Capitolo 10

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Fare l'amore con lui è stata una delle cose più belle di questi ultimi giorni.
Mentre mi faccio la doccia lo lascio dormire in camera mia per qualche minuto.
Esco minuti e minuti dopo dalla doccia con l'accappatoio.
Torno in camera mia ancora con i capelli bagnati.
Attacco la presa del fon alla presa e il rumore assordante del fon invade la stanza.
Inizio ad asciugarmi i capelli e dopo 5 minuti, Christian mi lancia il cuscino.
«Va via lasciami dormire!» dice, tappandosi le orecchie con l'altro cuscino.
Trattengo una risata e continuo ad asciugarmi i capelli.
Con la coda dell'occhio vedo che mi guarda male.
Gli sorrido e lui mi mostra il dito medio.
Metto il broncio e lo sento sghignazzare.
Pochi minuti dopo ho finito di asciugarmi i capelli, cosi vado verso il comò e prendo un reggiseno bianco e delle culotte anchesse bianche in pizzo come il reggiseno e le indosso.
Apro l'armadio e tipo fuori un maglione rosa pallido e dei semplici jeans bianchi a vita bassa.
Me li metto insieme alle mie converse bianche.
«Hai comprato questo maglione in una casa di riposo per anziani?» sghignazza Christian. Lo guardo male e lui scoppia a ridere.
Prendo il telefono. Digito il numero di Scott e lui al secondo squillo risponde.
«Ciao Scott, sono Ella. Ti va di fare colazione con me?» dico, mentre mi sistemo i capelli allo specchio.
Guardo Christian. Mi sta fulminando con gli occhi ma io continuo.
«va bene tra mezzora? Ok. A dopo.» dico e poso il telefono.
«Dove cazzo credi di andare?» dice e si alza di scatto.
«Vado da una persona che apprezza i miei maglioni.» dico e mi volto prendendo la borsa.
«Be' allora io vado da Holly che apprezza le mie battute.» mi viene la nausea a sentire quel nome.
Christian mi oltrepassa ed esce dalla stanza sbattendo la porta.
Penso sia scherzando e che tornerà indietro ma non lo fa.
Ma perchè deve sempre fare cosi?
Lui mi prende in giro e quando vado per ribattere si arrabbia?
Ha iniziato lui.
Esco dalla stanza e Scott mi aspetta.
Andiamo alla caffetteria.
Io prendo un cappuccino e lui un caffè.
«Com'è andata la mattinata?» chiede bevendo il suo caffè.
«Cazzo!» urla quando il caffè e troppo caldo e gli cade sulla camicia.
Mi trattengo dal ridere.
Prendo un tovagliolo e gli pulisco il mento dalla quale gli cola li caffè.
«Ecco fatto.» dico.
Sorrido e luo mi prende per mano ma io istintivamente la tiro via.
«Scusami...ora devo andare.» dico.
Mi alzo dal tavolino, pago ed esco.
Usciendo vado a sbattere contro una ragazza.
Raccolgo la borsa che mi è caduta e solo quando mi rialzo mi rendo conto che e Holly.
«Oh ma guarda chi c'è! Ciao Eliana! Come stai?» la sua voce fastidiosamente squillante mi innervosice.
Eliana?
«Eléna.» la correggo.
«Vabbè Eliana o Eléna non fa differenza!»
«C'è differenza invece!» dico ma lei neanche mi ascolta.
Ma perchè perdo il mio tempo a parlare con questa... questa... Donnaccia!?
Raccolgo le mie ultime cose da terra e me ne vado.
«Ah Eliana! Di a Christian che è stato gentilissimo.» dice con un ghigno malefico. Poi si gira e si allontana.
Christiam l'ha incontrata davvero?
Perchè? Io stavo solo scherzando e lui si arrabbia davvero.
Ma che problemi ha?
Sono ormai le 07:45.
Fra poco iniziano le lezioni.
Torno nella mia stanza a prendere i libri e poi vado alla ricerca della mia classe che non ricordo mai dove sia.
Alle 8:00 in punto entro in classe.
Christian è seduto all'ultimo banco.
Evito il suo sguardo e mi siedo al primo banco.
Scott si siede vicino a me.
Non andrà a finire bene lo so.
Prima che posso dire qualcosa, Christian appare vicino a me.
Prende Scott per la maglia e lo alza dal suo posto.
«Questo posto è mio Arley! Levati!» ringhia e spinge via Scott.
Lui non dice nulla e cambia posto.
«Mi spieghi che problemi hai? Perchè devi sempre fare lo stronzo con tutti?» urlo.
«Scusa?!»
«Hai capito bene Christian! Smettila di comportarti cosi!» urlo.
Lui stringe i pugni.
Mi guarda storto e appena entra il tutti ci alziamo tranne lui.
Penso a quello che ha detto Molly.
Cos'ha fatta Christian con lei?
Perchè non mi parla?
Chiedo al professore di andare al bagno ed esco dall'aula.
Ho bisogno di prendere una boccata d'aria.
La porta della classe si chiude di nuovo. Mi giro e trovo Christian che viene verso di me.
«Ti senti bene?» mi chiede in trono preoccupato.
«Sto benissimo grazie. Lasciami in pace ora. Perchè non vai da Molly visto che ti piace tanto?!» urlo non guardandolo in faccia.
«Be' potrei dire la stessa cosa di te e Scott. Ci stai insieme tutto il giorno e lui ti segue come un cagnolino. Poi quando vuoi scopare un po' vieni da me, ma forse non sono solo io ora a scoparti. Stai facendo il doppio gioco e pretendi anche che non mi arrabbi?» ringhia.
Il cuore mi si ferma. Il respiro mi si mozza. Christian è davvero uno stronzo.
Come può pensare queste cose di me?
Solo perchè cerco di fare amicizia non vuol dire che ogni ragazzo me lo porti a letto!
Le lacrime iniziano a rigarmi le guancie.
Come può dire queste cose?
«Cos'è successo fra te e Holly?» chiedo con un filo di voce.
Christian mi guarda sorpreso.
«Cosa? Che centra adesso Holly? Stiamo parlando di te, non di me!» urla.
Mi asciugo le lacrime, ma più le asciugo più aumentano.
«Non urlare!» dico. Lui si passa nervosamente le mani fra i cappeli.
«Stamattina ho incontrato Holly. Mi ha detto che sei stato gentilissimo. A cosa si riferiva?» chiedo con vece tremante. Ho quansi paura fi quello che Christian mi dirà.
«Siamo andati a fare colazione poco prima di te e quel coglione di Scott alla caffetteria. Si era dimenticata il portafoglio e ho pagato io il suo caffè. E mi ha ringraziato. Sono stato gentile no?» dice e sorride.
Mi mancava il suo sorriso.
«Allora?»
La sua voce mi fa tornare alla realtà.
«Allora cosa?» chiedo.
«Sono solo io a scoparti o anche Scott?» questa domanda mi fa irritare.
Come può anche solo pensarlo?
«Christian!» grido e li scoppia a ridere.
«La smetti di ridere? Non è divertente che mi dai della...» non riesco nemmeno a finire la frase.
Christian si avvicina di più a me.
«Quindi sei stata solo con me?» chiede. Io alzo gli occhi al cielo e lo sento sghignazzare.
«Si Christian! Sono stata solo con te. Ora smettila.» abbasso lo sguardo ma lui mi accarezza la guancia e mi alza il mento. Io lo guardo negli occhi. Dio è cosi perfetto.
Si morde il piercing al labbro e i miei occhi saettano sulle sue labbra.
«Scusa.» dice. Io lo guardo negli occhi e lui lo ripete.
«Scusami. Sono uno stronzo a volte.» lo guardo un po' di vertita.
«Solo a volte?» dico trattenendo una risata. Lui mi guarda divertito e dice «Ok molte volte. Anzi...sempre.»
Gli accarezzo la guancia.
«Pensi davvero quelle cose di me?» la mia voce finisce in un sussurro.
Lui mi guarda e capisce di essere stato proprio stronzo.
«No! Certo che non lo penso davvero. Sono proprio uno stronzo.» si prende il viso tra le mani e si passa le mani fra i capelli imbarazzato e nervoso.
«Ok ok ora basta. Non vorrai mica piangerti addosso per aver fatto una cazzata?» ridacchio e lo vedo rilassarsi.
Mi appoggia al muro e mi bacia.
Un bacio lento e dolce che non mi avevo mai dato.
La sua lingua si insinua nella mia bocca accarezzando la mia. Gli mordo il e succhio il labbro e lo sento gemere.
Mi prende la mano e la posa sui jeans.
«Senti cosa mi fai...» dice, geme e continua a baciarmi.
Faccio per togliere la mano ma lui la rimette li.
«Non...non possiamo. Non qui.» dico imbarazzata.
«Andiamo in camera allora.» dice e io rimango scioccata.
Cosa penserà il professore?
Non possiamo saltare la lezione!
Lo sposto e faccio qualche passo per allontanarmi.
Lui mette il broncio e io dico «teniamo tutto per stasera.» dico e i suoi occhi si illuminano.
Mi giro e vado al bagno.

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