Capitolo 9 {una brutta sorpresa}

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Eren si trovava nel giardino di tulipani e stava aspettando con impazienza Levi.
Erano giorni che il demone arrivava sempre dopo il giovane ma sapeva che dietro c'erano faccende delicate a cui Levi doveva sempre essere presente.
All'improvviso il ragazzino sentì un rumore e si girò non appena vide che da una nube nera apparve Levi e sulle labbra di Eren si creò un sorriso.
Il giovane si alzò da terra, si mise a correre incontro al demone e la prima cosa che fece fu dargli un abbraccio caloroso.

《Levi! Finalmente sei arrivato!》


Il demone accarezzò i capelli del ragazzino e quest'ultimo arrossì sulle guance, come suo solito.


《Scusami se arrivo sempre in ritardo...ma come sai ho diverse cose da fare nel mio regno e devo starci dietro.》


I due si sedettero a terra in mezzo ai fiori e si misero a mangiare la crostata alla pesca che aveva preparato Eren quella mattina apposta per Levi.


《Dovresti diventare un pasticciere...》


《Cosa? Oh no...non riuscirei mai a fare quel lavoro...a me piacciono solamente i fiori!...fare io fiorista è la mia passione...》



Eren si mise a guardare il cielo e dopo qualche minuto trovò il coraggio di parlare con Levi di quello che gli era successo alcune notti precedenti con Mikasa.
Anche se erano passati dei giorni non gli aveva ancora detto nulla.


《Levi...io...devo parlarti di una cosa importante.》


《Mh?...dimmi pure, ti ascolto.》



Eren era assai stressato, continuava a stropicciare la gonna del vestito con le sue mani.
Alla fine fece un sospiro e poi alzò lo sguardo verso il demone per dirgli tutto quanto.



《Vedi...una notte non riuscivo a dormire e così ho deciso di andare nel giardino di casa mia. Ero vicino al laghetto quando ho visto una luce abbagliante e appena mi sono avvicinato un angelo è apparso davanti ai miei occhi. Ha detto che si chiama Mikasa, che è il mio angelo custode e che...vuole salvarmi da te perché dice che sono in pericolo...》



Levi appena sentì quelle parole sgranò gli occhi e si girò verso il ragazzino con uno sguardo incredulo.
Quell'angelo aveva iniziato la sua missione e aveva provato ad ingannare il ragazzino.

《Ti ha parlato? E tu cosa hai fatto? Ha osato toccarti?!》


《N-niente.. ho provato a parlargli ma è scomparsa via senza che potessi dirle nulla...e non ha alzato le mani su di me.》

Eren sembrava davvero preoccupato, temeva una cattiva reazione da parte del demone, infatti la sua faccia non esprimeva certo gioia e felicità.
Levi si alzò da terra e tutti i fiori che si trovavano attorno a lui iniziarono ad appassire.
Il ragazzino sgranò gli occhi non appena vide quella scena e poi alzò lo sguardo verso il demone.



《Quell'angelo...codardo che non ne altro! Non ha neanche il coraggio di affrontarmi e viene da te a cercare la tua pietà! Giuro che io li uccido tutti quei servi di Dio!》




Una nube nera si alzò attorno al demone ed Eren iniziò ad avere paura.
Per calmare quella situazione così critica, il giovane si alzò da terra e abbracciò da dietro il demone, stringendolo a sé.

《L-Levi! Ti prego calmati! Quell'angelo non mi ha fatto nulla e poi io non gli ho dato retta!...ti dirò...che non la sopporto. Io non credo alle sue bugie! Te lo giuro!》

Quell'abbraccio così pieno d'amore fece calmare il demone e appena si rese conto che stava per dare di matto si sentì anche in colpa per aver mostrato quel lato così cattivo al giovane.
Eren si staccò da Levi e il demone si girò verso il ragazzino per poi accarezzargli la guancia con molta dolcezza.


《Scusami Eren...non volevo farti spaventare per la mia reazione...ma sai non sopporto che quell'angelo ti stia attorno...》

Eren annuì e poi accarezzò la mano del demone che era fredda.


《Non...non preoccuparti Levi...capisco cosa tu provi...ma quando fai così mi spaventi subito, scusami sono debole...》

《Non è una tua colpa...》

Il demone si avvicinò alla fronte del ragazzino e gli stampò un bacio casto, un bacio così dolce che fece battere all'impazzita il cuore di Eren.
Non si aspettava un tale comportamento da parte del demone, anzi credeva che non fosse neanche capace di queste cose.


《Ora scusami Eren ma devo tornare al palazzo...i miei servitori mi stanno aspettando...ci vediamo domani.》

《S-si certo!》


Eren aveva ancora il viso rosso e il suo cuore non smetteva di battere, quel bacio lo aveva svalvolato.
Il demone scomparve all'improvviso e così anche il giovane si incamminò verso la sua casa.
I suoi pensieri erano concentrati su Levi, si sentiva così felice, ma tutta quella felicità sarebbe durata a lungo?
Eren arrivò dopo qualche minuto a casa sua ma quando entrò si ritrovò davanti ai suoi occhi una visione terribile, ciò che non avrebbe mai voluto vedere in vita sua.
La madre era stesa a terra, il cestino di fiori era sul pavimento e tutti i girasoli che aveva raccolto erano sparpagliati sulle piastrelle dell'entrata.
La donna continuava a tossire con molta forza e ogni volta che tossiva sputava del sangue.


《MAMMA!》


Eren si precipitò verso sua madre e l'aiutò ad alzarsi per poi portarla verso la sua stanza.
Il ragazzino corse a prendere una bacinella d'acqua fredda e uno panno.
Tornò nella stanza ed iniziò a far passare il panno sulla fronte di Carla per farla tranquillizzare.
La madre continuava a tossire, sempre più forte.
Eren aveva le lacrime agli occhi, non aveva mai visto una cosa del genere e si stava preoccupando della salute della madre.
Era da giorni che notava che sua madre aveva una tosse frequente e adesso stava continuando a peggiorare.
Stava spesso a letto e il dottore le aveva consegnato uno sciroppo ma non aveva fatto altro che peggiorare la situazione.
Eren lavorava molto di più nel negozio e la sera si prendeva cura della madre che per la debolezza faceva anche fatica a stare in piedi.
Carla strinse la mano di suo figlio e poi lo  guardò cercando di fargli un sorriso.

《E-Eren...non piangere...io sto bene...》

《No! Non è vero mamma! Tu stai male! Devo andare a chiamare un dottore!》

《Eren non serve!...sto...sto bene...》

Un altro colpo di tosse e altro sangue che cadde sulle lenzuola che si tinsero di rosso.

《Eren...ti voglio bene...》


Carla strinse più forte la mano del ragazzino ma all'improvviso la presa iniziò ad essere meno forte.
La mano della donna perse completamente la sua vitalità lasciando pian pianino quella del giovane.

《...mamma?...MAMMA!》

Eren si avvicinò alla madre.
Nessun respiro, nessun battito cardiaco...la donna era morta.
Dagli occhi del giovane iniziarono a scendere molte lacrime accompagnate da un pianto come quello di un bambino.
Il ragazzino si buttò sul petto di Carla, piangendo sempre più forte e più rumorosamente.
Aveva appena perso la persona più cara della sua vita.




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Mi sento assai cattiva...ma questa scena mi serve per la storia qwq *piange*

The Demon   The Angel  {Ereri}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora