L'espresso per Hogwarts.

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1 Settembre.

Era arrivata l'ora.

Bellatrix indossó la sua divisa e uscí di casa con i suoi genitori.

Arrivó alla stazione di Londra. Eccolo lí:il muro tra binario 9 e binario 10. I maghi lo chiamavano "binario 9 e 3/4".

-Come faccio ad entrarci, mamma?- Chiese Bellatrix a sua madre.

-Devi semplicemente correrci contro.

-Ma non mi faró male?

-Oh. No, piccola. Vedrai.

Bellatrix inizió a correre con il suo carrello sul quale c'era la gabbia di Brox.

Chiuse gli occhi, convinta di dover sentire un enorme, gigantesco "boom", ma niente.

Riaprí gli occhi ed era dall'altra parte del muro.

-Hai visto, piccola?- Disse suo padre, accarezzandole il cespuglio di capelli neri, ricci e arruffati.

-Bene amore, quello è l'espresso per Hogwarts. Scrivici, quando arrivi.- Disse la madre di Bellatrix, con le lacrime agli occhi.

-Va bene. Ciao mamma, ciao papá.

Bellatrix diede un bacio ai suoi genitori e salí sull'espresso.

I vagoni erano quasi tutti pieni. Ma verso la metá del treno riuscí a trovare un vagone con un posto libero.

-Ciao, io sono Bellatrix. Posso sedermi con voi?

-Certo. Piacere, io sono James, questa è Lily, e lui è Severus.- Disse un ragazzo con gli occhiali, indicando una ragazza con i lunghi capelli castani e un altro ragazzo, anch'esso coi capelli lunghi, ma di un nero corvino.

Bellatrix si sedette vicino a Severus.

-Sai giá in che casa andrai?- Le chiese Lily.

-Sepreverde, presumo. Tutta la mia famiglia è stata a Serpeverde. Solo mio zio Fred è andato a Tassorosso, e mio nonno l'ha diseredato.

-Oh, wow! Io e James speriamo di andare a Grifondoro, mentre Severus pensa di andare a Serpeverde. Vero, Sev?

Il ragazzo dai capelli neri annuí.

Improvvisamente si aprí la porta.

-Oh, Sirius. Temavamo che ti fossi perso!- Disse James.

-Perso io? Ma figurati! Lui si era perso!- Disse il ragazzo sulla porta, facendo spazio a un altro ragazzo con i capelli color carota.

-Perso. Io non mi ero perso! Solo che quel Lucius Malfoy non mi lasciava passare! Oh, vedo che c'è una ragazza nuova. Piacere, Arthur.

-E io sono Sirius.

-Oh, piacere. Bellatrix.

-Perfetto, manca solo piú Rubeus.- Disse Sirius.

-È andato a prendere qualcosa di dolce. Ma temo che al suo ritorno non ci sará posto per lui.- Commentó Severus.

Tutti, tranne Bellatrix, che rimase perplessa, iniziarono a ridere.

Ma quando una grossa e buffa figura spuntó dalla porta, anche lei capí.

-Ecco, lui è Rubeus.- Disse Arthur.

Era un ragazzone, aveva giá qualche peletto sul mento, e aveva un vocione da adulto.

Lestrange.Where stories live. Discover now