Capitolo 5

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Sono le 04:25.
Cavolo com'è tardi. E domani devo alzarmi presto.
Arriviamo al campus abbastanza in fretta.
Christian parcheggia l'audio davanti al dormitorio e poi prima che io scenda mi bacia.
«Buonanotte» dice, accarezzandomi il viso.
«Buonanotte Christian» dico, e poi scendo dall'auto e mi incammino verso il dormitorio.
Appena entro nella mia stanza il silenzio invade la camera. Kristal e Matt non ci sono.
Ancora vestita mi sdraio sul letto ma non riesco a prender sonno.
Oddio...
Quello che è successo questa sera e stato...strano.
Ho fatto l'amore con un ragazzo che conosco da solo un giorno.
Ancora non ci credo.
Mia madre se lo scoprisse mi ucciderebbe.
Per non parlare dei miei gelosissimi tre fratelli.
Ho ancora un po' di dolore li in basso per la mia prima volta...ma passerà.
Sono le 7:10.
Aspe...
Le 7:10??
Cazzo! È già mattina e io non ho dormito per niente.
Mi alzo dal letto, barcollante di sonno prendo il mio accappatoio, il bagnoschiuma e vado a farmi una doccia.
Le doccie sono in comune e sono molto affollate.
Ragazzi entrano subito dopo le ragazze e alcune ragazze entrano addirittura con un ragazzo o due.
Una ragazza completamente nuda dai capelli rossi legati in uno chignon un po spettinato, entra nel bagno.
Apre una tenda e apre l'acqua, aspettando che l'acqua diventi calda.
Imbarazzata mi tolgo l'accappatoio e lo appendo al gancio fuori la doccia, mi sciolgo i capelli e vi entro.
Appena apro l'acqua, un getto gelido mi bagna i capelli e lancio un grido.
«Niente sesso violento novellina!» urla e ridacchia qualcuno fuori la tenda.
Mi viene da rispondere, ma evito.
Cavolo! L'acqua è congelata!
«Oh ciao amore!» dice la ragazza rossa nella doccia affianco alla mia.
Non sento la risposta del ragazzo, ma sento i rumori dei loro baci.
Mi mi lavo i capelli e mi insapono il corpo. L'acqua fa scendere la schiuma dalla mia testa e dal mio corpo.
Fuori dalla tenda sento ancora ridere dei ragazzi.
Dio ma che cosa vogliono?
Metto la mano fuori dalla tenda toccando il gancio, ma il mio accappatoio non c'è.
Oddio.
Ma come faccio a uscire ora?
Mi sale una rabbia che non avevo mai provato prima in vita mia, apro la tenda, coprendomi il corpo, sperando che ci sia qualcuno, ma il bagno è deserto...tranne per i due ragazzi nella doccia affianco alla mia.
Se incontro quei bastardi che mi hanno preso l'accappatoio non so cosa gli faccio.
Chiudo l'acqua e in quell'istante sento la tenda aprirsi.
Mi volto di scatto e vi trovo un ragazzo dal folti capelli ricci e castani.
«Sparisci!» grido, coprendomi con la tenda.
«Ti ho riportato l'accappatoio, il mio compagno di stanza te l'ha preso per farti uno scherzo, tieni» dice porgendomi l'accappatoio e io lo metto.
«Scusami, non volevo essere sgarbata. Piacere, Eléna» dico tendendo una mano che lui stringe.
«Den» dice, chiudendosi la tenda alle spalle.
«Che fai?» chiedo, chiudendomi l'accappatoio.
«Sembrava stessi uscendo, quindi o esci così faccio la doccia, o resti e ti fai una doccia con me.» dice sorridendo.
«No no esco.» dico e corro fuori dalla doccia ma sbadata come sempre, scivolo a terra non vedendo dell'acqua sul pavimento.
«Stai bene?» chiede Den aiutandomi ad alzarmi.
«Sisi sto...bene» dico. Wow...è carino.
Corro verso la mia stanza il più veloce che posso e appena vi entro, trovo Matt che aspetta Kristal.
«Matt!» urlo e lui gira lo sguardo per non guardarmi.
«Oddio scusa!» dice e corre fuori dalla stanza.
Alzo gli occhi al cielo, Dio...ma me ne andrá una giusta?
Mi asciugo in fretta i capelli, poi prendo la bianchera dal mio comò e la indosso, prendo i miei jeans preferiti dall'armadio e una maglia a maniche lunghe bianca, metto le mie adidas, sistemo i capelli in una coda e metto un leggero tocco di eyeliner, prendo i libri ed esco dalla mia stanza.
Appena esco trovo Matt, appoggiato di schiena alla parete.
«Scusa per prima Eléna, avrei dovuto avvertirti che sarei venuto da Kristal, pensavo di trovarla ma quando ho visto che non c'era ho pensato di aspettarla. Pessima idea direi.» dice, imbarazzato.
«Tranquillo ahaha, è tutto ok. Non preoccuparti.» dico, e poi vado via, alla ricerca della mia classe.

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