Capitolo 11 {pericolo}

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《Eren...vieni via con me.》

Quelle parole continuavano a risuonare nella testa del ragazzino che appena sentì quella proposa, si spostò subito dal demone.

《V-venire via con te? Ma...ma io...》

Levi accarezzò sulla guancia il giovane e lo guardò con compassione.
Lo sguardo ingenuo di Eren gli piaceva immensamente.

《Non devi avere paura...se non ne sei così sicuro puoi rimanere qui ma sappi che appena ti sentirai da solo...ti porterò con me...》

Eren annuì e strinse la mano fredda del demone.
Era l'unico contatto che poteva sentire in quel momento e gli piaceva immensamente.

《Si...scusami ma non sono ancora pronto per andarmene via da qui...voglio restarci ancora un po' finché non mi sarò ripreso bene...》

Levi fece un sospiro e capì perfettamente la situazione del ragazzino, forse era stato troppo precipitoso nei suoi confronti.

《Capisco perfettamente...non preoccuparti non c'è nessuna fretta.》

Il demone si avvicinò al ragazzino e gli diede un bacio sulla fronte.
Eren ebbe l'istinto di abbracciare Levi e rimasero così per qualche minuto.
Non serviva parlare, bastava stare abbracciati, in quel modo così dolce e puro.

《Sappi però che se hai bisogno di qualsiasi cosa...usa questo.》

Nelle mani di Levi si creò un ciondolo, con una perla nera lucida incastonata in un metallo color argento.
Il demone mise il ciondolo attorno al collo del giovane e il ragazzino si mise a guardarlo tenendolo con una mano.

《Uh?...che cos'è questo?》

《È un ciondolo demoniaco...se hai bisogno del mio aiuto basta che tu stringa il ciondolo nelle tue mani dicendo il mio nome ad alta voce. Io verrò immediatamente da te.》

《...grazie mille Levi...》

Eren guardò per un attimo il demone e poi iniziò ad avvicinarsi con calma alla sua faccia.
Un pensiero fisso era scolpito nella sua testa, sentiva la voglia di stampare un bacio a Levi ma questa volta sulle labbra.
Il demone appena vide che il giovane si stava avvicinando a lui, non perse tempo e fece anche lui lo stesso.
Di certo non voleva rifiutare un bacio da parte di Eren.
I due ormai erano sul punto di baciarsi, mancava poco ma proprio sul più bello qualcosa interruppe il loro bacio.
Levi si girò di scatto e con una mano creò un portale diretto agli inferi.

《Dannazione...scusami Eren ma devo andare. I miei demoni hanno bisogno di me. Torno subito...aspettami Eren.》

Il demone entrò nel portale e tutte le speranze del ragazzino di baciare Levi svanirono immediatamente.
Le guance del ragazzino diventarono rosse e per l'imbarazzo si buttò sul letto facendo sprofondare la faccia nel cuscino.

"Stavo seriamente per baciarlo? Ma cosa mi è saltato in mente? Ahhh non dovevo farlo! Che imbarazzo..."

Il ragazzino si mise a guardare la finestra e fu trasportato da una strana sensazione di sonnolenza.
Effettivamente era stanco, era stata una giornata stressante...il funerale, lo stress e tutti i pianti che aveva fatto l'avevano reso stanco.
Si mise sotto le coperte, senza cambiarsi e si addormentò immediatamente, continuando a pensare a Levi.








Appena il demone arrivò nel suo castello, i suoi demoni lo accolsero avvisandolo di tutto ciò che era successo mentre si trovava nel mondo umano.
Gli angeli erano più agguerriti che mai nei confronti del popolo infernale.

《Mio signore! Ci è giunta una notizia! Erwin ha mandato un altro angelo per convincere Eren a portarlo nei cieli con lui! Sembra che sia un angelo di nome Armin, dai capelli biondi a caschetto...sembra anche molto debole.》

Levi fece un sospiro e si girò verso i suoi demoni servitori indirizzando lo sguardo verso una ragazza vicino al portone d'ingresso.

《...Petra...vai subito a chiamare Jean.
Ci sarà bisogno di lui per questa missione.》

La donna dai capelli color rame fece di "si" con la testa e uscì subito dal salone per andare a cercare il demone che Levi aveva richiesto.
Dopo qualche minuto, il portone si aprì e nella stanza entrò un demone dai capelli color biondo cenere,da cui spuntavano due corna nere e gli occhi  color marrone.
Vestiva con una tipica divisa che i demoni servitori indossavano e dalla sua schiena spuntavano due grosse ali nere.
Il demone fece un inchino davanti al suo signore e poi alzò la testa.

《Mi avete chiamato mio signore?》

《Si Jean...ho bisogno di te per una missione...di quelle che piacciono a te dove puoi torturare la tua preda.》

《Sono tutte orecchie!》

Sul volto di Jean si formò un sorriso malizioso, infatti quel demone era specializzato nel torturare brutalmente le prede che gli capitavano sott'occhio e non le lasciava andare via finché non erano del tutto morte.

《Come sai i miei piani per tenere Eren con me si stanno complicando sempre di più e adesso un nuovo angelo sta tentando di fare il suo sporco lavoro. Devi occuparti di quel servo di Dio e fare di tutto per tenerlo lontano da Eren, è chiaro?》

《Certo che si mio signore, non la deluderò.》

Jean si alzò e aprì un portale per il mondo terreno, era sulle tracce dell'angelo dai capelli biondi.
Proprio in quel momento anche Armin stava arrivando sulla terra per dirigersi nella casa di Eren e il biondino non si sentiva per niente al sicuro.
Temeva che prima o poi sarebbe balzata all'improvviso Mikasa per fargli una bella ramanzina e lui odiava quando la ragazza urlava contro di lui.
Armin arrivò vicino alla casa del giovane, fortunatamente era notte quindi non correva il rischio di essere scoperto da qualcuno.
L'angelo dai capelli biondi stava per dirigersi nella casa di Eren ma prima che potesse uscire dal bosco qualcosa lo fermò.
Fece in tempo a spostarsi prima che un coltello affilato lo colpisse dritto nella testa.
Armin, spaventato, fece un balzo all'indietro andando a sbattere contro un albero.

《AH! MA COSA?》

《Ma guarda...sei più veloce di quanto pensassi angioletto...》

Armin si girò verso la voce che aveva sentito e trovò, appoggiato su un ramo di un albero, un demone che guardava con malizia il ragazzino.
Il biondino tirò fuori dalla fodera la spada che teneva sempre con sé e la puntò al demone che aveva davanti.
Le sue mani tremavano, lui non era abituato a lottare e non gli piaceva neanche, odiava la violenza.
Jean scoppiò a ridere e scese dall'albero iniziando ad avanzare verso il ragazzino che iniziò ad indietreggiare.

《Sarai pure veloce ma la tua corsa finisce qui. Preparati ad essere sgozzato servo di Dio, nel nome del mio signore Levi.》

Jean creò una falce nelle sue mani e un sorriso malefico si creò sulle sue labbra.
Non vedeva l'ora di uccidere l'angelo che aveva davanti per assaporare il suo sangue.

《N-no fermati! Non è come sembra!》

《Certo come no. Lo so benissimo cosa hai intenzione di fare con Eren ma purtoppo non riuscirai a convincerlo a portarlo con te in paradiso...ecco perché sono qui per fermarti.》

Jean scagliò un colpo con la falce, sfiorando Armin sulla guancia e causandogli un graffio su di essa.
L'angelo cadde a terra e la sua spada rotolò via, lontano da lui.
Il demone calpestò la mano di Armin con violenza e quest'ultimo fece un urlo per il dolore.

《Ci vediamo all'inferno...angelo.》


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Vi lascio la suspense (?)

😈

Comunque presto ci sarà la prima scena romantica tra Eren e Levi.
Scusate se vi tengo sulle spine ma preferisco andare con calma e non fare tutto di fretta, così la storia dura di più. 💙

The Demon   The Angel  {Ereri}Où les histoires vivent. Découvrez maintenant