Capitolo 34

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Hyram aprì gli occhi con le prime luci dell'alba, il suo corpo nudo sotto il fresco lenzuolo bianco e accanto un altro caldo corpo altrettanto nudo.

Permise alle sue iridi chiare di abituarsi alla luce e sospirò, quasi a voler lasciare andare definitivamente ogni pensiero negativo, infine un timido sorriso curvò le sue labbra, al ricordo della notte precedente.

Si sentiva strano, diverso, forse un po' più grande, aveva scoperto i piaceri dell'amore con un ragazzo fantastico, dolce, attento, passionale. Perché quando la sera prima Carter gli aveva domandato se ci fosse qualcosa che poteva fare per lui, a Hyram era venuto spontaneo rispondere con fai l'amore con me.

Ed ora eccolo lì, stretto tra quelle stesse braccia, a sorridere, dolorante ma totalmente soddisfatto. Sapeva che qualsiasi cosa sarebbe successa non avrebbe mai rimpianto quel momento.

Scivolò via dalle braccia di Carter con cautela e scese dal letto per raggiungere il bagno collegato alla sua stanza.

Si piazzò davanti allo specchio per trovare qualcosa di diverso e lo trovò proprio nei suoi occhi, una luce nuova rendeva le iridi più brillanti, di un colore che si avvicinava più a un celeste che ad un cielo in tempesta.

Il sorriso non aveva mai lasciato le sue labbra e nemmeno quella sensazione di leggerezza che copriva i muscoli indolenziti.

Si inumidì le labbra, ritrovando il sapore di Carter e decise di tornare da lui per ammirarlo indisturbato per un po', finché i suoi occhi verdi non lo avrebbero travolto nei ricordi vividi della notte appena terminata.

Carter respirava a labbra schiuse, il braccio con cui aveva cinto Hyram tutta la notte ora era infilato sotto il cuscino e il suo busto era a completa ammirazione del più piccolo che si avvicinò fino a raggiungere il bordo del letto e allungò una mano verso i suoi capelli.

Al tatto erano morbidi e per quanto le carezze fossero leggere, Carter si svegliò comunque infastidito dal tocco, aprì piano le palpebre mostrando le iridi di un perfetto verde smeraldo e quando mise a fuoco il dolce viso di Hyram un sorriso spontaneo curvò le labbra rosse.

"Dormito bene?" gli domandò quest'ultimo, andando a spalmarsi sopra il suo petto, lasciandogli un bacio al lato del mento.

"Benissimo" mormorò Carter con un tono roco, cingendo con le braccia la vita stretta del più piccolo.
"Ho fatto un sogno in cui facevo l'amore con questo bellissimo ragazzino timido"

Le guance di Hyram si tinsero di una delicata tonalità di rosa, che lo resero ancora più tenero agli occhi dell'altro, ormai cotto a puntino.
Arricciò il naso e spinto dall'imbarazzo nascose il viso tra il collo e la sua spalla, inspirando a pieni polmoni l'odore di Carter.

"Dobbiamo partire tra qualche ora" disse il maggiore, dopo aver dato un'occhiata all'orologio sul comodino.
Hyram annuì, depositando un altro bacio su uno dei segni che gli aveva procurato la sera precedente. Arrossì pensando al viaggio e al letto che avrebbero condiviso per due notti, non immaginava altro che Carter nuovamente dentro di sé.

"Grazie per il viaggio e per essermi stato accanto" alzò la testa Hyram pronunciando quelle parole, specchiandosi negli occhi verdi, capaci di infondergli tranquillità come nessun altra cosa.

"Non lo dire neanche, sono il tuo ragazzo è normale che mi prenda cura di te"

Hyram arrossì ancora, non aveva pensato a quel lato e sentirlo definirsi il suo ragazzo gli provocava un brivido piacevole, si fece coraggio e andò a poggiare le labbra su quelle di Carter, troppe parole erano state dette e pochi baci, bisognava rimediare.

Qualche ora dopo, Ike torturava Hyram con sorrisi maliziosi e allusioni sulla verginità persa mentre Leroy aiutava Carter con i bagagli.

"E dai, a me lo puoi dire! Ti si legge in faccia che non sei più un candido fiore" insistette Ike, ondeggiando le sopracciglia scure, provocando in Hyram una risata.

Six Letters 2Where stories live. Discover now