Balzai di nuovo in piedi pronta all'azione. Non ero agile come la nonna o alcune mie coetanee, ma ero pur sempre una quasi diciotenne. Raddrizzai la schiena, mentre il cuore sembrava voler uscire dal petto tanto batteva forte. A quanto pare, oggi tutti hanno progettato di farmi morire d'infarto.
Sulla porta c'era una ragazza. Le avrei dato tra i 18-23 anni. Era della mia stessa altezza ed era molto carina. Morbidi boccoli dorati e grandi occhi color zaffiro le conferivano un'aria affascinante e sbarazzina. Le labbra erano di uno spettacolare rosso ciliegia. Un poco di ombretto celeste le colorava le palpebre, rendendo lo sguardo...più magnetico. Merda, ma esistono giovani maghi bruttini?
Se ci fossero stati, mi sarei sentita meno a disagio.
- Scusa, ti ho disturbato? Ho visto la porta aperta e...-
- No,no. É tutto ok.- risposi. - Comunque, io sono Blake Angels e mi fa piacere di non essere più l'unica a dormire in questo cavolo di corridoio.- Mi sembrava simpatica. - Io...- - Sì, lo so. Blake è un nome strano, ma non è solo per i maschi! Mai sentito parlare di Blake Lively? Blake è anche un nome femminile! Non capisco, perchè diavolo nessuno lo sa!- disse ei tutto d'un fiato. Beh, io volevo dirti che mi chiamo Rebecca.- Feci una pausa sbigottita. Rivelarle il mio cognome o no? Decisi. -Rebecca Salvatore.- L'atteggiamento allegro di Blake non accennò a nessun repentino cambiamento e questo mi fece piacere. - Allora benvenuta, Rebecca! Pronta per iniziare la tua prima lezione?- - Ehm,...non so neanche quale materia ho...- ammisi imbarazzata. Blake alzò gli occhi al cielo: - Fammi indovinare, sei stata accolta dalla signora Lockwood. Santo Cielo! Quella donna è una bravissima persona, ma ha sempre un sacco di cose da fare e non riesci a starle dietro. Va sempre di fretta.- - Sai, Blake, per un attimo ho pensato che questa scuola fosse abitata da centinaia di bianconigli muniti di orologio.- Lei rise: - Per tua sfortuna, ci sono solo professori arcigni e studenti noiosi.- - Oh, che peccato!- commentai - Mi sarebbe piaciuto fare lezione con i coccolosi, simpatici coniglietti di Alice!- - Sempre, se fossi riuscita a prenderli.- - Naaaaaa! Per quello basta una carota. Sei sicura di non avere delle orecchie lunghe dietro quella cascata di boccoli?- - Mi dispiace mia carissima Alice Perdigiorno, ma niente coniglietti. Anzi se non andiamo nelle nostre rispettive aule, ci spennano come galline.- Scoppiamo a ridere, poi Blake si fece pensosa: - Hai l'orario?- Fine del momento idilliaco.- Cavolo, non me lo hanno dato!- - Sei sicura, Rebecca?- - Certo che...- Le parole mi morirono in gola. In mano, avevo un'agenda in pelle. La aprii in corrispondenza del segnalibro e vidi tutti che, a tutti corsi, corrispondeva una data e un'ora precisa. Scorsi al lunedì e lessi la prima materia Magia di autodifesa, professoressa Diana Devereaux. Niente male come inizio. - La vicedirettrice non dimentica mai i suoi doveri.- Blake indicò l'agenda.- Quello sarà il tuo diaro scolastico. Tutti gli allievi della Lockwood ne hanno uno, solo di colore diverso. Il mio per esempio è rosso.- Osservai la mia copertina blu con impresso il simbolo della fenice: - Credi che i colori abbiano un significato?- - Forse sì. Però anche se simboleggiano qualcosa, nessuno ha mai capito di cosa si tratti.- Blake fece spallucce. Eh, sì, Mrs Lockwood è parecchio strana... - Che dici, Rebecca, andiamo?- Afferrai la mia borsa a tracolla: - Non me lo faccio ripetere due volte.- Uscimmo e chiusi la porta, per poi ficcare le chiavi in tasca. Mentre ripercorrevamo il corridoio, arrivò una ragazza a passo svelto. Doveva essere parecchio arrabbiata. Quando mi passò accanto, però, mi diede una spallata parecchio forte. Io vacillai e istintivamente mi feci da parte. -Ehi, non c'è bisogno di spingere!- dissi infastidita. La ragazza si voltò. Aveva una bella linea, ma le sue labbra e il trucco erano troppo appariscenti per i miei gusti. Inoltre la maglietta che lasciava intravedere gran parte del decoltè, la mini(mini)gonna e i tacchi non facevano che ingigantire una certa parolina che mi era venuta in mente. Lei ruotò gli occhi grigi e si ravvivò i capelli mossi e castani scuro. Mi squadrò dall'alto in basso come se fossi stata una scoraletta in'esame e questo mi diedi sui nervi. -Vedi, cara, quando arrivo io le nullità come te...- Poi fissò con disprezzo Blake, che ricambiò l'odio del suo sguardo: - ...e lei devono spostarsi. Non devono intralciare il cammino delle persone importanti; siete solo delle perdite di tempo. Non capisco, come vi abbiano potuto accettare in questa accademia.- Percepivo il calore impossessarsi di me. Era da un bel po', che non succedeva. La rabbia consumava i limiti della mia pazienza. Le avrei volentieri tirato un cazzotto nei denti, così forte da far risultare inutile l'intervento del chirurgo plastico. La fissai intensamente. Strinsi la mandibola e abbassai lo sguardo: - Oh, hai ragione, scusaci.- La ragazza annuì soddisfatta: - Finalmente qualcuno ha capito come girano le cose.- Poi lanciò un ultimo sguardo di odio a Blake, che se ne stava in silenzio. Mentre però stava per ricominciare a camminare, la bloccai con una semplice frase: - Forse dovresti stare attenta alle nullità, tesoro, perchè rischiano di schiacciare le merde come te.- La ragazza si fermò e vidi con gioia che tremava di rabbia. Ma recuperò il suo contegno e se la battè in ritirata. -Bravissima, hai letteralmente bruciato il suo orgoglio.- Blake mi guardava con ammirazione. - Perchè non le dicevi niente?- esclamai con troppa foga. Lei sospirò: - Sono troppo stanca per combattere con la cattiveria di quella lì. L'ho fatto per diverso tempo, ma ora mi è passata la voglia.- - E ti fai offendere?- - Sì, ma poi gliela faccio pagare. Per esempio, l'ultima volta l'ho stracciata ad un duello di scherma.- Mi fece l'occhiolino. - Quindi, Blake Angels, devo ammettere che sei un'acqua cheta? Tutta sorrisi , poi fai cose cattive?- - Forse. Comunque, anche tu sotto, sotto al tuo aspetto di ragazza tranquilla e gentile, nascondi una strega aggressiva, sexy e ribelle. Quella di 5 secondi fa ne era una prova.- Ignorai quel sexy : - A proposito, chi era quella lì?- - Hai presente quando ho parlato di galline?- - Sì e allora?- - Beh, qua ci sono anche le oche.- - Oche??????- - Le ragazze come Clarissa Marianne Jane Barker vengono dette oche senza cervello o arpie, a seconda del grado di intelligenza. Passano tutta la giornata a parlare male degli altri, a spettegolare, a farsi belle o a conquistare ogni ragazzo che passa loro davanti, Clara è la più infida tra di loro. Si veste è egoista. Si crede chissà chi. Lei deve essere sempre al centro dell'attenzione.- Continuammo a camminare e io riconobbi i vari luoghi, che mi a avevano condotta nel dormitorio. L'edificio aveva iniziato a riempirsi di ragazzi di ogni età. Al mio passaggio, molti di loro (soprattutto maschi) mi fissavano imbambolati. Ero PARECCHIO a disagio. Ma che avevano da guardare? Mi illudevo che stessero guardando Blake, di bellezza non certo trascurabile. So che ero la nuova, però non c'era bisogno di puntarmi continuamente gli occhi addosso. Nell'espressione di qualche ragazza tipo Clarissa leggevo amarezza. Stavo quasi per fuggire a rotta di collo, quando Blake riattirò la mia attenzione: - Nella scuola, ci sono diversi gruppi che si riuniscono durante i combattimenti e le missioni.- - Missioni?- balbettai. - Già, a volte nella zona ci sono emergenze e mandano i ragazzi più dotati a controllare.- Questo non lo avevo previsto. Blake riprese: - Questi gruppi, però, di solito (anche se non è nel regolamento) si mantengono anche all'accademia. Ce ne sono diversi. I più in vista sono quelli in cui ci sono i maghi più forti o affascinanti. Per esempio gli Hunter, i Blackfinder, i Losthaven,...- - Perchè questi nomi?- - Si riferiscono ai fondatori della scuola.- - Ah e quindi dovrei fare parte di un gruppo per forza?- chiesi io, ricordandomi improvvisamente di essere una Salvatore e dei pettegolezzi che si sarebbero venuti a creare, - Se vuoi. Comunque è più divertente! Ti fai più amici e puoi contare su degli alleati.- Blake sorrise. Dubitavo che sarebbe stato così spettacolare, saputo il mio solo cognome. Forse Blake non sapeva neanche chi erano i Salvatore. - Ci penserò.- conclusi incerta. Inbocammo un corridoio decisamente più largo e decisamente più affolato. Perlomeno sarei passata inosservata. Blake mi prese una mano e mi condusse verso una ragazza, che controllava una bacheca.
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Black Fate Haven Accademy
FantasyPUOI CANCELLARE O DISTRUGGERE,... MA NON PUOI FUGGIRE DA QUELLO CHE SEI Questo è quello che impara Rebecca Salvatore, giovane strega, quando le porte della Black Fate Haven Accademy si aprono. Per lei, è l'inizio di un pericoloso viaggio tra i miste...
