Capitolo 12

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La cena con Christian è andata benissimo.
Abbiamo litigato su chi dovesse pagare.
Alla fine ha pagato lui.
Torniamo in macchina pensando di andare al dormitorio ma non è li che stiamo andando.
«Dove andiamo?» chiedo mentre entrimo in una strada buiabe piena di alberi.
«Rilassati, stiamo andando a casa mia.» dice e continua a guidare.
Mi appoggia una mano sul ginocchio e io sorrido.
«Fa caldo qui» dico togliendomi la maglia.
Christian tossisce e io trattengo una risata.
Prendo la sua mano appoggiata al mio ginocchio e gliela appoggio sul mio seno.
Accarezza con il pollice i capezzoli facendoli diventare turgidi.
Gemo e inarco la schiena per andare in contro alla sua mano.
Christian svolta a destra e la casa sua casa si intravede fra gli alberi, ma lui si ferma poco prima.
«Non ce la facevo più ad aspettare.» si libera dalla cintura di sicurezza e spegna il motore dell'auto.
Con una mossa repentina che neanche le tartarughe ninjia ci ritroviamo nei sedeli dei passeggeri.
Mi metto sulle sue ginocchia e lo bacio.
La sua lingua cerca disperatamente la mia.
Una sua mano entra nelle mie mutandine e io gemo quando le sue dita trovano la parte più sensibile della mia intimità.
«Sei cosi bagnata piccola...sei già bagnata per me.» dice in un sussurro e continua a muovere le dita.
«Si...» gemo e mi abbasso sulla sua mano.
Sfila la mano e io mi sento subito vuota.
Io scendo da sopra di lui, mi rimetto la maglia ma lui mi ferma.
«Vieni con me.» dice e mi prende per mano.
Usciamo dall'auto e camminiamo.
Non tanto distante da casa di Christian, c'è un ruscello immerso nel verde della natura.
Christian si toglie le scarpe e la maglia.
«Non vorrai mica fare il bagno?» dico scioccata.
Pensavo che stavamo per...
E invece è qui per fare il bagno?
«Certo, lo faccio sempre. Vieni con me.» dice sbottonandosi i jeans.
Abbassai boxer e io distolgo lo sguardo da lui.
Mi prende per mano e mi porta con se verso il ruscello.
Arrivati a riva, lui mi lascia la mano, fa qualche passo indietro e poi inizia a correre tuffansi a bomba.
L'impatto con l'acqua è fortissimo.
L'acqua arriva fino a dove sono io e mi lava dalla testa ai piedi.
«Christian!» lui riemerge e quando vede in che stato sono scoppia a ridere.
«Non c'è niente da ridere! Sono fradicia!» dico strizzandomi la maglietta e i capelli.
Lui mi guarda con quei suoi occhi grigio/azzurri e dice «oh piccola, so che sei fradicia.»
Alle guance arriva un forte calore e la piacevole sensazione di poco fa in auto riaffiora.
Mi copro il viso con le mani per l'imbarazzo e sento Christian ridere a crepa pelle.
Esce dall'acqua e mi viene in contro.
Mi prende per i fianchi e senso le sue mani bagnarmi la pelle e a quel contato si accende un fuoco.
Mi toglie la maglietta e sbottona i jeans, togliendomeli con le mutandine.
Lo guardo negli occhi e in quel momento, Christian, affonta con due dita dentro di me.
Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare da questa magica che solo lui riesce a fare.
«Sei cosi pronta piccola.» dice in un sussurro.
La sua mano destra mi stuzzica ripetutamente il clitoride facendo dei cerchi su di esso, con l'altra mano stuzzica i capezzoli facendoli indurire fino a che mi facciano male.
Gli prendo mi mano l'erezione lo sento gemere quando muovo la mano lentamente su e giù.
Lui continua con i suoi movimenti delicati e eccitanti.
Penso che potrei venire cosi se continua a questo ritmo.
«Oh Christian...» gemo e lui aumenta il ritmo.
Ci sdraiamo sull'erba per essere più comodi.
Lui sale su di me.
Mi bacia il collo e la bocca facendo scorrere la lingua su e giù con la mia.
Scende giù con la mano mentre continua a baciarmi.
Sento il polpastrello del dito medio fare dei movimenti circolari sul clitoride che mi fanno impazzire.
«Godi piccola...» dice e in quell'istante affonda due dita dentro di me.
Gemo e inarco la schiena andando in contro alla sua mado.
Muovo le dita velocemente dentro e fuori da me, e quando arrivo al culmine si ferma e le estrae.
«Christian!» strillo.
Lui ridacchia e torna su a baciarmi.
Io spavalda vado giù con la mia mano ma lui mi ferma.
«Non farlo. Mai. Voglio essere io a darti piacere.» dice e mi guarda con il suo sguardo malizioso.
«Cosi non mi dai piacere Christian, mi fai solo...» e in quel momento, Christian, entra tutto dentro di me.
Inarco la schiena e lui esce.
«M-ma... No! T-ti prego...» gemo, la mia voce trema come le mie gambe per l'orgasmo negato.
«Non ti do piacere?» il suo ghigno mi fa ridere ma mi trattengo.
«Christian...t-ti prego...» dico e lui affonda di nuovo tutto dentro di me.
Si muove velocemente dentro e fuori da me con una forza tale da farmi impazzire.
Si ferma un momento e io alzo gli occhi al cielo e sbuffo.
Mi guarda e vedo il suo sguardo un po' preoccupato.
«Ti faccio male?» chiede accarezzandomi le cosce.
«No amore, non mi fai male. Mi...mi piace molto...» dico imbarazzata e lui si illumina.
«Prendi la pillola vero?» chiede e io sono confusa.
«Non hai il...» lui scuote la testa e mi guarda preoccupato.
«Se vuoi lo metto...» dice e fa per uscire ma io lo fermo.
Scuoto la testa e lui sorride.
«Dovrai iniziare a prenderla. Non voglio che ci siano bambolotti in arrivo.» ridacchia ed entra di nuovo dentro di me.
«C-christian...sto...» chiudo gli occhi, assaporando ogni sensazione.
«Oh piccola...vieni per me...godi piccola» dice e io raggiungo il culmine.
Lui si muove più piano e poco dopo raggiunge il culmine anche lui venendo dentro di me.
Esce da me e si sdraia a fianco a me sull'erba.
«Wow...» dico e lui ride.
Si appoggia sui gomiti per guardarmi.
«Come ti senti?» chiede.
Io mi giro per guardarlo.
«mmh... Bene. Molto bene..» dico. Lui sorride e mi bacia la fronte.
Si alza da terra. Io faccio per alzarmi ma lui mi prende in spalla.
Lancio un grido e in quel momento, Christian si mette a correre.
«No! Mettimi giù!» strillo ma lui non si ferma.
Si tuffa in acqua e mi lascia andare.
L'acqua e fresca e mi bagna la pelle.
Riemergo insieme a lui.
«Christian!» gli do un colpo alla spalla e lui ride.
Lo guardo storto e lui schizza dell'acqua.
«No! Fermo! Adesso ti faccio vedere io!» lo schizzo a mia volta e lui scoppia a ridere.
La battaglia dell'acqua finisce poco dopo.
«Ti piace nuotare?» mi chiede
Io annuisco e ci spostiamo leggermente dalla riva.
Mi avvicino a lui e lo guardo.
Faccio scendere la mano sull'erezione e lui mi guarda sorpreso.
«Hai ancora voglia?» chiede gemendo.
«Forse...» dico e muovo più veloce la mano.
Non voglio immaginare la sua faccia tra poco.
«Oh piccola...» dice e mi bacia il collo mentre io continuo a muovere la mano.
Getta la testa indietro e io aumento il ritmo.
«p-piccola...sto...» ansima
Io faccio forte e poi lascio la presa.
Mi muovo veloce per arrivare a riva e appena la raggiungo, esco dall'acqua, prendo i miei e i suoi vestiti e corro via.
Quando mi giro, vedo la faccia scioccata di Christian che è ancora nudo nell'acqua.
Ben gli sta.

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