Si diressero verso l'aula di Trasfigurazione. Quella lezione l'avrebbero tenuta con Corvonero, per completa felicitá di Severus, che non voleva essere ancora preso ingiro.
Quando entrarono nell'aula presero subito i posti in fondo. Bellatrix si sedette accanto a Narcissa, Severus accanto a Puck e Tom accanro a Lucius.
-Buongiorno a tutti.- Il professore che aveva portato il cappello nella Sala Comune si giró.
-Io sono il professor Albus Silente.- Disse. Continuava a guardare Tom. Era uno sguardo dolce e comprensivo, ma anche severo.
-Tom, perchè Silente ti guarda? Guarda solo te. Ti fissa!-Gli sussurró Lucius.
-Non ne ho idea. Spero solo che non mi prenda di mira.
-Oh. Alice, cara. Entra-Disse Silente, rivolto a una ragazza probabilmente molto timida. Aveva due occhi grandissimi e di color marrone scuro, capelli neri, lunghi e boccolosi.
-Mi scusi, professore. Artimazia è dall'altra parte del castello e ho impiegato un po' a trovare Trasfigurazione. Sono l'unica della mia casa che fa Artimazia.-la ragazza parló tanto veloce che si riuscí a capire solo "casa","castello" e "Artimazia".
-Non preoccuparti. Guarda. Lí vicino a Frank c'è un posto libero. Siediti la.
La ragazza prese posto e Silente tornó a fissare Tom.
-Basta. È irritante!- esclamó Tom. Lucius, che non aveva capito le intenzioni di Tom, annuí.
Tom alzó la mano.
-Tom? Che cosa...-Lucius cercó di trattenerlo, ma ormai era tardi.
-Si? Tom? Hai una domanda?-Chiese Silente. Era come se non aspettasse altro.
Come se dall'incontro in quell'orfanotrofio, lui giá sapesse che quel giorno, in quell'istante, Tom gli avrebbe fatto una domanda. E sembrava anche che sapesse giá quale sarebbe stata.
-Perchè continua a fissarmi, professore?- Chiese Tom. Nella sua voce c'era orgoglio, ma anche un filo di timore.
-Oh. Tom. Non essere sciocco. Non guardo te, affatto. Ammiro il bellissimo dipinto che c'è alle tue spalle.
Tutti si girarono, e iniziarono a mormorare.
-Non c'era quando sono entrata- si sentí mormorare Alice.
Tom si rigiró, con aria di sfida. Ma non ebbe il tempo di rispondere perchè, appena provó ad aprire la bocca per darle fiato, la campanella suonó.
*
-Non mi piace, quel Silente.- Disse Tom mentre erano tutti a pranzo.
-Fa paura, in effetti. Eppure sembrava cosí bravo e dolce...- Disse Narcissa.
-Mia cara, non dimenticare che anche le sirene sembrano brave e dolci-. Commentó Lucius.
Bellatrix guardava ammaliata Tom. Lui aveva sfidato un professore. A soli 14 anni.
La loro conversazione venne interrotta.
-Ah. Mocciosus. 'Sta mattina l'hai fatta la doccia, eh?- era James.
-Potter. Vedi di smetterla.- Tom si alzó di scatto.
-Altrimenti?
-Altrimenti ti trasformo in quello che sei: un maiale.
James alzó la bacchetta.
-C'è qualche problema, signor Potter?-. Chiese il professor Silente.
James lo guardó, guardó Severus, e se ne andó.
-Tom. Posso parlarti un attimo?- disse Silente.
Tom guardó i compagni, sorrise a Silente, e lo seguí.
Arrivarono davanti ad un ufficio con la porta color marrone scuro.
-Entra Tom, accomodati.
Tom si sedette su una poltrona rossa , e Silente prese posto davanti a lui.
-Vedi, Tom. In te vedo un potente mago. Spero che tu faccia buon uso dei tuoi poteri, e che studi accuratamente per sapere in che modo usarli.
Tom rimase in silenzio.
-Prevedo un grande futuro per te, Tom. Si puó essere grandi nel bene o nel male. Sta a te decidere come usare ció che hai.
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Lestrange.
FanfictionBellatrix era una strega, sí, una strega. Una vera e propria strega. Premessa: alcune parti della storia sono state cambiate o inventate. Bellatrix e Narcissa erano sorelle, entrambe della famiglia Black.