Capitolo 7

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La litigata va avanti da mezzora.
Finirà?
Non voglio passare tutta la sera a litiagare con lui.
Mi siedo sul letto, mentre Christian si appoggia al davanzale della finestra.
«Senti, ho sbagliato ad arrabbiarmi così. Mi dispiace. Ma ho ragione.» dice, guardando fuori dalla finestra.
«No Christian. Non hai ragione. Tu hai abbracciato Holly e io Scott. Siamo pari. Ma tu...tu mi hai fatto di peggio.» la gola mi si serra. La voce mi si strozza e le lacrime iniziano a rigarmi le guance. «Mi hai preso per una troia. Come ti sei permesso? Solo...» cerco di prendere fiato «solo perchè dopo la festa ho scopato con te perchè magari avevo leggermente bevuto e te anche, pensi che ogni ragazzo che incontro me lo porti a letto? Sei fuori strada se pensi questo di me.» mi asciugo le lacrime. Christian cammina avanti e indietro per la stanza.
Si siede sulletto di Kristal, con i gomiti appoggiati sulle ginocchia.
«Potrei pensare la stessa cosa di te.» dico, in voce stridula e strozzata per il pianto.
Christian alza lo sguardo e mi fissa furioso più di prima.
«Potrei pensare anch'io che ti scopi Holly e tutte le altre ragazze.» dico, non guardando in faccia.
Sento i suoi occhi infuocati su di me.
«Bene. L'hai detto. Vuoi dirlo da quando ho abbracciato Holly. Ci voleva tanto? Ti senti meglio ora che hai detto la cazzata le 18:35? Io non mi scopo Holly, ne le altre. Chiaro?!» urla a denti stretti.
«ok. Ma allora perchè lo pensi di me?» abbasso lo sgaurdo sulle mie mani.
«Non lo so. Sai...ti vedo a cavalcioni su un ragazzo in camera tua...sai com'è, quel pensiero c'è.» dice, stringendosi nelle spalle.
«Scusa.» dice, e sento che si siede vicino a me.
Non rispondo.
Non ci riesco. Non dopo quello che ha detto di me.
Non dopo quello che pensa riguardi a me.
Mi alzo dal letto ma lui mi afferra per una mano.
«Devo farmi una doccia.» dico, e lui allenta la presa.
Mi prendo l'accappatoio, il mio beauty con dentro il bagnoschiuma, le lamette, la spugna e altre cose, e un asciugamano ed esco dalla stanza.
Appena entro in bagno, vedo Dan a petto nudo e l'asciugamano in vita.
Distolgo lo sguardo dal suo torace ed entro in una doccia.
«Cu cu!» grida Den, facendomi sobbalzare.
«Den!» dico, un po' spaventata.
Lui chiuede la tenda e lo sento ridere fuori dalla doccia.
Mi tolgo l'accappatoio e lo appendo fuori.
Prendo il bagnoschiuma dal mio beauty e ne verso un po' sulla spugna.
Mi strofino tutto il corpo e poi con l'acqua faccio scorrere via la schiuma.
Prendo l'accappatoio e me lo metto.
Esco dalla doccia e vado a sbattre contro Scott.
È nudo.
Senza neanche un asciugamano per coprire...si insomma...le sue parti intime.
Distolgo lo sguardo e lo sento ridacchaire.
Entra in doccia e nel mentre io mi asciugo un po' i capelli con l'asciugamano.
«Ti va di andarci a mangiare qualcosa fra poco?» dice fra lo scrosciare dell'acqua.
«Come scusa?» dico, lui scosta la tenda rivelando di nuovo il suo nudo corpo gocciolante d'acqua.
«Ti vadi cenare con me?» mi richiede.
Non credo che Christian la prenderebbe bene, ma è solo una cena.
Mangiamo qualcosa è torniamo al dormitorio.
Non faccio nulla di male.
«Va bene. A che ora?» chiedo, mentre prendo il mio beauty.
«Per le 19:10?» chiede e io annuisco.
Esco dal bagno e torno in camera.
Christian non c'è, cosi ho il tempo per prepararmi.
Accendo il fon e mi asciugo i capelli.
Apro l'armadio e prendo la biancheria, poi un jeans nero strappato con una canotta tutta grigia con scritto sopra 'California' in nero brillantinato e una giacchetta nero.
Indosso tutto e mi metto le mie semplici adidas.
Un tocco di eyeliner e mascara e sono pronta.
Lego i capelli in uno chignon morbido e alto con un elestico nero, mi spruzzo un po' di profumo, prendo la borsa ed esco.
Sono le 19:07. Scott dovrebbe arrivare a momenti.
Mentre aspetto mi vibra il telefono.
Rispondo ed è Scott.
Come fa ad avere il mio numero?
«Pronto?»
«Eléna sono Scott. Girati» mi giro e mi trovo Scott a pochi metri da me.
Indossa dei jeans scuri con una camicia semplice bianca e delle huarache nere.
Viene verso di me.
«Sei uno schianto!» dice, mentre usciamo dai dormitori.
Entro in macchina con lui.
Usciamo dal campus e mentre guida mi chiede «dove vorresti cenare?»
«Al ristorante cinese qui vicino.» rispondo, guardando dal finestrino.
«Ottimo.»
Circa dieci minuti dopo siamo già al tavolo pronti per ordinare.
«Riso con gamberi, pollo alle mandorle e ravioli al vapore.» dico. Ho una fame da lupi.
«Riso con peperoni, ravioli al vapore e spiedini di pollo e gamberetti.» dice, restituendo il menù alla cameriera insieme al mio.
Dopo circa dieci minuti arrivano entrambe le nostre ordinazioni e iniziamo a cenare.
È tutto molto squisito.

La cena procede senza intoppi.
Scott mi parla della sua esperienza lavorativa come barman in un bar vicino il campus e anche come dipendente di una casa editrice.
La porta del ristorante si apre.
Dei ragazzi entrano.
Tra loro riconosco Matt che mi saluta da lontano.
Il mio cuore perde un battito quando vedo entrare Christian e Holly.
Lui le circonda le spalle con un braccio e lei i fianchi con un braccio.
Le lacrime iniziano ad accumularsi nei miei occhi ma non voglio piangere.
Non qui davanti a Scott.
«Voglio andare via.» mi alzo dal mio posto, prendo i soldi dalla borsa e li lascio sul tavolo per pagare la mia cena.
Scott mi prende per mano e quando vede le lacrime vedo che si ritrae.
«Cosa ho fatto?» mi chiede.
Pensa che sia colpa sua perchè piango.
Ma lui non centra.
Era tutto perfetto... Fin quando non sono entrati loro.
«Nulla, non è colpa tua. Devo andare.» dico. Lui prendo i soldi dal portafoglio e li lascia sul tavolo. Prende i miei e me li restituisce.
Io scuolo la testa ma lui me li mette in tasca.
«Offro io tranquilla. Andiamo via.» dice.
Cammino veloce fino all'uscita.
Christian sembra non avermi vista.
Holly e seduta vicina a lui, Matt siede davanti a Christian.
Appena mi vede si alza e mi viene in contro.
«Ehy!» dice venendomi in contro.
Lo saluto.
«Oh guardate c'è Eléna! Ciao Eléna!» la voce squillante di Holly risuona nella stanza.
Tutti mi salutano anche se non conosco questi ragazzi.
Christian si gira appena Holly urla il mio nome.
Il suo sorriso si spegne lasciando il posto alla rabbia quando vede che sono con Scott.
Saluto tutti, tranne Christian e vado via.
«Tutto bene?» mi chiede, mentre ci avviamo verso la macchina.
«Si tutto bene.» rispondo mentre mi siedo al posto del passeggiero.
«Ti va di andare a una festa?» mi chiede, sistemandosi i capelli allo specchietto.
Guardo l'ora.
Sono solo le 20:30.
È ancora presto. Quindi non ce problema.
«Si, va bene» dico mentre partiamo.
«Devo passare prima al dormitorio a prendere una cosa e poi andiamo.»
Annuisco.
Guardo fuori dal finestrino per tutto il tragitto dal ristorante al campus.

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