Spoiled and dirty. ~~ HARRYSTYLES&EMMAROBERTS

Sedicesimo capitolo.

Gli amici di Harry sono...particolari.

Sono simpatici e dinamici, e mi fanno sorridere anche a me in questa giornata infernale.

Individuo il mio preferito in assoluto, un biondino con gli occhi azzurri che entra in confidenza con me quasi da subito, mentre tutti gli altri più che presentarsi non mi dicono granché e rimangono sulle loro.
Li capisco, non si fidano perché non mi conoscono.

"Harry ci ha detto che siete molto amici." Dice il biondino, che mi sembra chiamarsi Niall, alludendo a qualcosa che forse mi è sfuggito.
"In realtà non molto, ma ci stiamo lavorando." Gli faccio l'occhiolino e ridiamo insieme.

Durante la serata ordiniamo qualche pizza, e Harry, guardandomi ma senza costringermi, mi sprona a mangiarne quanta più possibile.

E io lo faccio, mi tuffo in quella buonissima pizza margherita e ne mangio 4 fette, bevo anche una birra, rido, scherzo e mi sembra essere lontano anni luce da quella Emma fredda e scontrosa che ero qualche giorno fa.

Guardo Harry mentre si prende scherzosamente a schiaffi con un suo amico di nome Louis, tatuato dalla testa ai piedi anche lui, e i nostri sguardi si incrociano immediatamente, strettamente dipendenti l'uno dall'altra. In quel momento, distratto dal mio sguardo, Harry prende uno schiaffo in piena nuca dal suo amico, e non posso fare a meno di ridere per la sua faccia buffa.

Quando i suoi amici se ne vanno mi salutano con un vago ciao, eccetto Niall che mi tira in un leggero abbraccio.

"Lo sai, Harry? I tuoi amici mi stanno quasi più simpatici di te." Gli dico appena rimaniamo da soli.

Lo sento ridere mentre sistema il casino che si è creato.

L'atmosfera fra noi é carica di imbarazzo, è chiaro che non sappiamo come comportarci.

Evidentemente lo stesso pensiero sfiora anche la sua mente, perché lo sento schiarirsi la voce per prepararsi a parlare.

Proprio mentre apre bocca il telefono mi squilla, e leggo il numero di Amanda. È sicuramente arrivata per portarmi i vestiti che le avevo chiesto.

"Falla salire." Mi dice, quando mi legge l'incertezza negli occhi.
Le scrivo un messaggio per dirle il numero del piano e pochi minuti dopo sentiamo il campanello della porta.

Harry va ad aprire, e sfoggia il suo migliore sorriso da "ciao-sono-harry-styles-il-ragazzo-più-dolce-del-mondo-io-e-le-mie-fossette-ti-faremo-morire".
Amanda non è da meno, e lo ricambia porgendogli la mano.
"Io sono Amanda. Ma puoi chiamarmi Mandy." Dice lasciandosi la porta aperta alle spalle, appena mi vede mi viene incontro con sguardo severo.

Mandy ovviamente sa la mia situazione, e ha provato tante volte a farmi guarire. Il problema è che non lo volevo io, fino ad oggi.

Mi abbraccia stretta. "Non tornare mai più in quella casa, finché non starai bene. Me lo prometti, Em?" Mi sussurra nell'orecchio.

Una lacrima mi scende silenziosa sulla guancia mentre la stringo forte.

"Te lo prometto, Mandy. Non torneró."