Capitolo 10

101 5 0
                                    

Fede mi aveva promesso una serata solo noi due, con un film, le patatine e il te caldo ma no. Lui ha voluto andare in discoteca per bere litri e litri di vodka per poi ritrovarsi in un bagno a vomitare tutto ciò. Ora sto chiacchierando con un'amico di vecchia data, si chiama anche lui Federico e veniva alle superiori con me e quel rimbambito che ora sta vomitando molto allegramente in uno squallido bagno di una squallida discoteca. In terza superiore si è trasferito a Milano e non abbiamo mantenuto i contatti. L'ultima volta che l'ho visto è stato il giorno prima che lui partisse e mi aveva detto che si era innamorato di me, questa mi sembrava così strana: nessuno mai mi aveva detto che gli piacevo. È stato qualcosa di nuovo. Quando lo avevo visto per l'ultima volta non aveva tutti questi tatuaggi colorati, ed in un certo senso mi piacciono. Mi ricordano tanto quando ero piccola e andavo alle elementari, la prof di arte ci diceva di disegnare qualsiasi cosa ci passasse per la testa ed io prendevo gli acquerelli e schizzavo colori sul foglio bianco. La maestra veniva a chiedermi che cosa rappresentasse quel " disegno" ed io rispondevo sempre << è il caos che ho in mente>> e che ho ancora.
<< come mai tutti questi tatuaggi?>>
<< senza di loro mi sentivo spoglio. È come se indossassi tutti i giorni la mia maglietta preferita>>
E mentre stavo per rispondere arriva Federico lo sbronzo. Si da oggi in poi lo chiamerò " Federico lo sbronzo" perché ogni volta che usciamo la sera, verso la mezzanotte dobbiamo tornare a casa perché lui non si regge più in piedi da tanto che è ubriaco. Una volta l'ho riportato a casa con la mia macchina e si era addormentato li, così ho parcheggiato la mia auto  davanti casa sua, sono scesa e sono tornata a casa. Mi ricordo anche che gli avevo lasciato il bigliettino dove gli chiedevo molto cortesemente se la mattina successiva, dopo di aver finito di vomitare, mi avrebbe portato la macchina a casa. E così a fatto.
Siamo usciti dalla discoteca e ho riaccompagnato Federico lo sbronzo a casa. Per fortuna non si è addormentato perché io col cazzo che ritornavo di nuovo a casa a piedi... e per giunta da sola. Sono tornata a casa mia ed indovinate chi c'è davanti alla porta? No, non è quel figone di Evan Peters che mi propone una cenetta romantica a lume di candela. È Benjamin. È solo Benjamin.
Scendo dalla macchina e vado verso di lui e cerco di parlare normalmente visto che anche io ho bevuto un po'. Forse due o tre bicchierini di vodka.
<< come mai sei qui?>>
<< boh, ero sul mio letto e ho cominciato a pensarti, così sono venuto a trovarti ma non c'eri e ti ho aspettata>>
<< oddio scusami ero in discoteca con Fede. Da quanto sei qui?>>
<< credo 10 minuti>>
Cerco le chiavi nella mia borsa, apro la porta ed entriamo.
<< qualcuno ti ha toccata in discoteca?>>
<< no no. C'era Federico lo sbronzo a difendermi se qualcuno si fosse avvicinato a me>>
Gli scappa una risata
<< perché " Federico lo sbronzo "? >>
<< perché ogni volta che andiamo in discoteca lui si ubriaca fino a vomitare>>
<< siete fidanzati?>>
<< NO! Ma ti pare?>> mi scappa una risata e poi continuo << non ho mai avuto un ragazzo. Non ho ancora trovato quello giusto...>>
<< voglio essere io!>> dice deciso
<< cosa?>>
<< voglio essere io il tuo primo ragazzo.>>

Still here/ Benjamin Mascolo e Federico RossiWhere stories live. Discover now