La foresta.

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Passarono mesi. Era Natale e, al contrario di ció che si aspettava Severus, i suoi amici erano rimasti con lui.

-Sapete...io rimarró qui nelle vacanze.-Disse Tom agli amici.

-Sí, lo sappiamo. E anche noi rimarremo qui.-Disse Lucius.

-Davvero?????

Tom era stupito, e allo stesso tempo felicissimo.

Dopo la lezione di storia della magia, Tom fermó Bellatrix.

-Bella, aspetta.

-Noi vi aspettiamo nella Sala Comune.-Disse Severus, e si allontanó con Narcissa, Puck e Lucius

-Dimmi, Tom-Bellatrix tremava.

-Voglio farti vedere una cosa. Vieni.

Uscirono dal castello.

-Dove stiamo andando?

-Non preoccuparti! Vedrai!

Entrarono nella foresta.

-Tom. Questo posto mi fa paura, forse è meglio se...

-Shh.

Tacquero.

Tom prese una mano a Bellatrix, la guidó per un pezzo di foresta e poi, con l'altra mano, scostó i rami di un cespuglio.

Bellatrix rimase incantata, un po' per l'emozione di tenere la mano a Tom, e un po' perchè non poteva credere allo spettacolo a cui stava assistendo.

-Unicorni.- sussurró.-Sono bellissimi. Come...come hai fatto a trovarli?

-Ieri ero venuto qui a studiare e ne ho visto uno correre e l'ho seguito. Mi ha portato qui.

-È incredibile.

-Vieni. Se porti un fiore si fanno accarezzare.

Bellatrix colse un fiore. Era grande e rosso. Tom ne prese uno viola.

Superarono il cespuglio e si avvicinarono agli unicorni.

Bellatrix stava per accarezzarne uno quando un rumore improvviso la bloccó.

-Non avere paura. Probabilmente ne stanno arrivando altri.-la rassicuró Tom.

Dai cespugli spuntarono degli esseri simili ad unicorni. Ma non lo erano.

Erano degli esseri strani:avevano gambe di cavallo, ma dal dorso in su sembravano uomini. Bellatrix si ricordó di aver giá visto delle bestie simili nel suo libro "Creature magiche:dove incontrarle".

-Sono Centauri-Disse.

Da quello che aveva letto sapeva che i centauri erano creature fedeli e rispettose.

-Chi è lá?-urlò uno di loro.

-Salve, signori Centauri! Io sono Bellatrix, e lui è Tom! Stavamo ammirando questi unicorni!

Due Centauri si avvicinarono.

-Sono Cassandro. E questo, al mio fianco, è Fiorenzo.

-Fantastico! Grazie di essere venuti, cosí potrete riportarci fuori dalla finestra quando dobbiamo andare-esclamó entusiasta Tom.

-Come osi? Vile ragazzino! Come osi, venire nella MIA foresta e darmi ordini?

-Il Professor Dippett non ci ha detto che la foresta appartiene ai Centauri, quindi non ti credo. E in piú: sei maleducato e scortese.

Cassandro diventó paonazzo.

Fischió tre volte.

-E ora che fai? Chiami la tua ciurma di cavalli?

-Tom! Basta! Lo stai offendendo. Se si arrabbia....-Bellatrix si ammutolí.

Erano circondati da piú di trecento Centauri.

-Vuoi chiedere scusa, ragazzino?- Disse Cassandro, con tono di sfida.

-Non ci penso neanche!- Ribattè Tom.

I Centauri iniziarono ad avvicinarsi lentamente.

-Tom. Che facciamo?? Ci uccideranno!-Bellatrix inizió a piangere.

-No, Bella. Tranquilla. Non succederá niente.-la rassicuró lui.

-Ehi. Ehi, tu! Cassandro! Beccati questa!-

Tom scaglió una pietra che colpí in pieno l'occhio di Cassandro.

-Insolente! Te ne pentirai!-Cassandro fece un segno, come per dare il "via" a qualcosa.

I Centauri iniziarono a correre verso Bellatrix e Tom.

Lestrange.Where stories live. Discover now