo trasmetteva tristezza e dolore.
Molti fiori erano posti sulla bara, tutti i fiori preferiti di Carla.
Anche se la notizia si era sparsa, nemmeno il padre di Eren, ovvero il marito di Carla, si era presentato al funerale e questo gli faceva veramente male.
Eren era rimasto solo, senza nessuno, doveva gestire da solo un negozio e cercare di mantenersi in vita con i soldi che guadagnava.
Il ragazzino si sentiva sperduto, cosa avrebbe fatto per andare avanti? Poteva solo contare sull'aiuto di Levi, era l'unica persona di cui si poteva fidare visto che nel paese non aveva altro nessun parente.
Dopo il funerale, le persone andarono a fare le condoglianze al ragazzino che continuava a guardare con sguardo fisso la bara dove era deposta la madre.
Subito dopo la tomba fu sepolta nel cimitero fuori dalla chiesa e anche se fuori stava diluviando, Eren era rimasto sotto la pioggia fino a quando la tomba fu sotterrata.
Dopo il funerale, il giovane se ne tornò a casa, si tolse i vestiti bagnati ponendoli nel cesto di panni sporchi e salì in camera sua per andarsi a mettere altri vestiti.
Fuori pioveva troppo forte, non poteva andare da Levi e poi era troppo triste per uscire di nuovo, non se la sentiva.
Il giovane si mise dei vestiti puliti e poi si sedette sul morbido letto.
Si stese sopra di esso e si mise a guardare la pioggia che cadeva violentemente sul terreno e le gocce sul vetro scivolavano in basso con molta delicatezza.
Il ragazzino riprese a piangere istintivamente, non gli sembrava neanche vero di aver perso la madre.
Eren sprofondò la faccia nel cuscino, iniziò a sfogare tutti i suoi sentimenti bagnando tutto il cuscino con le sue lacrime.
Era l'unico modo in cui poteva sfogarsi in quel momento, ormai era rimasto completamente solo.











Armin correva veloce per il corridoio che dava alla sala principale dove si trovava il suo superiore e sembrava parecchio nervoso.
Entrò nella stanza, col fiatone per aver corso così tanto veloce e dopo essersi calmato, fece un inchino davanti al signore.

《M-mio signore! Mi scusi per l'entrata...a-abbiamo delle notizie riguardanti Eren.》

Il signore, che in realtà si chiamava Erwin, si girò verso il biondino e posò il libro che aveva in mano su il grande tavolo di marmo bianco.

《Dimmi pure Armin.》

《Ecco...proprio ieri è morta sua madre. Il ragazzino ora è completamente solo ed è probabile che l'anima della madre ci raggiunga qui con noi...》


Erwin annuì e poi si girò verso la vetrata che dava su tutto il paradiso.


《Carla è sempre stata una brava donna, merita di venire qui con noi.. ora dobbiamo solo trovare un modo per portare qui con noi anche Eren...ci sono stati dei miglioramenti?》

《P-purtoppo no...Eren è sembrato molto spaventato e contrario alle parole che gli ha detto Mikasa...temo che non riusciremo a convincerlo...》

Armin cercava in tutti i modi di difendere quel ragazzo.
Non gli sembrava giusto dividere Eren da quel demone, non ci vedeva nulla di sbagliato nel loro rapporto.

《Non dobbiamo perderci di animo...queste cose non sono fatte per Levi e la sua condanna è quella di restare negli inferi quindi è meglio che se ne stia lì...》


Erwin riprese in mano il libro che stava leggendo e si spostò vicino la vetrata voltando le spalle all'angelo.

《Torna pure al tuo lavoro Armin...e avvisa Mikasa di andare a trovare quel ragazzino, ha bisogno di essere consolato dopo quello che gli è successo.》

《Si...ai suoi ordini mio signore.》


Armin fece un inchino e poi uscì dalla stanza percorrendo con tutta calma il corridoio.

"Cosa devo fare?...non voglio andare da Mikasa...e se gli tenessi tutto nascosto? Magari posso andare io da Eren e spiegargli come stanno le cose...si! Si farò così!"


Il biondino aveva preso la giusta decisione, sarebbe andato lui da Eren per dirgli tutto quanto, sperava solo che Mikasa non sarebbe venuta a sapere di quella faccenda.










Levi si trovava nel campo di fiori ma di Eren non c'era traccia.
Stava iniziando a preoccuparsi, dov'era finito il ragazzino? Forse con quella pioggia il giovane non se la sentiva di uscire.
Al demone però venne in mente un'idea, una cosa che non aveva mai fatto prima d'ora.
Levi si trasformò in un corvo e si mise a volare verso il paesino dove abitava il giovane.
Non sapeva dove abitasse ma di certo l'unico negozio di fiori gli avrebbe fatto capire dove abitava.
Dopo qualche minuto, Levi riuscì a trovare il negozietto di fiori e quindi trovò anche la casa del suo amato.
Volò fino al davanzale di una delle finestre della casa di Eren quando vide il giovane nella stanza.
Il demone iniziò a far picchiettare il becco contro la finestra e il ragazzino si girò immediatamente verso il vetro.
Aprì la finestra e appena vide il corvo fece una faccia sopresa.

《Ah?...un corvo?...come...》

Levi teneva nelle sue zampe un fiore, per fargli capire di chi si trattava.
Il giovane appena vide il fiore, spalancò gli occhi e lo prese in mano.

《Un tulipano...Levi?!》

Il corvo entrò nella casa e subito rinunciò alla sua forma da corvo per tornare alla sua forma da demone.
Il ragazzino, appena lo vide, fece un piccolo sorriso e strinse nelle sue mani il tulipano bianco.

《...scusami se sono venuto fin qui...ma dovevo vederti.》

Eren fece un sospiro e poi mise una mano sul braccio, iniziando a toccarlo e a torturarlo con fare nervoso.


《...certo...scusami se non sono venuto ma...vedi...mia madre...è morta.》



Eren abbassò la testa riprendendo a piangere come un bambino.
Levi rimase molto sorpreso nel sentire le parole del giovane.
Sua madre era morta, quindi ora il ragazzino si trovava completamente solo in quella casa così triste e desolata.
Il demone si avvicinò ad Eren e lo abbracciò con dolcezza, accarezzandogli i capelli.
Il giovane continuò a piangere, appoggiando la testa sul suo petto per sfogare ancora tutta la sua tristezza.

《...Eren...mi dispiace...》

Ci fu un attimo di silenzio e poi il demone riprese a parlare guardando il giovane dritto negli occhi.

《Eren...vieni via con me.》




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Salve a tutti!!
Comunque ero in una crisi facendo questo capitolo...visto che shippo Jean e Armin (si shippo male) sto pensando se mettere qualcosa qui dentro...non dico in modo eccessivo ma forse qualche scena...ci penserò!
😙

The Demon   The Angel  {Ereri}Where stories live. Discover now