20. Il concilio dei Ministri - I

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The Korova Milk Bar sold milk plus, milk plus vellocet, or cythnesic or drencrom, which is what we were drinking. This would sharpen you up and make you ready for a bit of the old ultraviolence.

A Clockwork Orange - Anthony Burgess

I passi regolari di Robert echeggiavano lungo il corridoio principale. Salirono la scala che portava ai piani superiori, fino a raggiungere il terzo, dove c'erano solo gli alloggi dei Ministri, fra cui il suo. Ognuno di loro disponeva di stanze molto ampie e un'intera sezione in cui svolgere le loro ricerche o gestire le proprie mansioni.

La camera di Robert, ad esempio, era direttamente collegata al suo laboratorio, che era piuttosto ampio e si sviluppava anche al quinto piano, nell'attico.

Nessuno a parte lui e i suoi collaboratori ci era mai entrato, nonostante spesso e volentieri rompi scatole di varia natura ed entità venissero a bussare alla sua porta, facendo sfoggio di immensa stupidità oltre che di poca cortesia.

Per fortuna, ora che aveva messo a punto quell'androide, sarebbe stato facile replicarlo e avere qualcuno dal comportamento sensato con cui parlare. A differenza del modello originale - che aveva abbandonato all'interno della palude visto anche lo stato in cui l'aveva ridotto la piccola, letale Pim - avrebbe dato loro una rudimentale forma di coscienza, che fosse comunque connessa alla propria ma conservasse una minima parte di indipendenza.

Era ancora affascinato dalla vita che aveva creato, dalla Plasmatrice sopravvissuta. Aveva costruito una creatura senziente, davvero ci era riuscito. Come il grande Vincitore, Magnus Victor*, era riuscito a dare un'anima a quella creatura. In realtà era stato involontario, aveva programmato lei e i suoi fratelli per agire come una massa dalla mente comune piegata al proprio volere, ma non credeva che ne sarebbe stato affascinato con la stessa intensità che l'aveva colto nel sentire parlare la piccolina. Si era sentito potente e debole al tempo stesso. Le parole di lei l'avevano colpito profondamente. L'intensità dell'amore di Pim per Jack – che Robert riconduceva a se stesso, per estensione - e il modo in cui si era mostrata desiderosa di ricercare un contatto col suo creatore gli avevano rimescolato le viscere. Non ne era certo, non avendo mai avuto figli né la minima intenzione di concepirne a meno che non fosse stato necessario secondo il volere del Primo, ma doveva essere quello l'amore che un padre provava per la propria creatura, sebbene in forma sublimata.

Si chiedeva costantemente cosa Pim stesse facendo, se stesse bene.

Ma certo che sta bene. L'hai creata per essere indistruttibile, niente può avvicinarsi a tal punto da ferirla.

Robert abbozzò un sorriso, che però si attenuò, mentre il suo pensiero virava verso Nick e Jack.

Quei due erano ancora vivi. In fondo era felice – Felice? Non ne era del tutto sicuro, aveva smesso di provare emozioni da anni e ora non sapeva interpretarle bene, specie quando erano tanto confuse –, ma non sapeva come processare le notizie che Pim gli aveva riferito, in particolare quella riguardo ai Viscidi. O Sopravvissuti, come si autodefinivano.

Avevano salvato Nick, nonostante fosse un umano. Per dieci anni Robert era stato convinto che fossero solo dei mostri violenti e privi di intelletto, e solo allora aveva scoperto quanto si fosse sbagliato. Non che avesse avuto molto tempo per esaminare le loro emozioni, nei momenti in cui aveva analizzato i loro corpi ed effettuato esperimenti su di loro. Quando doveva compiere quel genere di azioni Robert subiva una sorta di black-out, lasciava che fosse la sola razionalità a guidarlo e chiudeva ciò che restava della sua impressionabilità nello sgabuzzino con Morris.

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