Diciottesimo capitolo.

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Harry POV

Non so perché continuo a stare dietro ad Emma.
Insomma, lei è bellissima e a modo suo sa essere anche gentile, a volte, ma non ci sto ad essere trattato così.

Un momento mi vuole baciare e l'altro momento mi sbatte la porta in faccia.
Capisco tutto lo sfondo, i suoi genitori psicopatici e che non abbia nessuno con cui confidarsi, ma io sono una persona e ho i miei limiti.

Mi avvio dietro l'angolo, verso lo studio dove lavoro.

Mi piace tatuare, mi fa guadagnare abbastanza bene per tirare avanti con l'università e la casa, e poi sono proprio bravo.

Saluto Rita, la mia segretaria, e mi avvio nella mia stanza controllando se ci siano anche Matt e Jacob, i miei colleghi, ma evidentemente sono impegnati.

Il mio appuntamento di oggi è una ragazza, bassetta, con gli occhi scuri e i capelli rossicci.

Si sta torturando le mani sul lettino e capisco che è il suo primo tatuaggio, perciò ci tengo a tranquillizzarla.

"Come andiamo?" Le sfodero il mio sorriso che, modestamente, so fa sciogliere molte persone. Come previsto, lei sembra più tranquilla.

"Ho un po' paura che faccia male." Mi dice abbassando gli occhi.

"Non preoccuparti. Come ti chiami?" Le chiedo indossando i guanti.

"Abby. Abigail." Mi dice schiarendosi la voce. Mi avvicino al lettino.

"Innanzitutto, in che punto vuoi che te lo faccia?"

Si alza a sedere e indica un punto dietro la sua schiena.

"Perfetto. Puoi toglierti maglietta e abbassare le bretelle del reggiseno così riesco a lavorare meglio?"

Lei annuisce e fa come le ho detto, rivelando un reggiseno davvero grazioso.

"Sdraiati a pancia in giù, Abby."

Abby è venuta qualche giorno fa per dirmi cosa voleva tatuarsi e per vedere il disegno che le avevo fatto. È rimasta soddisfatta dopo il primo schizzo, ed è stata una soddisfazione enorme anche per me.

Vado a prendere il disegno nella cartellina e do gli ultimi ritocchi.

Il disegno che voleva era piuttosto banale, una piuma di fenice, ma l'abbiamo resa di Abby colorandola di mille colori e incastrandoci nel mezzo alcuni nomi che per lei devono essere molto importanti.

Dopo aver disinfettato la pelle ed essermi assicurato che Abby sia pronta, comincio a tatuare.

Mi fermo di tanto in tanto perché la vedo soffrire moltissimo.

Durante la seduta chiacchieriamo del più e del meno, mi racconta di chi sono quei nomi sulla piuma (le sue 4 fantastiche nipotine), quanti anni ha (21) e cosa fa nella vita (sta studiando per diventare archeologa).

Adoro il mio lavoro, mi permette di entrare nelle storie delle persone che tatuo e permette a loro di raccontare alcune cose senza essere giudicati.

Come Abby, che mi racconta di non avere nessun amico, ma che sta bene così.
Sorrido, perché penso ad Emma che andrebbe molto d'accordo con questa ragazza.

"E tu sei fidanzato? Hey, aspetta! Non so come ti chiami." Dice agitandosi sul lettino, ridacchio cercando di tenerla ferma.

"Mi chiamo Harry. Comunque no, non sono fidanzato." Sospiro, pulendo con un fazzoletto l'inchiostro in eccesso.

"Impossibile, per me lo sei. " La sento ridere e scuotere la testa.

Preferisco non rispondere, perciò controllo il tatuaggio per vedere se è perfetto.

E lo è, stupendo, e devo dire che sulla pelle di Abby sta davvero bene.

Le spalmo sopra una crema dopodiché la aiuto ad alzarsi ed andare di fronte lo specchio.

Lei fa in gridolino di gioia e mi abbraccia. Le accarezzo la schiena, perché è proprio carina.

"Sei stato bravissimo, Harry! Il miglior tatuatore di sempre!" Dice guardandosi ancora una volta allo specchio.

Lo prendo come un complimento, anche se non deve averne visti molti di tatuatori.

Quando se ne va, mi lascia il suo numero, ma capisco dai suoi occhi che non ci trova niente di malizioso, semplicemente un'amico in più, e per me va bene.

La saluto e la accompagno in segreteria per pagare, dove incontro Matt e Jacob.

Sono davvero dei bei ragazzi. Matt ha gli occhi marroni, ma i capelli sono biondicci. Jacob invece ha gli occhi chiari e i capelli scuri. Sono alti solo qualche centimetro in meno di me, ma sono quasi i miei fratellini.

Li ho conosciuti appena sono arrivato in America, quando ero venuto per farmi uno dei miei primi tatuaggi. Durate la seduta, Jacob (era lui che mi stava tatuando), mi aveva detto che stavano cercando un nuovo socio che sapeva spaccare, io gli ho detto che ero piuttosto bravo a disegnare, ma di tatuare non se ne parlava. Così, finito il tatuaggio, mi hanno chiesto di disegnare qualsiasi cosa mi venisse in mente.
Mezz'ora dopo, il ritratto perfetto di Jack Nicholson in "Shining" era disegnato su un foglio bianco.
Evidentemente non si aspettava che fossi così bravo, perché ha chiamato subito Matt per farglielo vedere e due giorni dopo mi hanno assunto come stagista nel negozio. Il giorno più bella della mia vita.

Adesso stanno vedendo il tatuaggio appena fatto di Abby e si stanno complimentando con me.

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Quando finisco i miei appuntamenti, nel pomeriggio tardi, mi avvio a casa stranamente con l'ansia addosso, perché non so cosa aspettarmi da Emma.

So solo che dobbiamo parlare.

Spoiled and dirty. ~~ HARRYSTYLES&EMMAROBERTSWhere stories live. Discover now