Capitolo 16

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Jarred bevve un sorso di caffè dalla propria tazza e guardò oltre l'orizzonte il sole che spuntava in un'alba chiara. Pensò che gli mancava dipingere e che quel giorno stesso lo avrebbe fatto, per trovare un po' di serenità.

Due braccia lo avvolsero attorno ai fianchi nudi e non sussultò quando un petto ampio si posò sulla sua schiena, un corpo leggermente più possente del suo e più alto. Alzò lo sguardo verso il vetro, dove si specchiarono un paio di occhi celesti, il tempo di un secondo prima che le labbra dell'altro si posassero sulla sua spalla, seguendo il profilo del collo, fino a giungere all'orecchio.
"Mi stavi aspettando?" sussurrò e Jarred posò la tazza sul davanzale di marmo, rigirandosi tra quelle braccia.

"Ho sentito tutto quello che hai detto a Hyram. Perché non me ne hai parlato direttamente?" domandò, facendo sospirare Raphael.

"È un anno che cerco di scoprire qualcosa, non posso più farlo da solo e tu vuoi continuare con 'ste cazzate della vendetta. Mi serve un gruppo e il cucciolo è più che contento di collaborare"

Jarred scosse la testa, sfuggendo via dalla sua presa, lasciando Raphael con una sensazione di vuoto, alla quale ormai era abituato.

"Quella lettera.. Sai cosa c'è scritto" tentò di ribadire, combattendo contro sé stesso per non perdonare Justin.

"La famosa lettera che è sparita magicamente? Apri gli occhi Jar, vogliono metterti contro tutti quelli che ami e se allontani tuo fratello, li lasci vincere!" ribatté Raphael, avvicinandosi nuovamente a lui, per il solo bisogno di toccarlo.
"Non permetterò a nessuno di farti del male, mettitelo in testa"

Jarred si lasciò abbracciare, chiudendo gli occhi, lasciandosi avvolgere dal senso di protezione che Raphael gli regalava.

"Forse avrei dovuto semplicemente rimanere con te.." se ne uscì così, dopo minuti di silenzio, facendo uscire il lato fragile del suo carattere, quello che aveva mostrato solo a Raphael.

Quest'ultimo sorrise tristemente, passandogli una mano tra i capelli biondi e scosse la testa.
"Non mi amavi e infatti quando hai conosciuto Tim, te ne sei innamorato.. È stato giusto così"

"Tim sarebbe ancora vivo, Jaycob avrebbe a fianco una persona meno complicata e io avrei avuto te e i miei fratelli accanto" riflettè a voce alta, alzando il viso verso Raphael, rimasto in silenzio.

"Hai ancora i tuoi fratelli, hai ancora me, altre persone che darebbero la vita per te e un nuovo cucciolo che stravede per te" tentò di strappargli un sorriso, accarezzandolo sulle labbra impreziosite dal piercing, che non assaggiava da quasi due anni.

"Tutti stravedono per te" affermò il vero, notando le sue pupille allargarsi più del dovuto.

Non mi tentare Jar, pensò, cercando di mantenersi a distanza debita dal corpo troppo in mostra.

"Tu.." iniziò Jarred, non sapendo come domandarglielo.

Raphael alzò un angolo della bocca, sapendo già il seguito della domanda. Se era ancora innamorato di lui?

"Sì.. Come un pazzo" affermò deciso, accarezzandogli un'ultima volta il viso prima di allontanarsi.
"Lo sarò sempre, Jarred"


**


Jaycob se ne stava spalmato sul letto di Justin mentre quest'ultimo lottava contro l'armadio, che secondo lui stava nascondendo i suoi vestiti buoni e attese con calma il momento giusto.

"Ho saputo del tuo mezzo scontro con il ragazzo di Curt" disse casualmente, usando di proposito l'appellativo, nonostante sapesse fosse solo uno svago per il bel biondo e infatti..

Six Letters 2Where stories live. Discover now